Il TeatroBasilica di Roma ospiterà, dal 9 al 12 gennaio 2025, lo spettacolo “Gramsci Gay”, un’opera che promette di suscitare riflessioni profonde e stimolare il dibattito. Interpretato dall’attore Mauro Lamantia, con la drammaturgia di Iacopo Gardelli e la regia di Matteo Gatta, lo spettacolo è una produzione di Studio Doiz in collaborazione con Accademia Perduta/Romagna Teatri. Questo lavoro teatrale ha già ottenuto riconoscimenti significativi, vincendo la Borsa Teatrale Anna Pancirolli 2022 e il bando “Teatro… Voce della società giovanile” 2022.
La trama di “Gramsci Gay” si sviluppa attraverso due quadri temporali distinti, ma strettamente collegati. Nel primo, ambientato nel 1920, un giovane Antonio Gramsci, non ancora trentenne, si rivolge agli operai torinesi dopo il fallimento dello sciopero delle lancette, un momento cruciale della storia operaia italiana. Il secondo quadro ci porta ai giorni nostri, dove Nino Russo, un vandalo immaginario, viene sorpreso mentre deturpa un murales raffigurante Gramsci e viene condotto in commissariato. Questi due momenti, separati da un secolo, intrecciano riflessioni su temi universali come l’impegno, la disillusione, la fiducia e l’indifferenza.
Il messaggio di Gramsci e la sua attualità
Antonio Gramsci, figura di spicco del pensiero politico del XX secolo, continua a esercitare una forte influenza anche oggi. Le sue opere, tra cui i celebri “Quaderni dal Carcere”, sono studiate in tutto il mondo e offrono una visione critica della società e della politica. Gramsci è stato un pensatore capace di parlare direttamente all’inquietudine delle coscienze, e la sua eredità intellettuale è ancora oggi un punto di riferimento per chi cerca di comprendere le dinamiche del potere e della società.
Lo spettacolo “Gramsci Gay” esplora proprio questa eredità, interrogandosi su quanto la figura di Gramsci possa ancora ispirare le nuove generazioni. In un’epoca in cui il distacco tra i giovani e la politica sembra sempre più profondo, l’opera invita a riflettere su come rinnovare gli strumenti di confronto collettivo e su quali siano le vere potenzialità di un diffuso scontento. Gramsci scriveva che “l’indifferenza opera potentemente nella storia”, e lo spettacolo si interroga su come raccogliere un’eredità così intransigente in un presente che appare spesso buio e privo di promesse.
Info utili
Il TeatroBasilica, diretto dall’attrice Daniela Giovanetti e dal regista Alessandro Di Murro, è situato in Piazza di Porta San Giovanni 10, a Roma. L’organizzazione è curata dal collettivo Gruppo della Creta, con la supervisione artistica di Antonio Calenda. Gli spettacoli si terranno dal martedì al sabato alle ore 21:00 e la domenica alle 16:30. I biglietti sono disponibili a prezzi variabili: €18,00 per l’intero, €12,00 per studenti, under 26 e operatori, e €15,00 per l’acquisto online. È inoltre possibile acquistare un carnet di 4 spettacoli al prezzo di €40,00. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il teatro al numero +39 392 9768519.
(Fonte e immagine: Maya Amenduni Ufficio Stampa TeatroBasilica e Gruppo della Creta)