CONTROLLO SOCIALE E PSICHIATRIA: VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI
Mostra documentario sulle violazioni dei diritti umani nel campo della salute mentale
Roma: Palazzo Velli Expo Piazza Sant’Egidio, 10 dal 2 marzo all’11 marzo.
Venerdì 2 marzo torna a Roma, dopo avervi già fatto tappa nel 2012, presso il palazzo Velli Expo la mostra itinerante multimediale “Controllo Sociale e Psichiatria: violazioni dei diritti umani” e rimarrà aperta fino all’ 11 marzo 2018. La mostra, organizzata dal CCDU (Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani), è composta di pannelli e documentari video ed è la copia del Museo Permanente sulla Psichiatria che si trova a Los Angeles. CCDU: occorre più rispetto per la persona umana, come prevede la Costituzione
Se credete che il periodo buio della psichiatria, un inferno con manicomi, contenzioni, elettroshock e lobotomie, appartenga ormai al passato, la mostra vi farà cambiare idea: la psichiatria dal volto umano rappresenta solo un’apparenza, dietro la quale si nascondono gli stessi orrori, sebbene mascherati da opportune campagne mediatiche. L’elettroshock è stato ribattezzato TEC (Terapia Elettroconvulsivante): l’unica differenza è che viene fatto sotto anestesia, ma gli effetti negativi sono gli stessi. La contenzione sta assumendo nuove forme: l’immobilizzazione fisica viene ancora usata (basti pensare a Francesco Mastrogiovanni, morto a Vallo della Lucania nel 2009 dopo
tremenda agonia, legato al letto di contenzione per oltre 90 ore) ma è sempre più integrata dalle cosiddette camicie di forza chimiche – pillole a lento rilascio che molte persone sono costrette ad assumere sotto minaccia di TSO. Il passaggio dalla contenzione fisica a quella chimica, oltre a fornire la foglia di fico dietro alla quale si nascondono le stesse pratiche di sempre, è stato probabilmente favorito anche dal marketing multimiliardario della lobby psicofarmaceutica. Roberto Cestari, presidente del CCDU, ribadisce la necessità di riformare l’istituto del TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) in senso garantista: “Troppe persone muoiono ogni anno nel corso di un TSO, e questo non può più essere tollerato. La legge attualmente in vigore prevede alcune garanzie ma, nella pratica quotidiana, si è ormai consolidata una tendenza ad aggirarle o ridurle, a danno del paziente. La nostra Costituzione – articolo 32 – prevede la possibilità di trattamenti sanitari obbligatori, ma impone in ogni caso il ‘rispetto della persona umana’, ed è ora che queste parole diventino realtà.”
Giorni: dal 2 al 11 marzo dalle 10:30 alle 22:00 orario continuato
Venerdì 2 marzo ore 18:00 INAUGURAZIONE
Sabato 10 marzo ore 17:00 CONVEGNO: Trattamento sanitario obbligatorio: se questa è una cura