In un mondo in cui la sessualità è spesso un tabù, la questione della sessualità nelle persone con disabilità è ancora più delicata. A Roma, una ricerca recente ha cercato di affrontare questo tema, esplorando come viene gestita la sessualità delle persone con disabilità nei servizi di assistenza e proponendo soluzioni innovative per garantire il loro diritto al benessere sessuale.
Esplorazione della sessualità e disabilità a Roma: un panorama attuale
La ricerca, condotta dal Forum sulla sessualità delle persone con disabilità o con disagio mentale e dal Coordinamento Insieme Uguali e Diversi, ha coinvolto oltre 40 organizzazioni. L’obiettivo era fare un bilancio su come viene affrontata la sessualità delle persone con disabilità nel rapporto con i servizi. La ricerca è stata presentata in occasione del convegno Per il Benessere sessuale delle persone con disabilità o con disagio mentale, organizzato con il supporto di CSV Lazio, Centro di Servizio per il Volontariato.
Il convegno ha cercato di mettere in luce un aspetto fondamentale dell’identità di ogni individuo, spesso ignorato dalle politiche sociali nel caso di persone con disabilità o disagio mentale. La ricerca ha coinvolto 106 utenti, 231 familiari nel Lazio e 438 operatori di due ASL di Roma e di diverse realtà del terzo settore, attraverso questionari online strutturati.
Proposte innovative per i diritti sessuali delle persone disabili a Roma
Dai risultati della ricerca sono emerse diverse proposte operative. Tra queste, la creazione di sportelli dedicati nelle ASL, una formazione continua per operatori, utenti e familiari, l’introduzione dell’assistente sessuale dove necessario e una maggiore formazione alla sessualità per tutti. Queste proposte mirano a superare il pregiudizio ancora fortemente presente nei confronti di chi è discriminato perché considerato diverso.
Renato Frisanco, coordinatore del Forum e del Coordinamento, ha sottolineato l’importanza di queste proposte concrete. Tra queste, la formazione di tutti i soggetti interessati, sportelli informativi e consulenziali, e il riconoscimento del diritto al benessere sessuale degli utenti fin dal primo contatto con i servizi.
Roma: come la ricerca sta cambiando la percezione della sessualità e disabilità
La ricerca e il convegno hanno dimostrato quanto il tema della sessualità delle persone con disabilità sia presente nelle famiglie e nella percezione degli operatori. Allo stesso tempo, hanno evidenziato come questo tema possa essere affrontato solo a determinate condizioni.
Frisanco ha sottolineato come un approccio di questo tipo potrebbe gettare le basi per una reale attuazione della presa in carico basata sul progetto di vita personalizzato. Questo permetterebbe di affrontare anche questa dimensione esistenziale in ogni servizio, il più precocemente possibile e con competenze adeguate.
La ricerca presentata a Roma rappresenta un passo importante verso il riconoscimento e la tutela dei diritti sessuali delle persone con disabilità. Le proposte operative emerse, se attuate, potrebbero portare a un cambiamento significativo nella percezione e nella gestione della sessualità nelle persone con disabilità. Tuttavia, è necessario un impegno costante da parte di tutti i soggetti coinvolti per garantire che queste proposte diventino realtà.