L’infertilità in Italia riguarda circa il 15% delle coppie. Una coppia che dopo un anno o due di rapporti regolari e non protetti non riesce a concepire è in genere considerata infertile. Numerose sono le cause e i fattori di rischio sui quali si può intervenire per prevenire l’infertilità. Tra i giovani, manca la consapevolezza, della possibile perdita di fertilità in età adulta. Dati che esprimono in maniera preoccupante lo stato delle cose in Italia.
Il Ministero della Salute ha realizzato un progetto educativo denominato “Scuola di fertilità“. Obiettivo della Scuola, di formazione-informazione sui problemi della sterilità e della infertilità umana, è di sensibilizzare e motivare gli operatori sanitari, al fine di divenire attivi e convinti collaboratori, attraverso quattro incontri che si terranno all’ Auditorium Biagio d’Alba nelle giornate del 24 marzo, del 21 aprile, del 16 maggio e del 13 giugno.
Durante il convegno del 21 aprile sono stati trattati temi quali la prevenzione della sterilità maschile e femminile fin dall’infanzia, la prevenzione della sterilità in relazione al rischio professionale e alle abitudini voluttuarie, e diagnosi e terapie mediche e chirurgiche della fertilità. Il Dottor Mauro Costa, S.S. Fisiopatologia Preconcezionale e Prenatale dell’Ente Ospedaliero “Ospedali Galliera” di Genova, durante il convegno, ha spiegato l’importanza del “ruolo svolto da una corretta educazione alla sessualità, che è l’unica arma efficace nella prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse, causa rilevante di infertilità maschile e femminile. E’ importante che i ragazzi sessualmente attivi imparino a sottoporsi a controlli medici regolari, che più facilmente sono nella cultura femminile, mentre mancano completamente in quella maschile”.