Cellule Car-T e CytoSorbTM: la depurazione del sangue nuovo alleato nella lotta alle leucemie.
All’Ospedale Bambin Gesù di Roma, il primo caso al mondo di paziente con leucemia acuta, trattato con terapia cellulare Car-T, associata all’Aferesi e dimesso dalla terapia intensiva.
Un’ulteriore testimonianza dell’efficacia delle terapie Aferetiche, in ambiti critici come la Sepsi (causa di una morte su cinque nel mondo*) e la chirurgia d’urgenza Aferetica (PMI del biomedicale con sede a San Giovanni in Persiceto – BO) e CytoSorbents Corporation (società statunitense leader nei sistemi salva-vita) annunciano il primo caso clinico al mondo di paziente leucemico trattato con la terapia aferetica CytoSorbTM, in associazione all’immunoterapia con cellule Car-T (Chimeric antigen receptor T-cell), per contenere le complicanze di questa terapia, considerata la nuova frontiera nella lotta ai tumori del sangue. Si tratta di un paziente del Bambin Gesù di Roma, affetto da una grave forma di leucemia acuta, trattato dal team della Terapia Intensiva d’Urgenza e Oncoematologia pediatrica.
La leucemia acuta rappresenta la forma più diffusa in età pediatrica: a livello nazionale si contano circa 400 nuovi casi/anno. La pubblicazione dello studio della Dott.ssa Gabriella Bottari e dei suoi colleghi su Critical Care Explorations (Crit Care Expl 2020; 2:e0071) suggerisce che l’uso di CytoSorbTM, combinato con la terapia monoclonale, possa rappresentare una soluzione promettente per controllare le complicazioni causate da questa terapia antitumorale, senza inficiarne in alcun modo l’azione.
Allo stato attuale, l’immunoterapia con cellule Car-T rappresenta la nuova e avanzata frontiera per il trattamento dei tumori del sangue refrattari alla chemioterapia. Nel 25% dei pazienti trattati – sia in ambito pediatrico, sia in ambito adulto – si sviluppano però gravi effetti collaterali, la cosiddetta Cytokine caratterizzata, analogamente a quanto avviene nei pazienti settici, da una risposta infiammatoria incontrollata e potenzialmente letale. Sino ad oggi, questa grave sindrome è stata trattata con farmaci che non sempre riescono a controllare lo stato infiammatorio, oltre a sopprimere il sistema immunitario e aumentando il rischio di infezione grave.
Il team del Bambin Gesù ha deciso quindi – in questo caso così grave – di ricorrere alla terapia Aferetica, con l’obiettivo di depurare il sangue del paziente nella maniera più efficace e rapida possibile. L’applicazione di CytoSorbTM ha consentito di ridurre drasticamente i valori delle citochine, i mediatori dell’infiammazione e della sepsi, sino a livelli di equilibrio impensabili con le attuali terapie farmacologiche, tutto questo senza compromettere il sistema immunitario. Lo studio del team della Dottoressa Bottari attesta che il paziente è stato salvato e dimesso dalla terapia intensiva, dopo 15 giorni.
“Ne siamo felici e orgogliosi. Si tratta di un ulteriore e importante ambito di applicazione di CytoSorbTM, che attesta sul campo l’efficacia terapeutica e la trasversalità dei sistemi aferetici salva-vita. È una nuova, promettente strada per il futuro.” È il commento di Mauro Atti, amministratore delegato di Aferetica. “La combinazione con le cellule Car-T, terapia d’avanguardia contro i tumori, che il Ministero della Salute ha recentemente scelto come uno dei primissimi settori della ricerca su cui investire, dà concrete speranze di poterne contenere i gravi effetti collaterali, mantenendone l’efficacia. Accogliamo questa tappa, raggiunta grazie al team guidato dalla Dott.ssa Bottari, del Bambin Gesù di Roma, come una nuova testimonianza delle incredibili potenzialità dell’Aferesi terapeutica. Crediamo da sempre nella collaborazione tra clinici, accademici e industria. La combinazione delle competenze dell’eccellenza clinica italiana con quelle del biomedicale, a livello nazionale e internazionale può aprire davvero sempre nuove e concrete frontiere, come accade fra l’altro per la sepsi e le complicanze operatorie. Abbiamo peraltro riconfermato in questi giorni – per altri due anni – la partnership in esclusiva per l’Italia, con Cytosorbents, per il continuo sviluppo di questi sistemi salva-vita.”
*link: bbc.com/news/health-51138859
L’Aferesi: nuova alleata per la chirurgia d’urgenza La comunità medico-scientifica registra, in Italia e nel mondo, il moltiplicarsi di casi di dei pazienti trattati con CytoSorbTM, in questi giorni approvata l’estensione delle indicazioni d’uso di CytoSorbTM, per la riduzione significativa delle complicanze intra e post-operatorie, nei pazienti cardiopatici (post infarto, ictus e altro) trattati con terapia antiaggregante, come attestato in letteratura (Ann Thorac Surg 2019; 108:45-51).
“I farmaci antiaggreganti di nuova generazione come il Ticagrelor sono diventati anche in Italia, per le loro caratteristiche, uno standard per centinaia di migliaia di pazienti cardiopatici, ma per questo farmaco non esiste oggi un antidoto. In caso di necessità di un intervento chirurgico di emergenza, per questi pazienti le emorragie e le conseguenti trasfusioni sono oggi una certezza.”
Conclude Atti “La certificazione CE per questa applicazione di CytoSorbTM è un ulteriore importante risultato. Si tratta ad oggi dell’unica terapia esistente ed approvata, per la rimozione dei farmaci antiaggreganti in sala operatoria e per il contenimento concreto delle relative complicanze.”
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Aferetica è nata a gennaio 2014 come start up innovativa iscritta nel registro nazionale (Legge 221/2012), all’interno dell’incubatore del Parco scientifico e tecnologico di Mirandola.
Dal 2019 Aferetica diventa PMI innovativa. L’ambito di intervento è quello dell’AFERESI TERAPEUTICA la ‘depurazione/purificazione’ vista come TERAPIA.
Oltre al Trapianto, dove la società ha sviluppato un rivoluzionario sistema per la perfusione degli organi dedicati al trapianto, è possibile intervenire con efficacia e innovazione in vasti e diversificati ambiti clinici, quali: Neurologia, Malattie autoimmuni, Diabetologia, Reumatologia, Nefrologia e Terapia Intensiva, in alternativa e/o in integrazione a farmaci costosi e a sistemi invasivi. Intuizioni e know how di Aferetica provengono da un’esperienza pluridecennale dei fondatori di Aferetica nei Medical Devices.
Il tessuto di conoscenze ed esperienze prende le mosse da quanto storicamente proprio del territorio mirandolese, per aprire nuove frontiere, grazie alla ‘ricerca collaborativa’, sul fronte terapie extracorporee per ‘depurazione del sangue, degli organi, dell’organismo’. Amministratore Delegato: Mauro Atti (già Direttore Scientifico di Bellco); Stefano Rimondi (Past president di Assobiomedica) è business angel e socio fondatore di Aferetica; William Pulga (già responsabile del settore Intensive care di Bellco) è socio fondatore e Responsabile commerciale. Aferetica, che ha emesso la prima fattura nel Settembre 2014 ha chiuso il 2019 con un fatturato di oltre 4 mln di euro e prevede di raddoppiarlo entro il 2022. Sono ad oggi 12 i dipendenti di Aferetica. Possono inoltre calcolarsi in 100 le risorse umane impegnate nelle imprese di produzione dei sistemi di e per Aferetica.
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