Sono tanti i luoghi della Capitale, purtroppo, a trovarsi in una situazione di forte degrado. Ecco perché una notizia come quella della messa in sicurezza, a Villa Pamphilj, delle serre ottocentesche, merita sempre il giusto interesse.
Queste serre, negli ultimi mesi, erano state utilizzate da circa 40 persone senza fissa dimora, come loro alloggio, riparo. Si è deciso, quindi, lo sgombero e la relativa messa in sicurezza. Le unità operative del decoro urbano, Servizio giardini, Roma Multiservizi, Ama, con il coordinamento dei Pics (Pronto Intervento Centro storico del corpo di Polizia Locale di Roma Capitale) hanno terminato la bonifica, eliminando, più o meno, un quintale di rifiuti.
L’utilizzo delle serre come abitazione rappresentava anche un vero pericolo, oltre che per la pregiata vegetazione della villa, per gli stessi senza fissa dimora, perché alla corrente elettrica erano stati erroneamente collegati fornelli ed altri tipi di elettrodomestici.
Queste pregiate serre vennero realizzate dall’architetto Giovanni Guj, su mandato di Filippo Andrea V, il primo a guidare, dopo l’avvenuta Unità d’Italia, il Comune di Roma, svolgendo le funzioni di sindaco.
Ecco, infine, il commento di Marco Visconti, assessore all’Ambiente di Roma Capitale: “L’attività di riqualificazione proseguirà nelle prossime settimane con la bonifica di altre due serre che si trovano nel comprensorio della Villa, dove bisognerà intervenire più incisivamente anche sulla vegetazione spontanea per favorire e rendere permanenti le condizioni di sicurezza.”