L’influenza rappresenta ogni anno un importante problema di Sanità Pubblica per via del numero dei casi che si verificano soprattutto durante la stagione invernale, in relazione alla trasmissibilità del virus influenzale circolante.
La marcata tendenza di tutti i virus influenzali a variare, cioè a cambiare nelle proteine di superficie in modo di aggirare la barriera costituita dall’immunità acquisita dalla popolazione con esperienza pregressa di infezione, sta alla base delle cause ricorrenti di epidemie.
E come ogni anno, anche quest’anno, la Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, in base ai dati e alle informazioni sulla tipologia di virus “circolante” già nei paesi dell’emisfero sud (Australia, Cile, Nuova Zelanda e Sud Africa), entrati nella stagione invernale, ha emanato la Circolare “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2011-2012”.
Oltre alle caratteristiche sul nuovo ceppo influenzale che “visiterà” l’Italia nei prossimi mesi la Circolare offre una serie di consigli utili per la prevenzione. Partendo dall’assunto che la trasmissione interumana del virus dell’influenza si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie, si raccomanda innanzitutto una buona igiene delle mani che può giocare un ruolo importante nel limitare la diffusione dell’influenza. Al lavaggio delle mani, con acqua o con gel alcolici, segue il consiglio per una buona igiene respiratoria con la copertura della bocca e del naso quando si starnutisce o tossisce, usando i fazzoletti. Mentre, alle persone con malattie respiratorie febbrili, specie in fase iniziale, è consigliato l’isolamento volontario a casa e l’uso di mascherine per le persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari, quali ospedali.
A tali misure si aggiungono quelle basate sui presidi farmaceutici, vaccinazioni e uso di antivirali.
La vaccinazione antinfluenzale rappresenta il mezzo maggiormente consigliato per prevenire la malattia e le sue complicanze.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica come gruppi a rischio, rispetto alle epidemie di influenza stagionale, ai quali la vaccinazione va offerta in via preferenziale, e per i quali esiste una sostanziale concordanza, in ambito europeo, le persone di età pari o superiore a 65 anni, nonché le persone di tutte le età con alcune patologie di base che aumentano il rischio di complicanze in caso di influenza.
In accordo con gli obietti del Sistema Sanitario Nazionale, che promuove e sostiene economicamente la campagna di vaccinazione stagionale, e il Programma di Immunizzazione contro l’influenza, la vaccinazione viene offerta attivamente e gratuitamente ai tutti i soggetti a rischio per le loro particolari condizioni di salute nonché a tutte quelle persone non a rischio che svolgono attività di particolare valenza sociale.
Il periodo destinato alla campagna di vaccinazione antinfluenzale è, per la situazione climatica dell’Italia e per l’andamento temporale mostrato dalle epidemie influenzali nel paese, quello autunnale, a partire dalla metà di ottobre fino a fine dicembre. Il vaccino inizia la produzione dei suoi effetti due settimane dopo l’inoculazione e perdura per un periodo di sei-otto mesi e poi tende a declinare. Per tale motivo, e perché possono cambiare i ceppi influenzali in circolazione, è necessario sottoporsi a vaccinazione antinfluenzale all’inizio di ogni nuova stagione.
Per tutti i soggetti della popolazione generale che decidano di vaccinarsi contro l’influenza stagionale, per varie motivazioni (timore della malattia, viaggi, lavoro, etc.), il vaccino stagionale è disponibile presso le farmacie.
La vaccinazione stagionale è raccomandata a tutti coloro che hanno:
a) malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva);
b) malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite;
c) diabete mellito e altre malattie metaboliche;
d) insufficienza renale cronica;
e) malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie;
f) tumori;
g) malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV;
h) malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali;
i) patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici;
j) patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione.
Per la provincia di Roma i Laboratori della Rete Nazionale Influnet sono:
Istituto di Microbiologia, Università Cattolica “S. Cuore”, (Referente G. Fadda);
-UOC Laboratorio Virologia, IRCCS “Lazzaro Spallanzani”, (Referente M. Capobianchi).