Nel cuore di Roma, il Teatro Trastevere si prepara ad accogliere uno spettacolo unico nel suo genere, “La spedizione perduta – Lettere dal Polo”, in scena il 16 e 17 gennaio 2025. Questo evento, che unisce teatro, poesia, musica e video, è ispirato a una delle più misteriose e affascinanti vicende della storia delle esplorazioni artiche: la scomparsa delle navi inglesi Erebus e Terror nel 1845. Con un cast di talenti come Lahire Tortora, le poesie di Alessia Giovanna Matrisciano, le musiche di Marco Olivieri e i videointerventi curati da Luca Travaglini, lo spettacolo promette di offrire al pubblico un’esperienza immersiva e riflessiva.
La tragica storia della spedizione di Franklin
Nel 1845, le navi Erebus e Terror salparono dall’Inghilterra con l’obiettivo di scoprire il Passaggio a Nord Ovest, un percorso marittimo che avrebbe collegato l’Atlantico al Pacifico attraverso l’Artico. A bordo vi erano 129 uomini, guidati dal capitano John Franklin, ma nessuno di loro fece mai ritorno. Le navi rimasero bloccate nei ghiacci per due anni, e l’equipaggio, nel tentativo di salvarsi, intraprese una disperata marcia verso la terraferma, senza mai raggiungere la salvezza. La scoperta dei relitti nel 2014 e 2016 ha riacceso l’interesse su questa tragica spedizione, che continua a sollevare interrogativi sul destino dei marinai e sul loro rapporto con l’ambiente ostile dell’Artico.
Il Passaggio a Nord Ovest, un tempo impraticabile a causa del gelo perenne, è oggi accessibile alle navi commerciali, un cambiamento dovuto al riscaldamento globale. Questo fenomeno rende ancora più urgente la riflessione sul legame tra l’uomo e la natura polare, tema centrale dello spettacolo. Attraverso la ricostruzione di questa vicenda storica, “La spedizione perduta” invita il pubblico a interrogarsi sui limiti dell’esplorazione umana e sulle conseguenze delle nostre azioni sull’ambiente.
Un’esperienza teatrale multidisciplinare
“La spedizione perduta” si distingue per la sua capacità di fondere diversi linguaggi artistici, trasformando il teatro in un palcoscenico per un documentario dal vivo. Poesia, musica e video si intrecciano per dare vita a una narrazione che esplora non solo i fatti storici, ma anche le emozioni e i pensieri dei protagonisti di questa storia. Le poesie di Alessia Giovanna Matrisciano offrono una finestra sull’animo dei marinai, mentre le musiche di Marco Olivieri creano un’atmosfera che evoca il gelo e l’isolamento dell’Artico. I videointerventi di Luca Travaglini, invece, arricchiscono la scena con immagini che trasportano lo spettatore nei luoghi remoti della spedizione.
L’obiettivo dello spettacolo è quello di superare i confini tradizionali del teatro, portando sul palco un genere spesso considerato antiteatrale, come il documentario. Questo approccio innovativo permette di avvicinare il pubblico a una storia lontana nel tempo, rendendola rilevante e attuale. Attraverso l’uso di diverse forme d’arte, “La spedizione perduta” riesce a coinvolgere gli spettatori in un viaggio emotivo e intellettuale, stimolando una riflessione profonda su temi universali come la ricerca di sé, il rapporto con la natura e il significato della vita.
Riflessioni moderne su una storia antica
“La spedizione perduta” non è solo un racconto di avventura e mistero, ma anche una critica sociale che mette in luce le contraddizioni del capitalismo e la ricerca di una figura paterna in un mondo in continuo cambiamento. La storia dei marinai vittoriani diventa un pretesto per esplorare questioni contemporanee, come la crisi ambientale e il nostro rapporto con la natura. In un’epoca in cui il riscaldamento globale sta trasformando il nostro pianeta, lo spettacolo ci invita a riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni e sull’importanza di preservare l’ambiente.
Il teatro diventa così un luogo di confronto e consapevolezza, dove passato e presente si incontrano per offrire nuove prospettive sul futuro. Attraverso la rappresentazione di una storia vera, “La spedizione perduta” ci spinge a guardare oltre l’apparente eroismo dei protagonisti, per scoprire le loro fragilità e aspirazioni. Questo viaggio nel tempo e nello spazio diventa un’opportunità per riscoprire il nostro legame con la natura e con gli altri esseri umani, in un mondo sempre più interconnesso e fragile.
Info utili
Lo spettacolo “La spedizione perduta – Lettere dal Polo” si terrà al Teatro Trastevere, situato in Via Jacopa de’ Settesoli 3, a Roma, il 16 e 17 gennaio 2025, con inizio alle ore 21. Per assistere è necessaria una tessera associativa. I biglietti hanno un costo di 13 euro per l’intero e 10 euro per il ridotto. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il teatro ai numeri 065814004 o 3283546847.
(Fonte e immagine: Vania Lai Ufficio Stampa)