Salute/sociale. Sanità: curare accogliendo le differenze dà risultati migliori
I pazienti Sikh sono vegetariani e, per le medicine che contengono alcol come gli sciroppi, devono essere avvisati. Le degenti musulmane preferiscono sempre più i medici donna. Gli ebrei consumano cibo kasher. Per la fede Bahá’í le salme devono essere lavate, profumate con acqua di rose, avvolte in un telo bianco nuovo e sepolte in terra. Quando, nella nuova Italia multietnica, arriva in ospedale un paziente con una cultura ed una religione diverse, possono nascere incomprensioni con medici e operatori sanitari, che hanno più difficoltà a fare il proprio lavoro e il paziente può non sentirsi accudito, oltre che curato. Ma se si affronta la malattia con serenità psicologica e spirituale si guarisce prima e meglio e un clima di collaborazione aiuta l’operatore sanitario a lavorare meglio. Saper accogliere nelle strutture sanitarie culture e religioni diverse, quindi, non solo vuol dire rispettare il diritto alla salute, ma conviene, perché semplifica il lavoro e porta a risultati migliori.
I Csv del Lazio Cesv e Spes e Asl Roma E presentano il volume
“Salute e Spiritualità nelle strutture sanitarie”
Giovedì 10 Dicembre 2015 ore 16.00 – Sala Tevere, Regione Lazio
Alla presentazione interverranno, tra gli altri, Francesca Danese, già assessore alle Politiche sociali del Comune di Roma; Rita Visini, assessore alle Politiche sociali della Regione Lazio con delega del presidente Nicola Zingaretti; Maria Teresa Petrangolini, membro della Commissione Politiche sociali e Salute della Regione Lazio; Angelo Tanese, direttore generale Asl Roma E; Paola Capoleva, presidente Cesv Lazio; Gian Franco Gensini, professore di Medicina interna Università di Firenze; Giovanni Leonardi, direttore generale della Ricerca e Innovazione del Ministero della Salute. Inoltre, porteranno i saluti gli esponenti delle comunità religiose e delle associazioni di volontariato. Modera Alessandro Bazzoni, staff Direzione aziendale Asl Roma E.
Punto di arrivo di un lungo percorso nella Asl Roma E che ha coinvolto operatori sanitari, comunità religiose e volontariato, “Salute e Spiritualità nelle strutture sanitarie” contiene i materiali del corso di formazione regionale “Accoglienza e pluralismo culturale e religioso nelle strutture sanitarie”, organizzato da Cesv, Asl Roma E, Tavolo Interreligioso di Roma, associazione Religioni per la Pace-sezione italiana e Associazione volontari ospedalieri Roma e indirizzato ai volontari dell’area sanitaria e socio-sanitaria. Il corso segue la pubblicazione “L’accoglienza delle differenze e specificità culturali e religiose nelle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali della Regione Lazio”, linee guida in cui ogni comunità religiosa ha sintetizzato le proprie specificità nell’approccio alla malattia e alla morte.