La violenza sulle donne è un problema che affligge le popolazioni di tutto il mondo da secoli e secoli. E’ uno dei nei più grandi della nostra civiltà, una orribile circostanza che costringe milioni di donne a soffrire in maniera inaudita e, il più delle volte, a soffrire in silenzio.
Si tenta di ostacolare questa realtà in molti modi e soprattutto grazie alla nascita di numerose associazioni su tutto il territorio italiano, si offre una mano concreta alle donne in cerca di aiuto.
L’emergenza abbraccia l’universo femminile in tutte le salse: non ci sono distinzioni di età, classe sociale, livello culturale. E purtroppo il danno fisico si estende sempre a quello psicologico, creando turbe e gravi conseguenze alla salute mentale.
Gli atti di violenza riflettono quelli fisici, con maltrattamenti; sessuali, con molestie, stupri o sfruttamenti; economici, negazione dell’accesso alle risorse economiche della famiglia, anche se prodotte dalla donna; psicologici.
Le statistiche sono allarmanti. Ci dicono che una donna su cinque, in Europa, ha subito nella sua vita una qualche forma di violenza. E, nel nostro paese, si ritiene che su tre morti violente, una riguarda donne uccise da un marito, un convivente o un fidanzato.
Dal 1980 nelle città italiane sono attivi i centri antiviolenza, che ci forniscono dati quantitativi oggettivi. La lista di quelli presenti a Roma, fortunatamente, è davvero lunga. Ma basterà citarne alcuni per comprendere l’intento onorevole e il concreto soccorso di ciascuno di loro. Come Differenza Donna, una rete di centri antiviolenza che accolgono donne di tutte le età, italiane e immigrate. I servizi offerti sono molti: consulenza psicologica, orientamento al lavoro, centro S.O.S. Stupro aperto 24 ore su 24, assistenza legale, spazio per adolescenti, corsi di formazione e ancora altro. Per conoscere i dettagli, visita il sito http://www.differenzadonna.it/.
Anche Telefono Rosa è un’associazione molto nota, a Roma e in Italia. Dal 1988 aiuta le donne ad “esprimere la loro voce”, impegnandosi non solo con interventi diretti ma anche con convegni, campagne di comunicazione, iniziative. Inoltre, presenta anche uno sportello stalking, per ricordare alle donne che gli atti persecutori dello stalking sono diventati un reato punibile con il carcere. Per saperne di più, visita www.telefonorosa.it.
Il Centro Antiviolenza del Comune di Roma rappresenta una realtà molto importante. Oltre a sostenere le donne con attività di consulenza, informazione e gruppi di autoaiuto, è composto da una struttura residenziale per l’ospitalità delle donne in temporanea difficoltà.
La rete dei Centri Antiviolenza e della Casa delle Donne si espande in tutta Italia. Dalle sedi centrali si diramano altre succursali nelle città del nostro paese, per perseguire un intento comune e per dare la possibilità a tutte le donne di trovare un solido appoggio.
Le rappresentanti di questi centri provenienti da tutta Italia, si sono riunite per dar vita all’Associazione Nazionale D.i.Re contro la violenza (Donne in Rete contro la violenza) Onlus.
Durante la sua attività, ha dato voce a migliaia di donne che ce l’hanno fatta, sono uscite da una violenza e hanno conquistato la libertà.
Raccogliendo in un unico progetto 58 associazioni di donne che affrontano il tema della violenza maschile, l’Associazione D.i.Re ha lo scopo fondamentale di costruire una azione politica nazionale. Per questo promuove azioni volte ad innescare un cambiamento culturale di trasformazione della società italiana nei riguardi del fenomeno della violenza maschile sulle donne.
Guarda il sito all’indirizzo http://www.direcontrolaviolenza.it/.
In prossimità della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, il 25 novembre, è importante ricordare che le donne disagiate possono contare su una realtà consistente, quella delle associazioni, e che devono esprimere ad alta voce la propria problematica per riacquistare la serenità della libertà.