L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rilevato che il 90% delle donne può avere un parto fisiologico in un luogo dove il livello di medicalizzazione è il più basso possibile e ne raccomanda “l’uso”. Attraversando i decenni si è perso, infatti, lentamente il senso di naturalezza, di cui oramai raccontano solo le nonne, legato all’evento della nascita. La frenesia del momento e il pensiero della probabile incapacità della donna di sopportare il dolore e gestire il proprio corpo senza l’ausilio di operatori e tecnologia ha spostato l’ago della bilancia a favore di efficienza e immediatezza.
C’è chi, invece, ha voluto fare un “passo indietro” offrendo la possibilità alle future mamme di effettuare il parto de-medicalizzato. E’ nata così, l’8 marzo del 2009, una struttura, la “Casa del Parto Acqualuce”, dove la donna, con gravidanza a basso rischio, può vivere l’esperienza della nascita del proprio bambino in modo del tutto naturale, con l’assistenza dell’Ostetrica, quale figura professionale in grado di tutelare la salute della partoriente e del bambino, nella gravidanza fisiologica, senza però essere una presenza invasiva per la futura mamma, che potrà scegliere di avere accanto il papà, di avere il neonato sempre vicino, sin dal momento della nascita e di allattarlo al seno. Insomma, tutto come a casa propria, in modo tranquillo e sereno, in un ambiente che riproduce l’antica gestualità quotidiana tra mamma e neonato, senza i pensieri e le frustrazioni che qualcosa possa andare storto o che il dolore possa essere insopportabile.
La “Casa del Parto Acqualuce” è una costruzione bassa, semicircolare, in legno e vetro, orientata in modo che dalle stanze si goda la splendida vista della pineta intorno all’Ospedale G.B. Grassi di Ostia, da cui dista solo 100 metri. All’interno ci sono due stanze attrezzate per il parto fisiologico e il parto in acqua. La partoriente può scegliere, così, di far nascere il proprio bambino con tutte le tecniche di parto dolce, comprese quelle in vasca, ma può scegliere, anche, la posizione di parto che preferisce, nel modo più naturale possibile e meno “ospedalizzato” possibile. Il parto, avviene nei modi e nei tempi che le gestanti preferiscono. Un team di due ostetriche, senza la presenza del medico, assiste la donna dal travaglio fino al momento della nascita. Nelle 24 ore successive al parto, un’ostetrica rimane, ancora, disponibile per offrire assistenza alla madre e al bambino. La “Casa del Parto Acqualuce” è anche il luogo dove la futura mamma si sente protetta, rispetto al parto extraospedaliero, proprio perché collegata strategicamente con il pronto soccorso ostetrico dell’Ospedale G.B. Grassi.
La “Casa del Parto Acqualuce” è una struttura pubblica permanente che consente di partorire avvalendosi della legge sull’assistenza sanitaria pubblica pur essendo il primo centro all’avanguardia per il parto naturale, nel centro-sud Italia. Possono accedere a questa struttura pubblica tutte le donne con gravidanza non a rischio e che ne fanno richiesta. Bisogna, intanto, prenotare tra la 35ma e la 37ma settimana di gravidanza, la visita di “accessibilità”. Anche coloro che partoriranno in un’altra struttura, potranno usufruire degli ambulatori della “Casa del Parto Acqualuce” per la gravidanza fisiologica, prima e dopo il parto.