Giornata mondiale della salute: quei bambini da proteggere, che oggi ci insegnano a sopravvivere alle distanze forzate
Covid19 è una malattia del corpo, che sta lasciando una tragica scia di vittime dietro di sé. Ma questo non deve farci dimenticare che, con il corpo, si ammala anche la psiche. SOS Villaggi dei Bambini ha ulteriormente intensificato gli sforzi per fornire supporto a famiglie e bambini, per aiutarli ad affrontare le difficoltà causate da questa pandemia. In occasione della Giornata mondiale della Salute, l’organizzazione rimarca il suo impegno per garantire il benessere, fisico e mentale, dei bambini e dei ragazzi che crescono in comunità e lancia una piattaforma on line per dare sostegno a operatori e famiglie.
Milano, 6 aprile 2020 – L’impatto dell’emergenza Coronavirus su bambini e adolescenti pone genitori e caregiver dinanzi alla sfida di preservarne la salute, non solo quella fisica ma anche quella mentale, messa alla prova da isolamento forzato, ansia, perdita della routine e del contatto diretto con i pari. La situazione è ancora più delicata quando si parla di bambini e adolescenti che vivono in comunità e case famiglia.
In occasione della Giornata mondiale della Salute (7 aprile), SOS Villaggi dei Bambini richiama l’attenzione sulla loro salute, fisica e psicologica. Si tratta di minorenni che devono fare i conti con un vissuto drammatico, che hanno già sperimentato lo stress emotivo della separazione dai beni più cari, talvolta quello della violenza domestica.
Nei 6 Villaggi e 2 Programmi SOS vivono circa 500 bimbi e adolescenti che in questa fase sono costretti, come tutti, a restare all’interno della struttura di accoglienza, senza frequentare le famiglie di origine, la scuola, le attività sportive e ricreative. Giovani ospiti verso i quali il ruolo di protezione, accudimento, tutela della salute fisica e mentale è svolto completamente dai caregiver, operatori e staff di SOS Villaggi dei Bambini.
L’Organizzazione è mobilitata per dare tutto il supporto, materiale e psicologico, ai bambini e ai ragazzi accolti. Sono stati studiati dei messaggi ad hoc per insegnare ai bambini a tutelare la propria salute ma anche per far capire loro cosa sta avvenendo e stimolare le loro capacità di gestione dell’ansia e di resilienza.
Ma l’impegno di SOS Villaggi dei Bambini è anche al di fuori dei Villaggi e Programmi SOS. L’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile dedica al diritto alla salute il punto 3, in cui si ricorda come tutte le persone dovrebbero avere accesso ai servizi sanitari e ai farmaci di buona qualità, così come all’informazione e all’educazione sui temi legati alla salute psico-fisica. In tal senso, una iniziativa specifica è stata attivata da SOS Villaggi dei Bambini per fornire strumenti e informazioni utili a tutte le famiglie e a tutti i bambini. Spiega Orso Muneghina, Responsabile Programmi Internazionali ed Emergenza: “In questo momento di precarietà e stress il supporto psicologico e sociale alle persone diventa una priorità. Con i nostri partner internazionali abbiamo realizzato una piattaforma informativa ed educativa destinata a famiglie e bambini per aiutarli ad affrontare le difficoltà giornaliere causate dall’emergenza Coronavirus. Ci sarà una chat gratuita con psicologi ed educatori e una parte dedicata a contenuti multimedia con consigli per affrontare questo periodo complesso. La risposta di SOS Villaggi dei Bambini non si esaurisce nell’emergenza ma tiene conto degli effetti a lungo termine che questa pandemia produrrà sui bambini e le famiglie, per questo motivo proponiamo degli elementi di prevenzione che possono ridurre gli effetti negativi che necessariamente questa emergenza produrrà nel lungo periodo.” Dal 7 aprile la piattaforma sarà on line all’indirizzo www.sositalia.it/cosa-facciamo/temi/risposta-all-emergenza/emergenza-coronavirus
L’appello a sostenere il percorso dei bambini nelle case famiglia, e dei loro caregiver, è rilanciato da Luca Vallario, psicologo, psicoterapeuta, docente della Scuola Romana di Psicoterapia Familiare, membro didatta della Società Italiana di Psicologia e Psicoterapia Relazionale e membro del direttivo della Società Italiana di Terapia Familiare. “È evidente che i minorenni ospiti dei Villaggi SOS portano dentro di sé già ferite consistenti su quel bisogno primario dell’umano, il legame di attaccamento, che costituisce quella struttura affettiva da cui prende forma uno sviluppo improntato alla sicurezza e alla fiducia. Sono minorenni, cioè, che hanno visto minato, per diverse vie, questo diritto” spiega Vallario.
Lo psicologo però mette in luce anche l’altra faccia della medaglia: i bambini che hanno vissuto il trauma dell’abbandono del nido familiare, una volta accolti in comunità e case famiglia hanno sviluppato delle dinamiche di resilienza che oggi tutti siamo chiamati a mettere in campo come risorsa personale. “Sono minorenni che hanno in dote una serie di “anticorpi psichici”, riconducibili a due vie. – spiega Vallario – La prima è la stessa sofferenza: avere vissuto drammatiche esperienze di separazione permette loro di avere capacità resilienti maggiori in situazioni, tutto sommato limitate nel tempo, come l’attuale. La seconda è la disponibilità di caregiver sostitutivi all’interno dei quali vivono e hanno imparato a fare esperienza a distanza del loro legame di attaccamento”. Punti di forza su cui gli operatori dei Villaggi SOS fanno leva ogni giorno per accompagnare tutti i bambini e i ragazzi attraverso il tortuoso percorso di questa emergenza.
Per sostenere le attività di SOS Villaggi dei Bambini:
sito web: sositalia.it/coronavirus
IBAN IT95J0306909606100000018291
Swift/BIC: BCITITMM
C/C bancario 100000018291
intestato a Associazione SOS Villaggi dei Bambini Onlus
presso Intesa Sanpaolo 55000 Piazza Paolo Ferrari 10, 20121 Milano.
causale “Emergenza Coronavirus”
Fonte: UFFICIO STAMPA SOS VILLAGGI DEI BAMBINI
SOS Villaggi dei Bambini è parte del network di SOS Children’s Villages, la più grande Organizzazione a livello mondiale impegnata da oltre 70 anni nel sostegno di bambini e ragazzi privi di cure familiari o a rischio di perderle. Lavora con le famiglie d’origine per prevenire le crisi che ne causano la separazione e offre accoglienza di tipo familiare ai bambini che sono privi di cure adeguate. È presente in 136 Paesi e territori, dove aiuta oltre 1 milione di persone tra bambini, bambine, ragazzi, ragazze e le loro famiglie. In Italia promuove i diritti di oltre 44.000 bambini e giovani e si prende cura di oltre 1.000 persone tra bambini, ragazzi e famiglie che vivono gravi momenti di disagio. Lo fa attraverso 6 Villaggi SOS – a Trento, Ostuni (Brindisi), Vicenza, Roma, Saronno (Varese), Mantova – un Programma di affido familiare interculturale a Torino e un Programma di sostegno psico-sociale per Minori Stranieri Non Accompagnati in Calabria.