La stagione influenzale di quest’anno ha messo a dura prova la comunità romana, con un’ondata di virus – tra cui l’H1N1, i virus parainfluenzali, il virus respiratorio sinciziale e il Sars-Cov-2 – che ha raggiunto picchi preoccupanti. Secondo il Dottor Marco Brunori, esperto Fisiopatologo Respiratorio, nonostante si intraveda una flessione nei casi, è fondamentale mantenere alta l’attenzione e continuare a seguire le misure preventive.
Prevenzione e percezione del rischio
Il Dottor Brunori ha osservato una diminuzione nella percezione del rischio associato all’influenza in questa stagione, che ha portato a una minore adesione alle campagne vaccinali. Questo atteggiamento ha contribuito non solo a un aumento dei contagi ma ha anche evidenziato una maggiore incidenza di casi tra i giovani, una fascia d’età generalmente meno esposta a complicazioni gravi. La vaccinazione rimane lo strumento più efficace di prevenzione, specialmente per le persone oltre i sessanta anni e per quelle affette da patologie che ne aumentano la vulnerabilità.
Un approccio tempestivo alla cura
L’intervento precoce nella gestione dei sintomi influenzali può fare la differenza nel decorso della malattia. Brunori insiste sulla necessità di consultare immediatamente un medico di fronte a segnali quali febbre alta, brividi, dolori muscolari e aggravamento dei sintomi respiratori. La diagnosi tempestiva e una terapia mirata sono essenziali per un recupero efficace. In questo contesto, la clinica Villa Margherita si distingue per l’adozione di metodologie diagnostiche avanzate, capaci di identificare con precisione il tipo di virus responsabile dell’infezione.
Info utili
I consigli per contenere il diffondersi del contagio influenzale rimangono quelli ormai noti, ma sempre attuali: lavare frequentemente le mani, mantenere puliti e ben areati gli ambienti di vita e di lavoro, utilizzare la mascherina in presenza di sintomi febbrili e assicurarsi di seguire una corretta etichetta respiratoria. Queste semplici, ma efficaci, misure preventive possono significativamente ridurre il rischio di trasmissione dei virus influenzali e contribuire a proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione.