Per una ricorrenza storica come quella del 17 marzo 2011 tutta la nazione si è mobilitata e nelle città più importanti i festeggiamenti sono iniziati già da diversi giorni. Gli eventi in programma per la giornata clou sono tanti e diversificati, tutti con l’obiettivo di fotografare da varie prospettive la storia d’Italia, fino ad arrivare a 150 anni fa.
Le bandiere tricolore, che siamo abituati a veder sventolare soprattutto in concomitanza di manifestazioni sportive, sono esposte ultimamente non solo nei luoghi storici e culturali più importanti, ma anche fuori dalle finestre dei palazzi e sui balconi dei condomini.
Durante le celebrazioni di questi giorni, Roma è anche la capitale dei festeggiamenti, che si svolgeranno in maniera distribuita presso i moltissimi luoghi storici presenti sul suo territorio. Luoghi della memoria, tappe fondamentali del Risorgimento italiano. A tal riguardo il Complesso Monumentale del Vittoriano è uno dei simboli più importanti. Il bianchissimo monumento prende il nome da Vittorio Emanuele II, che esattamente 150 anni fa fu incoronato Re d’Italia, finalmente stato unitario. Allo scoccare della mezzanotte, i festeggiamenti del 17 marzo sono iniziati proprio dal Vittoriano, aperto straordinariamente per l’occasione. L’Inno di Mameli, storico simbolo culturale, è stato eseguito dalla “Banda Interforze” del Ministero della Difesa. Di seguito, il Gruppo IX Invicta ha eseguito meravigliosi fuochi artificiali d’epoca, che hanno illuminato il cielo della capitale dal Parco del Celio riproducendo l’arte pirotecnica dell’Italia ottocentesca.
Il Vittoriano ospita in questi giorni diverse mostre interessanti. “Alle radici dell’identità nazionale. Italia Nazione Culturale” è incentrata sulla riscoperta delle radici civili della nazione, perfetta miscela di variegati filoni culturali. Alla mostra collabora anche il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca (MIUR), tramite l’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica (ANSAS) di Firenze, che fornisce alla “sezione scuola” materiali significativi per ripercorrere la storia della scuola italiana, con fotografie d’epoca, testi, sussidi didattici e pezzi di arredamento delle classi dell’800 e del ‘900. La scuola vista come strumento per l’unificazione nazionale, una sorta di viaggio attraverso il “Cuore” di De Amicis.
Da non perdere è anche “Battaglie per l’Italia. I plastici delle principali battaglie del Risorgimento”, allestita presso lo storico Sacrario delle Bandiere. Un viaggio emozionante attraverso famose battaglie campali (Curtatone, Montanara, Palestro, Calatafimi e tante altre), nelle quali persero la vita migliaia di soldati che si sacrificarono per un’unità fortissimamente voluta. Gli imponenti plastici esposti sono stati realizzati appositamente e riproducono realisticamente i luoghi dei combattimenti, con i dettagli e la dovizia di particolari che un’occasione come questa merita.
Per il rotto della cuffia rimane aperto anche il Museo Centrale del Risorgimento con il suo nuovo allestimento. Infatti, già dal 18 marzo il Museo verrà chiuso per essere sottoposto ad un restauro atteso da parecchio tempo. Quanto esposto nel Museo è una rappresentazione fedele degli eventi del Risorgimento, dalla fine del secolo XVIII fino ad arrivare alla fine della prima guerra mondiale. Armi, documenti, sculture, dipinti, monete, curiosità ed inediti filmati d’epoca, un viaggio accanto ai personaggi che hanno fatto grande la storia della nostra nazione, da Mazzini a Garibaldi, da Cavour a Vittorio Emanuele II.
Sono anni importanti per il nostro Paese. L’Italia è fuorviata da vicende e pensieri che distolgono l’attenzione dai problemi reali e la allontanano dai valori che la resero grande. C’è da sperare che la raggiunta senilità ci faccia riscoprire l’identità nazionale, che un secolo e mezzo fa portò alla creazione dello Stivale famoso in tutto il mondo, saldando con valori preziosi i pezzi di un meraviglioso puzzle.