“Prevenire il suicidio si può. Esistono programmi di prevenzione e servizi sul territorio che costantemente lavorano per contrastare questo preoccupante fenomeno in espansione. Individuare e riconoscere i segnali d’allarme è il primo passo verso la prevenzione.” A parlare è il Professore Maurizio Pompili, referente italiano IASP (International Association for Suicide Prevention) e responsabile del Servizio per la Prevenzione del Suicido nell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea.
Alla “costante annuale” dei circa tremila casi di suicidio che interessano l’Italia si vanno ad aggiungere oramai i casi “dovuti” alla crisi economica con conseguente forte aumento della disoccupazione. Le cronache degli ultimi mesi ne hanno evidenziato tutte le sfaccettare. Questo fenomeno è legato alla presenza di disturbi psichiatrici, persone che non mostrano nessun tipo di disturbo, in seguito alla perdita di lavoro mostrano un livello di rischio di suicido del 70% più elevato rispetto al resto della popolazione. Ricerche longitudinali riferiscono che la disoccupazione è spesso associata ad un aumento esponenziale dei suicidi.
E’ ancora il Professore Pompili a spiegare come “vanno le cose” all’interno di un contesto precario e incerto: “Il suicidio è il risultato di un dialogo interiore; la mente passa in rassegna tutte le opzioni per risolvere un certo problema che causa sofferenza estrema. Emerge il tema del suicidio e la mente lo rifiuta e continua la verifica delle opzioni. Trova il suicidio, lo rifiuta di nuovo; ma alla fine, fallite tutte le altre possibilità, la mente accetta il suicidio come soluzione. Lo pianifica, lo identifica come l’unica risposta, l’unica opzione disponibile. Questi soggetti si presentano spesso depressi ma la loro condizione è il risultato di una reazione ad un fatto che li ha feriti e traumatizzati emotivamente”.
E’ nata così nella sede dell’Ospedale Sant’Andrea la linea telefonica di Help-Line volta a sostenere e ascoltare le persone in difficoltà. Esperienza del servizio prevenzione del suicidio e sostegno alle persone in difficoltà sono, infatti, i due binomi da cui nasce l’iniziativa Help-Line. Il principio adottato è quello di un’offerta di sostegno, e di un’accoglienza all’interno di un rapporto libero senza intromissioni reciproche. Questa iniziativa mira a fornire un servizio di eccellenza per l’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea, rivolgendosi ai cittadini con un progetto di grande impatto nell’ambito della salute pubblica. Il servizio non ha la pretesa, comunque, di sostituirsi a un intervento medico e psicologico, si rivolge a giovani in condizioni di disagio, soggetti a rischio di suicidio, adulti con forte vulnerabilità e stress emotivo; offre inoltre supporto a quanti si trovano in una condizione di disagio e di fragilità psichica, come i survivor , ovvero coloro che hanno perso un caro per suicidio.
“Aiutare queste persone a capire e a trovare soluzioni alternative al problema si può.. basta un colpo di telefono” conclude il professore Maurizio Pompili.
La linea Help-Line è attiva dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle ore 16:30 al numero 06 33777740 .