All’interno della splendida cornice dell’Hotel Hassler di Roma, il 16 maggio, si è parlato, nel corso di una conferenza stampa, con il Professore Mauro Ceccati, Associato della Cattedra di Metodologia Clinica e Semiotica Responsabile del Centro di Riferimento Alcologico della Regio Lazio, e con il Dottore Alfio Lucchini, Psichiatra, Direttore del Dipartimento Dipendenze ASL Milano 2 e Presidente Nazionale FeDerSerD, dei problemi medici legati all’alcol, dell’incidenza numerica che questa malattia ha livello nazionale e tra le varie fasce di età e del fatto che i decessi per cause alcol-correlate rappresenti la prima causa di morte tra i giovani fino all’età di 24 anni. Ma, soprattutto, si è parlato di come curare la malattia e dell’Acamprosato che alla luce delle caratteristiche farmacologiche e degli studi di metanalisi, è risultato che può essere utilizzato nelle diverse tipologie di consumatori di alcol, anche in associazione ad altri farmaci. Un trattamento farmacologico di questo tipo deve, comunque, sempre essere associato ad un supporto psicosociale e psicoterapeutico. L’Acamprosato è un farmaco, della Merck Serono, inserito, in Italia dal 13 maggio 2011, in classe A, ed è quindi totalmente a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
L’iter di cura del paziente alcol-dipendente parte prendendo inizialmente contatto con i Servizi Alcologici, su iniziativa personale, familiare, indirizzato dal medico di base, o da altri soggetti in seguito a problematiche connesse all’abuso di alcol, quali, per esempio, guida in stato di ebbrezza o problemi sul luogo di lavoro. Il primo passo è sicuramente quello della disintossicazione e della gestione dei sintomi dell’astinenza alcolica che può avvenire in ospedale, in Day Hospital, o presso il servizio accreditato territoriale. Il passo successivo è quello dell’inquadramento bio-psico-sociale e l’indirizzo terapeutico, da svolgersi ambulatorialmente o in strutture socio-sanitarie a seconda della situazione familiare e sociale del paziente.
E “Servizi Alcologici” che afferisce al Dipartimento Politiche Antidroga ha messo a disposizione dei cittadini il sito internet www.dronet.org dove vengono fornite una serie di informazione utili in materia.
Esistono poi alcune associazioni che operano sul territorio, senza scopo di lucro, come per esempio, AICAT, Associazione Italiana Club Alcolisti in Trattamento, di cui ne fanno parte le famiglie e i servitori-insegnanti, membri riconosciuti dei Club degli Alcolisti in Trattamento (CAT). Questa associazione opera sia in ambito nazionale che internazionale nel campo dei problemi alcol-correlati. A Roma la sua sede si trova a Ostia e si può contattare utilizzando il numero 3281610542. Altre informazione su AICAT e sulla sua attività sono disponibili sul sito www.aicat.net.
Un’altra associazione che opera a livello nazionale e territoriale è AA, Alcolisti Anonimi dove uomini e donne mettono in comune la loro esperienza, la loro forza e la loro speranza al fine di risolvere il loro problema comune e di aiutare altri a recuperarsi dall’alcolismo. La sede romana è in Via Torre Rossa, 35 e il numero telefonico del centro d’ascolto è 06 6636620.
Nel Centro di Riferimento Alcologico della Regione Lazio (CRARL), di cui è Responsabile il Professore Mauro Ceccanti, ogni anno vengono effettuate 1.500 visite di follow-up e 400 ricoveri in Day Hospital per un periodo di circa due settimane, durante le quali i pazienti sono sottoposti a test psicometrici, trattamento psicologico individuale e di gruppo, orientamento e mantenimento. Il CRARL è strutturato in: una Unità di accoglienza in cui sono presenti psicologi che accolgono il paziente ed effettuano una valutazione della sua richiesta di essere curato presso il centro; un Ambulatorio che ha come obiettivo l’inquadramento e il counseling dell’alcolismo non complicato; il Day Hospital, per quanto riguarda la Sindrome da Astinenza Alcolica (AA) di lieve e media entità, le Patologie e Problematiche Alcol Correlate (PPAC) e la cui durata è di 15/20 giorni; un Follow-up che riguarda visite di controllo periodiche, sia da un punto di vista medico che psicosociale; all’interno del Centro è attivo, inoltre, un Servizio che si occupa della Qualità delle attività che vi si svolgono, attraverso un monitoraggio continuo dei risultati delle attività stesse, delle risorse impiegate e di quelle impiegabili e un Numero verde 800046655 per accogliere le molteplici richieste di informazione e di aiuto rispetto all’alcol e alle Problematiche Alcol Correlate (PPAC).