Quando gli angeli scendono tra noi

Giubbotto rosso e basco blu. Niente ali, ma volano lo stesso per le strade di Roma, e qualche piccolo miracolo ogni tanto succede…

Parliamo dei City Angels, associazione nata a Milano 14 anni fa
e ora diffusa in altre città italiane, con l’intento di portare
solidarietà alle tante persone che vivono per strada.
EzRome ha incontrato la coordinatrice della sezione di Roma, Manuela Giangaspero, 31 anni, nome da strada ‘Seagull‘,
per capire chi siano e cosa li spinga a girare per le strade della
capitale, spesso di sera, per affrontare situazioni non proprio facili. 

Seagull, cosa fate esattamente voi City Angels?
Siamo tutti volontari, apolitici e laici, e il nostro intento è aiutare chi ha fatto della strada la propria casa.
Avviciniamo le persone in difficoltà, che possono essere senzatetto, tossicodipendenti o alcolizzati, e cerchiamo prima di conoscerle e poi di aiutarle, distribuendo cibo o abiti.

A volte è necessario chiamare un’ambulanza, altre volte contattare una comunità anti-droga, oppure serve l’aiuto del nostro ufficio legale di Milano: ogni intervento è un caso a sè.

Cerchiamo inoltre, nel limite delle nostre possibilità, di fare da deterrente alla microcriminalità, grazie al fatto che, oltre a portare una divisa ben identificabile, giacca rossa e basco blu, usciamo sempre in gruppi dalle 3 alle 6 persone.

Puoi dirci qualcosa dei City Angels di Roma?

Il gruppo è nato solo 10 mesi fa, e al momento conta 13 volontari.
Nello spirito dell’associazione, cerchiamo di risolvere i mille problemi che deve affrontare chi vive per strada, cosa spesso impegnativa non solo da un punto di vista pratico ma anche economico.

Noi ci autofinanziamo, ma speriamo anche in un aiuto del Comune di Roma, che abbiamo già contattato.
A questo proposito vorrei lanciare un appello al Dipartimento Sicurezza della capitale: abbiamo veramente bisogno di aiuto…
Ma stiamo cercando anche nuovi volontari, e proprio a febbraio, in tutte le sedi italiane, cominciano le selezioni ed i corsi per diventare Angeli.
Chi vuole fare qualcosa di concreto per la nostra città, può visitare il nostro sito o  chiamare il numero verde 800-923021.

Sapresti raccontarci di un’esperienza o di un incontro che ti ha particolarmente toccato?
Ogni sera è un’esperienza incredibile.
Ricordo un ragazzo che aveva abusato così tanto di alcol da non poter più camminare. Abbiamo dovuto chiamare un’ambulanza: era così giovane, poteva essere un nostro amico, un nostro fratello…
E poi non mi dimenticherò mai di un signore egiziano, che rilasciato dal carcere di Palermo, era arrivato a Roma e doveva andare a Milano, ma le sue tasche erano vuote.

Gli abbiamo pagato il viaggio in treno, ancora mi sembra di vedere la sua espressione…

Una delle cosa che poi mi è capitata più spesso, all’inizio, è stata di avvicinarmi a qualcuno e salutarlo dando la mano. Noi portiamo i guanti, fanno parte della divisa.

Beh, molte persone si sono rifiutate di stringermi la mano fino a quando non me li sono tolti.
Ci sono fin troppe barriere nella nostra società. Ho capito che se ti vuoi avvicinare a qualcuno devi farlo completamente…

Dalla loro nascita i City Angels hanno servito 3 milioni di pasti, distribuito 900.000 capi d’abbigliamento, coperte e sacchi a pelo, soccorso 500 persone, assistito 700 disabili, sedato 600 risse, recuperato 136 tossicodipendenti, trovato un alloggio a 450 senzatetto.

E il lavoro continua…