Nella Capitale cresce il numero delle persone che vivono da sole: sono 596mila, praticamente il doppio rispetto al 2001. È ciò che emerge dalla lettura del recente rapporto Censis, “Modi di vivere a Roma, tra centro e periferia. Temi per un dialogo sulla città”.
Tutto ciò è causato dalle difficoltà dovute alla crisi per i nuclei con figli. Vivere da soli sembrerebbe, perciò, il “format” familiare più diffuso nella Capitale, con il 44% di persone single che fanno famiglia a sé, con una scelta trasversale al territorio cittadino, alle classi di età ed ai ceti sociali. Per quanto riguarda, invece, le famiglie con figli, sono 543mila (cioè il 40% del totale dei nuclei familiari residenti a Roma). La crisi economica costituisce una mannaia per le famiglie, pensiamo solo che il 40% del totale presenta proprio problemi economici. Nel 18% delle famiglie con figli, un componente è alla ricerca di secondo lavoro ed il 5% riceve un aiuto economico da familiari non conviventi.
La famiglia rimane, tuttavia, al centro della vita sociale delle persone: per il 74% dei romani costituisce un “luogo” dove poter ricevere (e dare) amore, conforto, attenzioni, aiuto. Infine, aspetto non da sottovalutare, crescono di oltre il 10% le famiglie con figli. Secondo l’assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale, Gianluigi De Palo, tutto ciò è “merito delle politiche familiari messe in atto in particolare negli ultimi anni e della volontà politica di investire sulla famiglia guardando al futuro.”
Queste, invece, le parole a commento del sindaco Gianni Alemanni che è intervenuto alla presentazione della ricerca del Censis: “Roma è una città attraente, con forti elementi di coesione e con qualità sociale maggiore di altre metropoli italiane e non. Compito delle istituzioni è sostenere le reti assistenziali: bisogna lavorare sull’integrazione socio-sanitaria, sull’assistenza domiciliare.”