“Roma Capitale aderisce con convinzione all’importante campagna lanciata dalla Gran Bretagna, per riportare l’attenzione sul tema della violenza contro le donne e i minori, utilizzata come vero e proprio strumento di guerra nei Paesi martoriati dai conflitti. Crimini odiosi e profondamente ingiusti che avvengono anche alle porte dell’Italia, che rimangono largamente impuniti e che purtroppo lasciano segni indelebili nelle vittime civili e innocenti.”
Queste le parole del delegato del Sindaco alle Pari Opportunità, Lavinia Mennuni.
Qualche cifra a riguardo? Nel corso della guerra in Bosnia, ad esempio, ci sono stati ben 50 mila reati sessuali accertati, seguiti poi da sole 30 condanne. E nel Nord Kivu (Repubblica Democratica del Congo), riferisce lAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), si stima vi siano 40 stupri al giorno. Altro importante obiettivo è quello di creare una rete stabile fra i Paesi del G8, in modo tale da armonizzare le leggi sulla violenza sessuale e, contemporaneamente, realizzare efficaci sistemi di sostegno ed assistenza ai sopravvissuti ed a coloro che subiscono violenze di ogni tipo.
Nella Capitale, “Preventing Sexual Violence In Conflict Areas” sarà sostenuta pure dall’illuminazione del Colosseo e questo nel giorno della festa della donna, quindi l’8 di marzo.