Al di qua del Tevere, tra Ponte Sisto e Ponte Garibaldi, subito dopo l’ansa disegnata dal fiume con al centro l’Isola Tiberina, verso San Pietro, nel cuore della Roma popolare, a pochi passi da Santa Maria in Trastevere, laddove i sanpietrini “sballonzolano” solo un po’ gli occupanti delle vetture, sorge uno dei più antichi teatri romani: il Teatro G. Belli.
Tra miti e leggende, tra racconti di “seconda mano” e incontri in prima persona la storia del teatro si inerpica su 40 anni di attività e su due secoli di vita. Nella seconda metà dell’800 il Teatro G. Belli ha già una sua sede nella Chiesa del Monastero di Santa Apollonia, in Piazza Santa Apollonia.
Singolari storie avvolgono la vita e il corso di questo Monastero. Aveva funzione di Refugium Peccatorum dove vigeva una disciplina molto severa. Fonti certe raccontano che la bella moglie di Cagliostro, Lorenza Feliciani che accusò il marito di stregoneria, fu rinchiusa nel Monastero di Santa Apollonia. Così come molti anni prima nello stesso luogo visse e scomparve La Fornarina, il grande amore di Raffaello. Ma finito il periodo di “purificazione” Lorenza non uscì dal Monastero. Scomparve e nessuno seppe più nulla di lei. E la leggenda vuole che in certe notti d’autunno, quando una leggera brezza scompiglia i rami degli alberi nei giardini e nei cortili dei palazzi, per i vicoli di Trastevere passa in silenzio una figura di donna, che nessuno ha mai visto in volto; rasenta i muri, senza far rumore, e si dilegua silenziosa e leggera fino a giungere a Ponte Garibaldi, lo attraversa, e al di là del Tevere arriva fino a Piazza di Spagna. Luogo dove Cagliostro fu arrestato. E lì scompare in una chiazza d’ombra mentre una risata di scherno e un grido: “Lorenza!” echeggia lungo i secoli e i vicoli.
Dalla leggenda alla realtà il passo è breve. Per una improvvisa epidemia di peste il convento fu chiuso definitivamente. Nel corso degli anni i locali del Monastero hanno ospitato varie attività, tra cui una celebre taverna trasteverina. E solo nella seconda metà dell’800 si parla finalmente del Teatro Belli.
Sul suo palcoscenico, ieri situato dalla parte opposta rispetto ad oggi, hanno recitato alcuni dei più grandi interpreti del teatro italiano di fine ‘800 e inizio ‘900: Gustavo Modena, Ermete Novelli, Leopoldo Fregoli, Lina Cavalieri e Ettore Petrolini.
E come non ricordare, a distanza di 150 anni dell’Unità d’Italia, che proprio il palcoscenico del Teatro Belli ospitò Giuseppe Garibaldi per un discorso agli elettori romani? L’episodio è ricordato dai caratteri incisi su di una lapide esposta nel foyer del Teatro.
Durante i primi anni del secolo scorso, a seguire la moda del tempo, il Teatro Belli è un cinematografo.
Negli anni ’50 e all’inizio degli anni ’60 la location ospita locali notturni. Solo nella seconda metà degli anni ’60 ritorna ad essere un Teatro con il nome di Teatro Belli.
Nel 1969 Antonio Salines rileva il Teatro Belli, chiuso da diverso tempo e ridotto a un cumulo di macerie, quando ormai sembra certa la sua trasformazione in un ristorante. Lo restaura completamente e lo riapre al pubblico nel gennaio del 1972.
Da quel gennaio del 1972 di anni ne sono passati 40 e Antonio Salines da direttore artistico del Belli ha animato la sala, ospitando e producendo nel tempo attori, registi, autori e artisti che hanno permesso al Teatro di affermarsi come uno dei teatri storici dell’avanguardia teatrale italiana. Tra i tanti volti apparsi sulle scene del Belli è interessante ricordare Flavio Bucci, Roberto Herlitzka, Bruno Cirino, Sergio Castellitto, Mario Scaccia, Dario Fo, Tinto Brass, Werner Schroeter, e Roberto Lerici.
Il Teatro fu ristrutturato ben quattro volte da Antonio Salines per renderlo sempre più rispondente alle nuove esigenze dello spettacolo: nel 1984, nel 1988, nel 1999 e nel 2010. Oggi, il Teatro Belli è una elegante e confortevole sala con 150 posti, con un palco in legno dalla larghezza di metri 8,00 e una profondità di metri 4,54.
Per la stagione teatrale 2011-2012 il cartellone riporta ben 30 titoli e quasi tutti sono novità assolute, nonché una vastissima offerta di generi: dal teatro di impegno sociale al dramma, passando per il grottesco, il surreale, il comico, senza dimenticare i grandi classici.
Informazioni sul Teatro Belli:
Teatro Belli di Antonio Salines
Piazza Sant’Apollonia, 11/a (trastevere)
Tel. 06 58 94 875
fax 06 58 97 094