Cala il sipario e le luci si spengono. E’ il 6 dicembre 2002 quando il Teatro Cinema Quirinetta, quella finestra sul mondo che sapeva ben raccontare la realtà e le trasformazioni che avvenivano in Italia, chiude i battenti. Passa circa un decennio e Geppy Gleijeses, direttore artistico del Teatro Quirino, insieme a Willer Bardon rilevano lo stabile ridandogli vita e riportandolo alla sua funzione di location destinata a spettacoli dal vivo. E’ lo stesso Willer Bardon a dichiarare, in occasione della conferenza stampa per la riapertura del Teatro che: “E’ proprio in un momento di crisi come quello che oggi sta attraversando l’Italia che occorre avere il coraggio di investire nella cultura. Il Quirinetta è un’opera architettonica di valore assoluto alla quale è giusto ridare vita”
Infatti, il Teatro Cinema Quirinetta ha una storia molto lunga. La sua “vita” ha inizio nei primi decenni del secolo scorso, quando i sotterranei di Palazzo Sciarra, nel 1923, vennero adibiti a sala per un teatro/cinema. Il Teatro nasce con un palcoscenico “curioso”: è lungo e pieno di meandri. E la sala altro non è che un delizioso salotto.
Fino agli anni quaranta fu la location ideale per spettacoli musicali particolarmente raffinati.
Durante gli anni trenta ottenne l’autorizzazione per la proiezione dei film in lingua originale, firmati dalle maggiori case internazionali di produzione e distribuzione cinematografica, cosa molto apprezzata dagli stranieri presenti nella capitale.
Nel 1946 arriva la prima ristrutturazione del Teatro per mano dell’architetto Clemente Busiri Vinci, autore tra l’altro del palazzo della Banca Commerciale che si trova in Piazza di Spagna. L’architetto nella sua attività di ristrutturazione interna apportò un significativo miglioramento alla spazialità attraverso l’uso di elementi figurativi e geometrie prospettiche.
Nel 1964 arriva nella gestione del Teatro Cinema Quirinetta Corrado Bevilaqua e inizia così un periodo interessante. Il Teatro diventa un luogo di intrattenimento con una programmazione di prestigio e di qualità molto apprezzata dai Romani.
Dal ’95 al ’96, invece, il Teatro viene affittato dall’imprenditore cinematografico Cecchi Gori che inserisce la struttura in un circuito commerciale di programmazione in contemporanea.
E nel 2002 il sipario cala e le luci si spengono.
Il 6 dicembre 2011 il Teatro riapre al “suo” pubblico nello storico edificio in Via Marco Minghetti, al civico n. 5, nel cuore storico di Roma, a due passi da Fontana di Trevi, con una platea di circa 300 posti e con un cartellone ricco di appuntamenti fino al mese di maggio 2012 e con tanto di ristorante e di eventi di cabaret e di musica jazz. In occasione della riapertura, il gruppo teatrale “Voci del deserto” , che riunisce una cinquantina di attori, ha portato in scena l’edizione inedita del rave teatrale “La raccolta differenziata della memoria”, interamente dedicata al teatro.
Il cartellone della programmazione è affiancato anche da un’altra serie di attività, quali, per esempio la realizzazione dell’Accademia Internazionale d’Arte Drammatica, dove insegnano maestri della scena mondiale quali Eimuntas Nekrosius e Nikolaj Karpov, Marilyn Fried e Rafael Spregelburd.
E’ possibile contattare il Teatro Quirinetta al numero 06 67 94 585 oppure via email all’indirizzo info@teatroquirinetta.it.
Per la programmazione si può consultare il cartellone direttamente dal sito web www.teatroquirinetta.it.