La sfida della sanità territoriale secondo Quintavalle

L’introduzione della quarta Convention delle Protagoniste in Sanità, tenutasi a Roma, ha visto la partecipazione di figure chiave nel settore sanitario. Tra queste, Giuseppe Quintavalle, commissario straordinario della Asl Roma 1, ha messo in luce le sfide attuali e future della sanità territoriale. Con un focus particolare sulla domiciliarità e la necessità di una rete sociale per gli anziani, Quintavalle ha sottolineato l’importanza di adattare il sistema sanitario ai cambiamenti demografici.

La riorganizzazione della sanità di prossimità

Durante il suo intervento alla Convention, Quintavalle ha evidenziato come una delle principali sfide per il futuro sia la riorganizzazione della sanità di prossimità e della sanità socio-sanitaria. Con 248mila persone che vivono da sole nella Asl Roma 1, la maggior parte delle quali sono donne anziane, diventa cruciale instaurare un paradigma di cure domiciliari. Questo modello non solo risponde alle esigenze immediate degli anziani, ma mira anche a creare una rete sociale che possa supportarli nel quotidiano.

Il commissario ha sottolineato come la solitudine rappresenti un problema significativo, contribuendo alla depressione tra gli anziani. Ma non solo: anche i minori e gli adolescenti sono colpiti, con un aumento dei gesti di autolesionismo e un rifugio sempre più frequente nei social media. Quintavalle ha quindi ribadito l’importanza di una sanità che sappia rispondere a queste nuove esigenze sociali e demografiche.

L’importanza della domiciliarità e della rete sociale

Quintavalle ha spiegato come la domiciliarità debba diventare un paradigma fondamentale nella gestione della sanità territoriale. La popolazione anziana, che rappresenta una parte significativa degli abitanti della Asl Roma 1, necessita di un sistema che possa garantire cure a domicilio efficaci e una rete sociale di supporto. Questo approccio non solo migliora la qualità della vita degli anziani, ma contribuisce anche a ridurre i costi sanitari complessivi.

Il commissario ha anche sottolineato il ruolo cruciale delle donne anziane in questo contesto, spesso le più colpite dalla solitudine. Creare una rete sociale significa anche coinvolgere la comunità e le istituzioni locali in un processo di supporto continuo. Questo modello di sanità territoriale, secondo Quintavalle, è essenziale per affrontare le sfide demografiche e sociali del futuro.

Le sfide demografiche e la sostenibilità economica

Un altro punto chiave dell’intervento di Quintavalle riguarda le sfide demografiche che il sistema sanitario deve affrontare. Con un aumento annuo di duemila centenari nella Asl Roma 1, è evidente che il sistema sanitario funziona, ma questo comporta anche nuove riflessioni sulla sostenibilità economica. Quintavalle ha sottolineato come per ogni bambino che nasce, ci siano sette anziani, un dato che impone una riorganizzazione delle risorse e delle strategie sanitarie.

La sostenibilità economica del sistema sanitario è una delle preoccupazioni principali. Quintavalle ha ribadito l’importanza di un sistema che possa adattarsi ai cambiamenti demografici senza perdere di vista l’efficienza e la qualità delle cure. La domiciliarità e la creazione di una rete sociale sono quindi viste come soluzioni chiave per garantire un futuro sostenibile alla sanità territoriale.

Info utili

La quarta Convention delle Donne Protagoniste in Sanità si è tenuta a Roma, riunendo esperti e professionisti del settore per discutere le sfide e le opportunità della sanità territoriale. Giuseppe Quintavalle, commissario straordinario della Asl Roma 1, ha messo in luce l’importanza della domiciliarità e della rete sociale per affrontare le nuove esigenze demografiche e sociali. La convention ha rappresentato un momento di riflessione e confronto su come riorganizzare il sistema sanitario per renderlo più efficiente e sostenibile.

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