Cura dell’obesità: l’esperienza dell’équipe multidisciplinare del prof. Gentileschi all’Ospedale San Carlo di Nancy

La struttura romana accreditata con il SSN è uno dei pochi centri della Capitale specializzati in percorsi di cura e chirurgia bariatrica con approccio mininvasivo

Pierpaolo Sileri, Viceministro della , ha presentato oggi, lunedì 5 ottobre, il nuovo Centro di Chirurgia Bariatrica in occasione di un web congress che vede la partecipazione dei massimi esperti di chirurgia bariatrica laparoscopica

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità oltre 1 miliardo e mezzo di adulti sopra i 20 anni è sovrappeso od obeso. In Italia, in particolare, l’obesità è un fenomeno che ha registrato una crescita costante negli ultimi anni: secondo l’Istat il 36,6% degli italiani è in sovrappeso e il 10,6% è obeso, con una prevalenza nella popolazione maschile (sovrappeso maschi 45,6% e femmine 28,1%; obesità maschi 11,6% e femmine 9,5%). Il Lazio è in terza posizione tra le regioni italiane con il maggior numero di individui in eccesso ponderale o obesi, condizione cui si associa nella maggior parte dei casi un diabete di tipo 2 (Dati OMS 2019).

L’Ospedale San Carlo di Nancy, ospedale romano di riferimento per la chirurgia mininvasiva, implementa i suoi servizi grazie all’esperienza di un’équipe specializzata nel trattamento della grave obesità con il nuovo dipartimento di Chirurgia Bariatrica e Metabolica, coordinato dal professor Paolo Gentileschi, già docente universitario presso la scuola di specializzazione in Chirurgia Generale dell’Università di Roma Tor Vergata e socio fondatore del LAP Group Roma, Gruppo Laparoscopico Romano, associazione scientifica costituita dai rappresentanti di tutti gli ospedali romani esperti in chirurgia mininvasiva. Il prof. Gentileschi è inoltre membro del Consiglio Direttivo della SICOB (Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e della Malattie Metaboliche) ed ha al suo attivo più di 3000 interventi di chirurgia bariatrica laparoscopica.
L’approccio multidisciplinare contraddistingue l’attività dell’équipe, che vede la collaborazione integrata di specialisti in Chirurgia Bariatrica, Nutrizione, Dietologia, Endocrinologia e Psichiatria.

“Con un’équipe altamente specializzata, che vanta un know-how ed un’esperienza di oltre 20 anni nel trattamento delle patologie metaboliche, mettiamo in campo una chirurgia bariatrica “sartoriale” – spiega il prof. Gentileschi –, ovvero su misura per il paziente. Questo perché ogni caso va studiato ed approcciato in maniera unica. Qui al San Carlo di Nancy applicheremo tutte le moderne metodiche operatorie, selezionate in base al singolo caso, ma in particolare le procedure più eseguite saranno la sleeve gastrectomy e il bypass gastrico. Questi interventi costituiscono l’80% delle procedure bariatriche eseguite per via laparoscopica e quindi mininvasiva; sono le due procedure più frequentemente utilizzate al mondo in quanto garantiscono l’efficacia clinica e l’assenza di gravi disturbi nutrizionali. Sono entrambe associate con una buona qualità di vita e bassi tassi di recidiva (weight regain)”.

A presentare il Centro di Chirurgia Bariatrica e cura dell’obesità è il Viceministro della Salute Pierpaolo Sileri in occasione di un workshop online dedicato alla chirurgia bariatrica laparoscopica.
“Il problema dell’obesità è stato per molto tempo trascurato negli anni – ha dichiarato il viceministro Pierpaolo Sileri –. Si parla di 24 mila interventi fatti a fronte di milioni di persone affette da obesità in Italia. Negli anni passati molto è stato fatto sulla prevenzione, ma molto deve essere ancora fatto, anche per quanto riguarda l’approccio chirurgico. La chirurgia dell’obesità è difficile dal punto di vista tecnico ma anche dal punto di vista delle comorbidità e deve essere fatta solo in centri con alti volumi e dotati di équipe in grado di affrontare il trattamento. Dovremmo finanziare la formazione e la ricerca – ha sottolineato Sileri –, spero di poter agire in questo senso nei prossimi mesi. Intendiamo creare un tavolo al ministero che valuti l’aspetto chirurgico. Bisogna fare di più per migliorare la qualità di vita delle persone affette da obesità, dobbiamo investire oggi sulla salute un investimento che si tradurrà domani in risparmio sulle cure e sull’assistenza per chi è affetto da obesità”.
Oggi, lunedì 5 ottobre, l’Ospedale San Carlo di Nancy è di un web congress, con il coordinamento del prof. Gentileschi, che vede la partecipazione delle voci più autorevoli nel campo della Chirurgia Bariatrica italiana, tra cui i membri del consiglio direttivo della SICOB che patrocina il web congress. Oggetto delle discussioni tra gli specialisti sono le live surgery di chirurgia bariatrica laparoscopica: 6 interventi dall’ospedale romano e 6 da altrettanti centri in tutta Italia.

Il congresso si focalizza dunque sulla chirurgia laparoscopica bariatrica, che adotta un approccio mininvasivo tramite un accesso con cannule sull’addome solo con piccole incisioni. Questa metodica permette indiscussi vantaggi per il paziente, che vive un decorso operatorio blando e una degenza breve, 1 o 2 giorni. “Questi interventi cambiano la vita alle persone, trasformano il paziente obeso in un paziente normopeso che può intraprendere un percorso di vita sano, può vivere più a lungo, può guarire da eventuali comorbilità e addirittura interrompere l’assunzione di alcuni farmaci”, commenta il prof. Gentileschi.

 

Il percorso del paziente obeso all’Ospedale San Carlo di Nancy

I pazienti che afferiscono all’Ospedale San Carlo di Nancy vengono inseriti in un percorso diagnostico, che include colloqui e visite con Psichiatra, Nutrizionista, Endocrinologo e che porta all’intervento se vi è l’indicazione a procedere con la chirurgia.
L’équipe multidisciplinare completa la valutazione pre-operatoria attraverso esami di imaging ed endoscopici: ogni paziente prima di essere operato deve essere valutato approfonditamente dagli specialisti per indirizzarlo verso una terapia studiata sia rispettando i suoi desideri che le sue patologie, in modo da permettergli di intraprendere un percorso con un obiettivo raggiungibile in salute.

Il paziente sottoposto a chirurgia bariatrica necessita di un decorso post operatorio particolare ma, grazie all’approccio mininvasivo, questo apporta poco disagio: il paziente, infatti, viene dimesso in seconda giornata, inizia a bere e si alza in piedi in prima giornata. Vengono infatti attuati protocolli intra e post operatori atti a ridurre al minimo disagio e dolore: la chirurgia a ciclo breve permette al paziente di sottoporsi ad un intervento e in pochi giorni di tornare alla normalità.

Per quanto riguarda il follow up, il paziente dimesso viene seguito dal chirurgo nella fase iniziale, per gestire eventuali problematiche chirurgiche, e dal nutrizionista e dall’endocrinologo nella fase successiva. Questo perché la perdita di peso può essere raggiunta senza particolari difficoltà oppure il paziente può presentare delle carenze vitaminiche o problematiche nutrizionali. Il centro di riferimento continua quindi a seguirlo: i migliori risultati si riscontrano in quei pazienti che seguono pedissequamente le indicazioni dell’équipe specialistica e che si sottopongono ai controlli periodici con puntualità; i pazienti che si operano e invece non proseguono le visite di controllo hanno maggiori difficoltà ad ottenere risultati e a raggiungere gli obiettivi prefissati, rischiando il fallimento del percorso terapeutico di dimagrimento.
Un regolare follow-up post-operatorio deve durare almeno 10 anni, periodo in cui il paziente apprende un nuovo stile di vita. Pertanto il percorso di cura per la grave obesità deve essere il più accurato possibile, sia nel pre che nel post operatorio.

 

 

Fonte: Ufficio stampa GVM Care & Research

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