In occasione dell’avvio della sperimentazione, nel Lazio, della “Sport Medical card”, il vero e proprio passaporto biologico, che accompagnerà i piccoli atleti sin dall’inizio della loro “carriera” sportiva e per l’intero arco della vita, il pediatra e neonatologo Professor Giuseppe Melpignano, ha formulato una serie di preziosi consigli indirizzati ai genitori dei piccoli che decidono, per la prima volta, di avvicinarsi al mondo dello sport.
VADEMECUM DEL PICCOLO ATLETA:
1.Prima di intraprendere una qualsiasi attività fisica, è bene sottoporre anche i più piccoli ad un controllo medico accurato.
2. E’ fondamentale svolgere un’anamnesi familiare e personale accurata, allo scopo di individuare elementi utili ( tra cui cardiopatie congenite, ipertensione, infarti in giovane età) alla diagnosi precoce e prevedere, fin da subito, una strategia di prevenzione.
3.Occorre prestare attenzione alla comparsa di un insolito affaticamento, di episodi frequenti di cefalee, di disturbi della vista e crisi lipotimiche. Si tratta di disturbi la cui natura andrà valutata attentamente ai fini di un rapido approfondimento diagnostico.
4. Non sottoporre i piccoli sportivi a stress fisici importanti per evitare traumi di vario tipo.
5. Curare l’alimentazione del bambino per prevenire il rischio di eccesso di peso e quindi di obesità.
6. Spazio ai cibi freschi, frutta e verdura, legumi, pesce, carni bianche e cereali. Attenzione all’abuso di zuccheri e di grassi.
7. Rinunciare a piccole comodità quotidiane, come l’uso dell’ascensore.
8. Tv e video giochi con moderazione.
9.E’ opportuno che il bambino riposi un certo numero di ore e che venga abituato ad andare a letto con regolarità. Una volta si diceva “dopo il carosello”.
La “Sport Medical card”, passaporto biologico, è un progetto ideato e realizzato dalla Fondazione “Lo sport per la Vita Onlus”, in collaborazione con ENDAS Lazio ( Ente Nazionale Democratico di Azione Sociale) e con il supporto istituzionale della FIGC (Lega Nazionale Dilettanti – Comitato Regionale Lazio – che, in un rapporto di mutua collaborazione, ha sostenuto da subito la Fondazione nella stesura del Progetto e apportato un vitale contributo per la realizzazione dell’innovativo progetto.