Più di 700 medici sono attesi in presenza a Roma, ai quali si sommeranno diverse migliaia di specialisti che seguiranno da remoto i lavori del congresso nazionale della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia.
Sarà assegnato il premio “Albero d’Oro” al Generale Figliuolo, agli atleti della nazionale paralimpica, il direttore tecnico della nazionale paraolimpica di nuoto e all’imprenditrice Pacini. Per il presidente SIOT Tranquilli Leali “sono esempi dell’Italia che resiste e riparte nonostante le difficoltà”.
Si svolgerà da giovedì 4 a domenica 7 novembre 2021, presso il Centro Cavalieri Waldorf Astoria di Roma, il congresso nazionale “Special Issue” della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia. Diverse le novità di questa edizione:
• il ritorno in presenza, dopo il congresso totalmente virtuale del 2020;
• una trattazione scientifica tanto approfondita, quanto agile,
• l’istituzione del premio “Albero d’Oro SIOT”,
• uno stand dedicato alle pari opportunità e la medicina di genere.
Edizione “Special Issue” con formula ibrida
Il congresso si svolgerà secondo una formula ibrida, in presenza e da remoto. Saranno fisicamente presenti circa 750 specialisti, rispetto ai 4mila delle stagioni precedenti (fermo restando la possibilità di partecipazione on line, per la quale diverse migliaia di ortopedici si sono già prenotati).
“Nonostante la pandemia, siamo riusciti a organizzare un congresso in presenza che si svolge in quattro giornate, alle quali si somma un evento tutto virtuale che ha avuto luogo a settembre con la raccolta delle comunicazioni dei nostri soci su decine di argomenti, dall’allungamento delle liste d’attesa alla telemedicina, alla chirurgia ortopedica e traumatologica delle articolazioni e della colonna vertebrale”, spiega il presidente SIOT, il professor Paolo Tranquilli Leali. “Ritengo fondamentale questo ritorno in presenza, perché un conto è parlare e condividere dal vivo, altro farlo dietro uno schermo. Mancano i contatti, le emozioni, l’empatia, tema che per noi medici è fondamentale nel momento in cui ci rapportiamo con i pazienti. E sappiamo bene quanto abbia pesato la pandemia da questo punto di vista. Ma la possibilità di organizzare le giornate in presenza, sia pure con questa limitazione numerica, è già un segnale importante che dà conferma del fatto che il nostro Paese abbia imboccato la strada del ritorno alla normalità”
I temi del congresso SIOT
Durante le giornate del 4-5-6 novembre sono previste 21 tavole rotonde dedicate a temi di grande interesse per la categoria. Ne citiamo alcuni: traumatologia, chirurgia protesica di ginocchio, anca, spalla e mano, chirurgia ortopedica pediatrica, la gestione delle infezioni, artroscopia, medicina dello sport, fratture da fragilità ossea, la ripresa dell’attività sportiva in seguito all’impianto di una protesi, prevenzione dell’Osteoporosi, nuove protesi, robotica, chirurgia del rachide, biotecnologie, medicina rigenerativa, oncologia e telemedicina. Si svolgeranno con la formula della “mini battle”, con interventi brevi, della durata massima di 8 minuti, con un approccio sempre più diretto e immediato.
I lavori si chiuderanno il 7 novembre, con l’assemblea della Società e la tavola rotonda sul tema “Covid-19: la ripartenza”, a cui parteciperanno diversi rappresentanti delle Istituzioni.
La Commissione Pari Opportunità e Medicina di Genere
La SIOT è stata la prima fra le società chirurgiche italiane ad aver istituito la Commissione Pari Opportunità (CPO) al fine di promuovere la gender equality in ambito sanitario, e la commissione Medicina di Genere (MdG) che si occupa di studiare l’impatto che hanno le differenze di genere intese come differenze socio-economiche, culturali e biologiche – definite dal sesso dell’individuo – sullo stato di salute e di malattia.
In occasione dei lavori congressuali, la Commissione presenterà un video con testimonianze internazionali e l’opuscolo dal titolo “Che Genere di Ortopedia”, con il quale è stato fatto il punto della diversificazione di genere.
Il premio “Albero d’Oro”
Per la prima volta la Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia assegnerà il premio “Albero d’Oro”, istituito quest’anno, tenuto conto della resilienza dimostrata dal nostro Paese, per superare la crisi innescata dalla pandemia. Resilienza è la capacità di ripartire nonostante le avversità e le difficoltà che si presentano sul nostro cammino.
“Resilienza è la capacità di ripartire nonostante le avversità e le difficoltà che si presentano sul nostro cammino”, spiega il presidente SIOT, Paolo Tranquilli Leali. “L’idea è nata dalla necessità e, al tempo stesso, dall’opportunità di essere sempre più vicini alla realtà sociale del nostro Paese e ai nostri pazienti intesi come cittadini di una comunità e per questo siamo usciti dal ristretto ambito scientifico e ci siamo confrontati con quello che avviene in Italia e nel mondo: lo scenario attuale che viviamo tutti è diretta conseguenza della pandemia e della capacità di resilienza perché per ritornare alla vita normale, pre Covid, bisogna aver resistito con forza e tenacia”.
Sono cinque i premiati di questa prima edizione, espressione della resilienza in ambito sanitario, sportivo ed economico:
– il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Generale Francesco Paolo Figliuolo,
– gli atleti della nazionale paralimpica Antonio Fantin e Ambra Sabatini, oltre al direttore della nazionale paralimpica Riccardo Vernole,
– la consigliera d’amministrazione della Pacini Editore Spa, d.ssa Patrizia Alma Pacini, presidente dell’Unione imprenditoriale pisana.
Chi sono i vincitori dell’Albero d’Oro
Il Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, nato a Potenza, frequenta l’Accademia militare di Modena e dopo le prime attività di comando in Kosovo, nei primi anni 2000 diventa responsabile del contingente italiano in Afghanistan con il grado di colonnello. Dal 2018 ricopre il ruolo di comandante logistico dell’Esercito e, il 1° marzo 2021 viene nominato commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure sanitarie di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19. Proprio per quest’ultima attività la SIOT ha voluto assegnare al generale l’albero d’oro “Per la dimostrata resilienza al Covid 19 e l’impegno profuso per una rapida ripartenza”.
Grande esempio di resilienza hanno certamente dato gli atleti azzurri che hanno partecipato alle recenti Paralimpiadi di Tokio. In particolare la Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia ha individuato tre protagonisti della squadra paralimpica per questa prima edizione del premio:
– Antonio Fantin, con la motivazione “Autentica incarnazione di resilienza, volontà di rinascita e di ripartenza”. Il ventenne nuotatore friulano, colpito da una malformazione artero-venosa all’età di tre anni e mezzo, ha già vinto tre titoli mondiali e otto europei ed è detentore di diversi record sui 50 e 100 metri stile libero. A Tokyo 2020, vince 1 oro, 3 argenti e 1 bronzo laureandosi campione paralimpico nei 100 metri stile libero.
– Ambra Sabatini, premiata da SIOT perché “Autentica incarnazione di resilienza, volontà di rinascita e di ripartenza”. La diciannovenne livornese ha praticato attività sportiva fin da piccola, approdando all’atletica leggera come mezzofondista. Vittima di un incidente stradale nel 2019 subisce l’amputazione della gamba sinistra. Ancora in ospedale, inizia a fare ricerche sul mondo paralimpico e delle protesi e l’anno dopo torna a gareggiare, stavolta nella velocità, fino a vincere la medaglia d’oro nell’incredibile tripletta azzurra dei 100 metri di Tokyo 2020.
– Riccardo Vernole, la motivazione racchiude la sua storia degli ultimi dodici anni “L’uomo che trasforma i sogni in realtà – per ripartire al di là di ogni limite”. Chiamato a dirigere la nazionale della Federazione Italiana di Nuoto Paralimpico nel 2009, si concentra non tanto sugli aspetti tecnici in vasca, quanto su un progetto a lungo termine per migliorare il livello organizzativo e tecnico di tutta la federazione, portando il risultato dalle 3 medaglie di Pechino 2008 alle 39 di Tokyo 2020.
Per il settore imprenditoria, SIOT premierà Patrizia Alma Pacini, presidente dell’Unione industriale Pisana, scelta perché “Simbolo di resilienza e capacità di ripartenza, che ha saputo mantenere l’azienda in attività e crescita nonostante tutto”.
La dottoressa Pacini, infatti, fa parte del CdA della Pacini Editore Spa, con deleghe alla gestione del personale e all’acquisto e all’attività di contrattualizzazione di libri e volumi. Attività che hanno contribuito a preservare una azienda storica, che opera a Pisa dal 1872, diffondendo, in particolare, volumi di storia e saggistica universitaria, medicina, arte e architettura.
Per ulteriori informazioni sul Congresso: https://www.SIOT2021specialissue.it/
2 novembre 2021
UFFICIO STAMPA SIOT
Mario Maffei 393.9801141
Fonte: UFFICIO STAMPA SIOT