Roma ha un teatro in una raffinata via del centro a cui è particolarmente affezionata. In più di 60 anni di attività il Sistina le ha regalato momenti magici e ha incoronato il successo dei suoi artisti più importanti. Nino Manfredi, Gigi Proietti, Enrico Montesano, Walter Chiari e molti altri, hanno trovato la popolarità calcando il palco di questo storico teatro, uno dei più prestigiosi della scena capitolina.
Considerato il tempio per antonomasia della commedia musicale, il Sistina è stato prima di tutto il tempio di due personaggi che hanno fatto la sua storia e lo hanno trasformato in quello che è tutt’ora: gli indimenticabili Pietro Garinei e Sandro Giovannini.
Dalla loro storica collaborazione sono nate alcune delle opere teatrali più importanti e soprattutto più apprezzate del nostro paese, che dagli anni 50 trovano ancora oggi un successo strepitoso.
Rugantino, Aggiungi un posto a tavola, Alleluja brava gente, Ciao Rudy, sono solo alcuni dei tanti capolavori che hanno visto trionfare non solo la celebre coppia di commediografi ma anche i tanto amati protagonisti. Johnny Dorelli, Bice Valori, Alida Chelli, Marcello Mastroianni e Renato Rascel, tanto per fare qualche nome, sono e rimarranno sempre i beniamini di chi è riuscito a “viverli” e a godere delle loro memorabili performance.
Ma facciamo un passo indietro e partiamo dalla nascita di questo teatro e dal suo ruolo iniziale, che era ben lontano dalla messa in scena di commedie musicali all’italiana. In effetti, il Sistina era stato concepito come cinema-teatro. Venne inaugurato nel 1949 e poco dopo si trasformò in un teatro da rivista, ma nel giro di breve tempo tornò alla proiezione cinematografica perché molto più redditizia per i suoi gestori, nonostante il successo della rivista.
Anche la struttura originaria ha poco a che vedere con l’attuale. Da un edificio di notevoli dimensioni progettato dall’architetto Marcello Piacentini, subì un ridimensionamento negli anni 50 quando la direzione passò nelle mani dell’ENIC (Ente Nazionale Industrie Cinematografiche).
All’epoca il “Palazzo Sistina” – così veniva chiamato – ancora non poteva immaginare che sarebbe diventato la sede per eccellenza del teatro leggero e dell’intrattenimento gioioso per mezzo di quei due giovanotti dalla fantasia sfrenata che altro non avevano in mente che esibirsi con i loro sketch pieni di allegria. Di lì a breve, Garinei e Giovannini fecero la loro apparizione con La Bisarca, in compagnia di Wanda Osiris. Il forte impatto sul pubblico determinò la scelta di fare del Sistina la sede del teatro gaudente e spensierato.
Iniziò così la fortunata direzione dei due commediografi. Sulle locandine dei loro spettacoli vi erano nomi che spaziavano dal Quartetto Cetra alle gemelle Kessler, da Gino Bramieri a Aldo Fabrizi – unico nel ruolo di Mastro Titta in Rugantino – da Modugno alle Bluebell, che davanti ad un pubblico incuriosito e appassionato, trovarono grandi successi.
La gestione di Garinei e Giovannini durò ben 46 anni. Furono anni di gloria, segnati inoltre dalle loro storiche collaborazioni con Iaia Fiastri, Armando Trovajoli e Renato Rascel, dalle quali nacquero dei brani popolari indimenticabili, molto cari soprattutto ai romani: Roma nun fa’ la stupida stasera e Arrivederci Roma.
Grazie al caloroso affetto che il pubblico gli dimostra costantemente, nel corso degli anni il Sistina è diventato il “Teatro dei romani”.
Numerosi sono anche gli attori romani che hanno preso parte straordinariamente ai suoi spettacoli, sentendosi in un certo senso a casa loro.
Tra i più recenti ricordiamo Sabrina Ferilli, Valerio Mastandrea e Massimo Ghini.
Il fitto calendario del Sistina, sempre molto attento a rimanere in linea con i tempi e con le tendenze più attuali, presenta anche numerose opere di stampo internazionale. Oggi che la direzione artistica è passata nella mani di Gianmario Longoni, guarda con un po’ di nostalgia al passato e a chi gli ha dato grande popolarità, ma garantisce un ottimo livello di produzione artistica, testimoniato anche dall’interesse del pubblico che rimane sempre molto forte.