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La settimana dell’endometriosi

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L’endometriosi è stata definita malattia invalidante. È una patologia che colpisce le in età fertile e, oltre ad avere importanti conseguenze sulla vita quotidiana, sul lavoro e sulle relazioni sociali, può portare a gravi difficoltà riproduttive o addirittura all”impossibilità di avere figli. Eppure è ancora poco conosciuta!

Dal 3 al 9 marzo l’A.I.E. (Associazione Italiana Endometriosi) promuove la conoscenza di questa malattia che colpisce il 10% delle donne in età fertile, attraverso iniziative di divulgazione e diffusione delle sue caratteristiche, delle sue conseguenze e dei modi opportuni di affrontarla.

 

L’endometriosi è una patologia ancora poco conosciuta, pur essendo diffusa specialmente in età fertile ed è, purtroppo, invalidante. Infatti questa malattia provoca, oltre a danni relativi alla fertilità, anche dolori forti e conseguenze che si possono estendere dall’apparato uro-genitale a quello intestinale. Ne conseguono assenze dal lavoro, difficoltà a completare gli studi, risvolti negativi sulla vita familiare e sui rapporti sociali in genere.

Ma cos’è l’endometriosi? Si parla di endometriosi quando l’endometrio, il tessuto normalmente presente all’interno dell’utero, si trova in altre sedi, formando “noduli”, “tumori”, “lesioni”, “impianti”, o “escrescenze” che possono causare dolore e altri sintomi associati. La patologia colpisce quasi esclusivamente le donne ed è una delle più diffuse cause di infertilità femminile. Eppure la sua conoscenza è ancora molto scarsa e i problemi che ne conseguono decisamente sottovalutati.

Per questo sabato 1 marzo si è svolto a Roma un appuntamento di formazione ed informazione dedicato in modo particolare all’autogestione dell’endometriosi. La dr.ssa Annalisa Limosani, psicoterapeuta e coordinatrice del gruppo di Roma dell’AIE, e la dr.ssa Fabiana Tatoni hanno coordinato questo incontro per spiegare cosa è e, soprattutto, come affrontare l’endometriosi e i problemi ad essa correlati attraverso lo strumento dell’ipnosi. I corsi di autogestione e formazione tenuti dalle dottoresse sono un programma di self-management, di ispirazione anglosassone, che hanno lo scopo di aiutare la donna a disinnescare un circolo vizioso causato dal dolore e dagli stati emotivi che ne conseguono, imparando tecniche di controllo da utilizzare nel proprio quotidiano, per migliorare così la qualità di vita.

«La Awareness Week ha un significato simbolico molto forte. Conoscere significa avere gli strumenti per affrontare con consapevolezza ciò che accade nel proprio corpo, sapersi allertare ai primi sintomi sospetti e ricorrere alle cure di un medico esperto del settore» ha dichiarato Jacqueline Veit, Presidente AIE.

E prosegue:«Non essere in grado di terminare un corso di studi o di conservare il posto di lavoro, dover rinunciare ad una professione e alla carriera, hanno ovviamente un impatto negativo sulla vita della donna sul piano economico e personale e quindi sull’intera società. Occorre abbattere il muro di silenzio e i pregiudizi che circondano questa malattia».

E’ importante ricordare e sottolineare che in seguito all’indagine indetta dalla 12^ Commissione Permanente Igiene e Sanità del Senato nel 2006, l’endometriosi è stata dichiarata malattia di interesse sociale. Inoltre, un recente studio della World Endometriosis Research Foundation (WERF) ha calcolato che il costo medio globale per donna legato alla malattia è pari a € 6.298 per la perdita di produttività, mentre € 3.113 sono i costi stimati per dirette spese di assistenza sanitaria.

E’ quindi sempre più ovvio che questa patologia è un problema sociale della nostra epoca su cui vale la pena impegnare a fondo la ricerca e cercare soluzioni per il bene di tutti.

Per ulteriori informazioni:
www.endoassoc.it
Tiziana Previato – Ufficio Stampa AIE Onlus news@endoassoc.it“>news@endoassoc.it

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