Tutti gli anni c’è il solito e triste problema. Questo problema si intensifica con l’arrivo del freddo o della persistente pioggia. Chiaramente si sta parlando delle cosiddette persone “senza fissa dimora”, che si trovano a dover affrontare situazioni a dir poco difficili. Le amministrazioni delle grandi città organizzano sempre dei mirati piani per cercare di aiutare questa gente. Tutto ciò accade, chiaramente, anche a Roma, città che risulta essere piana di contraddizioni e di marcate differenze a livello sociale.
Il piano prevede delle strutture di accoglienza situate in tutti i Municipi, che sono in grado di ospitare circa 600 persone, per una durata massima di 4 mesi, con gravi problemi economici, sociali e, in determinati casi, anche mentali. Le strutture in questione rimarranno aperte tutto il giorno, pure i festivi. Pranzo e cena speciali sono previsti per le tradizionali festività del Natale, Santo Sfefano, Capodanno ed Epifania. Sarà possibile usufruire di un servizio docce, ricambio biancheria, segretariato sociale, mensa e, ovviamente, posti letto. Non mancherà, inoltre, l’assistenza sanitaria, che sarà assicurata da alcuni centri ospedalieri. Unitalsi Roma mette poi a disposizione una navetta che servirà ad accompagnare queste persone nei servizi di accoglienza. Il piano “freddo” è organizzato dall’Assessorato alle Politiche sociali del Comune, assieme a 5 Asl comunali, Federalberghi e diverse associazioni cattoliche. Il piano di emergenza terminerà il 31 di marzo.