Sono moltissimi gli studenti che, superata la maturità, non hanno ancora le idee ben chiare su ciò che vorrebbero fare “da grandi” e spesso si iscrivono all’università scegliendo un facoltà sulla base degli studi precedenti o delle presunte attitudini personali, senza sapere quali siano le reali offerte lavorative proposte ai laureati in una determinata area.
Nel loro piano di studi compare, solitamente per quanto riguarda l’ultimo anno della laurea di primo livello, la voce “stage o tirocinio / esame a scelta = 6 CFU”. Ovvero sei crediti formativi che gli saranno riconosciuti sia che dovesse scegliere di sostenere un esame qualsiasi, sia che riesca a trovare un posto di stage in qualche azienda.
La decisione passa in secondo piano, prima bisogna pensare alla lunga lista di esami da sostenere, senza i quali pensare allo stage sarebbe assolutamente inutile. Rimandando fino all’ultimo, molti si trovano ad un passo dalla laurea, spesso con la tesi già in fase di elaborazione e non sanno ancora come muoversi.
Per chiarirsi le idee potrebbe allora essere utile una sorta di vademecum da tenere a mente nella scelta.
Cosa si intende per “Stage”?
Intanto vale la pena soffermarsi brevemente sull’origine e la pronuncia del termine, in modo da evitare eventuali figuracce. Molti, dando per scontato che si tratti di un termine inglese, lo pronunciano stéiʤ, che in inglese ha diversi significati tra cui “tappa, gradino all’interno di un percorso di evoluzione” e “palcoscenico”. L’accezione di “tirocinio”, “praticantato” (che in ingelse sarebbe “internship”), viene invece dal termine francese “stage”, pronunciato quindi stàʒ. Come si legge nell’art.1 D.M. 142/’98 la finalità dello stage è quella di creare “momenti di alternanza tra studio e lavoro nell’ambito dei processi formativi e di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro” e per questo vengono “promossi tirocini formativi e di orientamento presso enti privati o pubblici”.
Come trovare un’azienda presso cui svolgere lo stage?
Nella maggior parte dei casi è l’università stessa ad avere rapporti collaborativi con alcune imprese presso le quali gli studenti ed i neo-laureati possono chiedere di svolgere un periodo di stage. Nei siti web delle diverse università è solitamente possibile consultare liberamente un elenco di queste aziende, altrimenti basta recarsi presso l’ufficio stage di competenza.
Come far riconoscere lo stage in un’azienda non ancora convenzionata con l’Università?
L’azienda, dopo aver autonomamente stabilito figura professionale e modalità del tirocinio, affine al percorso di studi dello studente, dovrà contattare l’ufficio stage dell’università per ricevere la documentazione necessaria all’attivazione dello stage e poi sottoscrivere convenzione e modello di Progetto Formativo.
Remunerazione e assicurazione: lo stage “non costitutisce rapporto di lavoro” ma è un periodo di formazione volontaria. Pertanto gli stagisti non sono tenuti a percepire uno stipendio ed eventuali compensi possono essere versati dall’azienda ospitante solo a titolo di rimborso spese.
Obbligatoria invece l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, di cui deve occuparsi il soggetto promotore, rivolgensosi all’INAIL e ad una copagnia assicuratrice per quanto riguarda la responsabilità civile verso terzi.
Durata e CFU: per gli studenti universitari lo stage non può superare la durata di 12 mesi. Per ottenere i 6 CFU solitamente riconosciuti dall’università è sufficiente presentare la documentazione relativa a 150 ore di tirocinio, firmata dal titolare dell’azienda ospitante.
Diritti e doveri dello stagista: lo stagista ha diritto all’assistenza di un tutor cui rivolgersi in caso di difficoltà, e ad un adeguato percorso di formazione che gli consenta di raggiungere in pieno l’obiettivo dello stage, sia dal punto di vista della maturazione personale che della crescita a livello lavorativo.
Naturalmente lo stagista deve a sua volta impegnarsi a seguire i consigli forniti dal tutor, adempiere agli incarichi assegnati e rispettare i regolamenti aziendali sia riguardo questioni di igiene e sicurezza, sia per quanto riguarda la riservatezza di informazioni interne all’azienda.
Tenuto conto di questi pochi punti, non resta che augurare buona fortuna e buon divertimento a tutti i futuri stagisti!