TUMORE PROSTATA: SI AL TEST DEL PSA PER DIAGNOSI PRECOCE SI AL CONSUMO DI POMODORO INTERO, MATURO, COTTO

A Roma esperti mondiali fanno il punto su neoplasia che potrà colpire 35.000 persone nel 2015
TUMORE PROSTATA: SI AL TEST DEL PSA PER DIAGNOSI PRECOCE
SI AL CONSUMO DI POMODORO INTERO, MATURO, COTTO
Ablin: dosaggio del PSA ancora la sola “porta di entrata” nel percorso diagnostico terapeutico
Iacobelli: vi presento Lycoprozen, integratore alimentare di ultima generazione

E’ il tumore più frequente negli uomini, ne colpisce uno ogni 20 fra i 50 ed i 69 anni. Si stima che le nuove diagnosi del 2015 siano 35.000, parliamo del tumore prostatico.

Al meeting di oggi, 6 novembre, a Roma, presso il Domus Sessoriana specialisti di fama internazionale hanno dato una visione aggiornata di aspetti del management clinico del paziente colpito dalla neoplasia. Dall’incontro è emerso che l’uso della misurazione del PSA per la diagnosi precoce, sebbene sia penalizzato da trattamenti derivanti da “sovradiagnosi”, cioè diagnosi di tumore della prostata in uomini che potrebbero non presentare sintomi clinici della malattia per il resto della vita, rimane comunque la “porta di entrata”nel percorso diagnostico terapeutico. Ad affermarlo è stato Richard J. Ablin dell’ University of Arizona College of Medicine, scopritore del PSA, che ha sottolineato l’importanza di un attento impiego del test nel contesto di una valutazione clinica globale.

L’invecchiamento è la causa principale di rischio del tumore prostatico. A differenza della maggior parte delle neoplasie, sembra che per questa malattia la familiarità sia un fattore di rischio marginale, meno del 15%. Mentre alcune abitudini alimentari, come il consumo elevato di carne e latticini e una dieta ricca di calcio siano fattori predisponenti. Al contrario il consumo di frutta e verdure in generale e, in particolare, un costante consumo di pomodoro intero maturo specialmente se cotto e combinato con i polifenoli delle olive è capace di contrastare l’insorgenza del tumore. Vincenzo Fogliano, Professore di Chimica degli Alimenti presso l’università Federico II di Napoli e Direttore del Food Quality & Design Group dell’University of Wageningen in Olanda ha chiarito che oltre ai carotenoidi, noti micronutrienti benefici del pomodoro, stanno assumendo un ruolo di primaria importanza le chetosamine, potentissimi antiossidanti presenti in quantità abbondanti nell’ortaggio.
L’elevata dose consigliata settimanalmente di consumo del pomodoro perché si abbia una riduzione del rischio di ammalarsi, comporterebbe un eccessivo apporto calorico invalidandone gli effetti benefici. E’ in quest’ambito che un team multidisciplinare di ricercatori italiani ha sviluppato Lycoprozen a base di pomodoro intero e acqua di vegetazione delle olive per il mantenimento del benessere della prostata senza sovraccarico calorico, Stefano Iacobelli oncologo medico è co-inventore dell’integratore alimentare.

Il tumore della prostata – ha spiegato Richard J. Ablin – è una malattia estremamente eterogenea per gravità di decorso clinico. L’ esatto inquadramento clinico può risultare difficile, anche perché non sono ancora disponibili criteri convalidati. Il dosaggio del PSA, è quindi ancora oggi un esame necessario per la diagnosi precoce della neoplasia purché sia impiegato nel contesto di una valutazione clinica corretta e per stabilire una stretta collaborazione medico-paziente.”

“Tra i regimi dietetici consigliati dalla comunità scientifica per contrastare l’insorgenza di neoplasie – evidenzia Vincenzo Fogliano – hanno ampio consenso quelli che includono il costante consumo di pomodoro. Un recente studio condotto su circa 14.000 pazienti, ha dimostrato che consumando almeno 10 porzioni (1 pz. circa 100 gr) di pomodoro cotto la settimana si registra una diminuzione del rischio di sviluppo di Carcinoma prostatico del 20-25%”

“Abbiamo sviluppato il Lycoprozen mediante un processo innovativo, brevettato, che non utilizza solventi, – ha dichiarato Stefano Iacobelli – per assicurare un’assunzione ottimale del Licopene presente nel pomodoro intero, inclusi semi e bucce, insieme a polifenoli: olive. Questo implica una efficacia delle raccomandazione preventive del World Cancer Research Fund (WCRF) e dell’ American Institute for Cancer Research (AICR). Come tale, il Lycoprozen può ritenersi un functional food e non.”

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