La stazione Termini è uno dei posti più importanti della città, con un grande numero di viaggiatori, turisti e persone senza fissa dimora. Una delle sue caratteristiche è la presenza, specialmente in inverno, degli storni che provocano, ed è semplice intuirlo, diversi problemi. Inizia così l’ennesima campagna di allontanamento in molte zone di Roma.
L’intervento, organizzato e voluto dall’Assessorato all’Ambiente capitolino, inizierà dal lungotevere Tor di Nona per poi estendersi, gradualmente, a piazza Cairoli e ad altre aree della città. La campagna in questione terminerà nelle prime settimane di marzo.
Ci sono sempre delle polemiche attorno a tali interventi, perché c’è chi vuole che venga comunque garantita la salvaguardia degli stessi uccelli. Per attuare tutto ciò viene utilizzato, oramai da parecchio tempo, un particolare metodo chiamato “distress call”, ovvero la diffusione di un grido di allarme che allontana gli uccelli. Viene, quindi, utilizzato un megafono che trasmette un verso degli stessi uccelli, un verso di pericolo e di allarme. Questo permette, o dovrebbe permettere, l’allontanamento degli storni da determinati luoghi della città, specialmente quelli affollati di gente. Inoltre, per aumentare l’efficacia dell’intervento, vengono adoperati dei fasci luminosi; il tutto per tre giornate consecutive. Al sopraggiungere del tramonto dovrebbero iniziare queste speciali tecniche, sotto il controllo di alcuni operatori dell’Ama.
Roma, oltre ad essere invasa da turisti e manifestanti, è parecchio amata dagli storni. Tutti gli anni i medesimi interventi, ma loro resistono e tornano, proprio come una delle tante tradizioni che caratterizzano la città.