Una programmazione molta attenta e una qualità degli spettacoli di eccellenza e il gioco è fatto. La scorsa stagione si è posizionato, come conferma Lucia Bocca Montefoschi, amministratore delegato e direttore artistico, “per presenza di pubblico, a livello nazionale, nei primissimi posti, mentre, a Roma siamo secondi, con un’affluenza di oltre 140.000 spettatori” e a chi le chiede gli elementi della formula vincente, l’amministratore delegato, risponde: “Semplicissimo. Cercare proposte di altissima qualità da portare sul palcoscenico e soprattutto ottenerle”.
E per Roma è un fiore all’occhiello nel campo della cultura. Ha fatto sognare generazioni intere. Ha accolto sul suo palcoscenico grandi spettacoli e attori di fama internazionale. Ha quasi ottant’anni. E’ una vera istituzione nella Capitale. E’ il Teatro Olimpico.
Nasce nel 1936 in piazza Gentile Da Fabriano. All’origine era il Cine-Teatro Olimpico e svolgeva essenzialmente funzione cinematografica. Andavano, infatti, in onda filmati interrotti da performance teatrali di vario genere. Con l’avvento della guerra la sua attività si interruppe. Solo dopo il conflitto la programmazione ritorna a pieno ritmo con l’Accademia Filarmonica Romana.
Nel 1981 il Cine-Teatro Olimpico diventa il Teatro Olimpico e la sua gestione è affidata alla società Teatro Olimpico spa, di cui fa parte anche l’Accademia Filarmonica Romana.
Oggi, il teatro è considerato uno dei più importanti di Roma, con la ricchissima programmazione che offre agli spettatori: cabaret, danza, prosa, commedia, musical e one-man-show. E secondo i dati dell’Associazione Generale Italiana Spettacolo, il Teatro Olimpico è il settimo teatro in Italia come numero di presenze registrate nel corso della passata stagione.
Una formula di successo, un formula vincente, che ha visto sul palcoscenico nel corso degli anni nomi illustri e spettacoli di eccellenza. Nel campo del balletto come dimenticare le produzioni Baryshnikov (White Oak Dance Project, 1995), e l’American Ballet II (2011), o gli spettacoli più “contemporanei” del Béjart Ballet Lausanne (2004), la Lindsay Kemp Company, esibitasi nel febbraio del 1989 in “Sogno di una notte di mezza estate”, e nel febbraio del 1993 in “Dream and the big parade”; e poi, i Monix, la celebre creatura di Moses Pendleton, ospite fissa del Teatro Olimpico con spettacoli quali “Dance Theatre” (aprile 1982), “Baseball” (novembre 1996), “Bothanica” (marzo 2011), e tanti altri ancora.
La formula “teatro” ha, invece, avuto ospiti illustri anche nel campo della musica pop e d’autore come i Nomadi e i Pooh, Lucio Dalla e Giorgio Gaber, e poi Enrico Brignano, Vincenzo Salemme, Maurizio Battista, Aldo Giovanni e Giacomo, Neri Marcorè, Ale e Franz e Gioele Dix.
Il Teatro Olimpico sorge nel complesso delimitato da Piazza Gentile da Fabriano, dal Lungotevere Flaminio, da Viale del Vignola e da Via Giorgio Vasari. La zona è centrale e ben collegata, attraverso il Lungotevere, con tutta la città. E’ circondata da ampie strade alberate. E proprio a pochi metri dal Teatro Olimpico è stato inaugurato a fine maggio di quest’anno il ponte, un arco lungo 190 metri, simbolo della candidatura olimpica per il 2020: il Ponte della Musica; un’opera di ingegneria e architettura dal design contemporaneo, realizzata in acciaio, cemento e legno, che da collega il Lungotevere Flaminio con quello intitolato al Maresciallo Cadorna mettendo in relazione l’asse dell’auditorium di Renzo Piano e del Maxxi firmato da Zaha Hadid con il complesso sportivo del Foro Italico.
L’intero isolato dove, invece, sorge il Teatro Olimpico fu costruito dalla ditta “Garbarino, Sciaccaluga e Mezzacane” negli anni 1935 – ’36. Il Teatro è stato recentemente ristrutturato con un lavoro di adeguamento alle moderne tecniche scenografiche portando alla luce l’originario aspetto architettonico di stile tardo “razionalista”.
La sala con i suoi 1410 posti è equipaggiata per ospitare manifestazioni teatrali e musicali, oltre che per le rappresentazioni cinematografiche. Si tratta di uno spazio molto ampio arredato con poltrone disposte ad anfiteatro. La galleria, invece, ha un’ampia forma a ferro di cavallo con le gradinate dei posti su linee curvilinee. Il palcoscenico misura circa 14 metri di profondità per 28 di larghezza, con pavimento in legno smontabile e fossa per l’orchestra. La struttura è dotata anche di un foyer, di ampi corridoi e di spazi interni sia a pianterreno che in galleria al piano rialzato. Al loro interno è ancora possibile ammirare alcune realizzazioni scenografiche utilizzate per importanti spettacoli del passato.
“Il Palcoscenico di Roma” ospiterà per la stagione 2011-2012 programmi di indiscutibile valore artistico e culturale. Ci sarà, infatti, la possibilità di assistere a spettacoli come “Il Flauto magico”, una rilettura in chiave moderna del classico di Mozart con le invenzioni dell’Orchestra di Piazza Vittorio, oppure ci sarà il ritorno della commedia brillante e romantica, a grande richiesta, “L’astice al veleno” di Vincenzo Salemme, e poi, ancora, Massimo Ranieri e Lina Sastri per “L’Opera da tre soldi”. Gli eventi della nuova stagione saranno veramente tanti e chiunque desiderasse saperne di più potrà consultare il sito www.teatroolimpico.it, ricco di indicazioni utili. Il sito, inoltre, dà la possibilità di acquistare i biglietti per gli spettacoli direttamente online. Per contattare, invece, il botteghino si può telefonare al numero 06 32.65.991 oppure inviare una email a biglietti@teatroolimpico.it.