È stata di recente presentata la ricerca realizzata da Censis e Rur (Rete urbana delle rappresentanze) dal titolo, “Un’Agenda Urbana per Roma”. A mostrare i risultati ci ha pensato Alleanza Pmi Roma 97.7, il nuovo contenitore che racchiude le varie associazioni di rappresentanza delle piccole e medie imprese romane.
Obiettivo dell’indagine è stato quello di fotografare i comportamenti quotidiani dei cittadini e le varie aspettative dei romani rispetto ad una nuova organizzazione della città. Quello che è alla fine emerso, secondo il sindaco Ignazio Marino intervenuto ala presentazione, è un malessere complessivo della “vivibilità urbana”. Per uscire da questa situazione servirà un nuovo sistema più vicino alle esigenze dei cittadini e, al tempo stesso, più invitante di quello presente attualmente.
Ecco, invece, i dati più significativi: il 41% dei romani dichiara di essere teoricamente attratto dalla prospettiva di andare a vivere altrove (nella fascia fra i 18 e i 29 anni la percentuale, tuttavia, sale al 67%). I romani vorrebbero poi poter fare la raccolta differenziata, ma il 59% ritiene di non essere a conoscenza delle regole base. Dall’indagine emerge che, per l’ 81% dei cittadini della Capitale l’aspetto più evidente della crisi in città è la chiusura di molti negozi. Cosa fare allora? Per prima cosa bisogna, sempre secondo il sindaco, investire su un ampio progetto di riqualificazione urbana, che rilanci l’artigianato locale e l’innovazione. Inoltre, occorre sostenere l’imprenditoria straniera, che deve essere sempre ritenuta un’ottima opportunità di integrazione ed inclusione sociale.
Per fare questo verrà istituito l’Ufficio Roma Europa, con l’obiettivo di individuare i possibili finanziamenti per sviluppare specifici progetti e per intercettare i finanziamenti europei destinati a questo ambito nel ciclo 2014-2020, ossia il piano europeo cosiddetto Horizon 2020.