In questo periodo di crisi, che ormai da diverso tempo ha investito pienamente il nostro Paese, è sempre più difficile farsi strada nel mondo del lavoro e spesso, quando capita, non è proprio quella che avremmo desiderato. Vista la situazione critica che ha investito il settore economico, sembrerebbe assurdo lamentarsi di un posto di lavoro che in realtà non è proprio quello che fa per noi. Ma a volte una via di uscita c’è. Se quello che abbiamo sempre sperato è di realizzare i nostri sogni nel cassetto, vale la pena di tentare il passo, e stare a vedere quel che accadrà.
Con un pizzico di fortuna, potremmo cambiare radicalmente le nostre vite e sentirci appagate di un lavoro che abbiamo sempre desiderato.
Anche se il periodo non è proprio dei migliori, avviare una propria attività risulta ancora per tanti la soluzione migliore per scappare alle insidie di aziende pubbliche e private e soprattutto per dar vita a qualcosa per cui nutriamo una profonda passione.
La passione sta sempre alla base di ogni iniziativa di successo. Poi ci vogliono buona volontà, molta pazienza, sacrificio e ovviamente una base economica che ci permetta almeno di avviare il primo step.
Come tutti sanno, a incitare le donne italiane a intraprendere un percorso del genere ci sono dei fondi stanziati dal Ministero delle Attività Produttive a favore dell’imprenditoria femminile e veicolate dalla legge 215/92. Si tratta di contributi a fondo perduto che si possono ottenere soltanto con il meccanismo detto “a bando”: la 215, infatti, permette di presentare la domanda di contributo soltanto in un determinato periodo di tempo coperto dal bando.
Al momento è attivo un bando della Regione Lazio con lo scopo di rafforzare l’imprenditorialità femminile nel territorio regionale. Si chiama “Promozione della pari opportunità nel lavoro 2010”, vede uno stanziamento complessivo di 700.000 euro e un contributo massimo per ciascun progetto di 50.000 euro.
Possono fare domanda piccole e medie imprese con sede operativa nel Lazio e a partecipazione prevalentemente femminile. Inoltre, devono essere costituite da almeno tre anni.
Le iniziative ammissibili possono riguardare progetti di innovazione tecnologica o espansione territoriale; servizi per l’infanzia e per gli anziani, servizi per la conciliazione tra vita lavorativa e personale. Sono agevolabili i progetti presentati da imprese anche artigiane operanti nei settori dell’industria, commercio, servizi e turismo.
Tutti i dettagli e i moduli necessari per presentare la domanda sono consultabili al sito www.portalavoro.regione.lazio.it. Affrettatevi perché la scadenza è prevista per il 4 novembre 2010!
Punto di riferimento per le donne che vogliono avviare un proprio progetto è la Rete dei Comitati per la promozione dell’imprenditoria femminile delle Camere di Commercio. Presso ogni Camera di Commercio è attivo ormai da diversi anni un comitato per l’imprenditoria femminile che sostiene e promuove lo sviluppo di imprese femminili attraverso corsi di formazione e convegni, e soprattutto fornisce assistenza sulle procedure per l’avvio di una nuova attività.
Spesso ci si trova disorientati e si è bloccati dal fatto di non riuscire a muovere i primi passi: il Comitato ha il compito di affiancare e di sostenere il consolidamento dell’impresa, attraverso le azioni e gli strumenti più idonei.
A questo proposito a Roma è presente uno Sportello per l’avvio di Impresa (centro di informazione e orientamento) dove è anche possibile ritirare gratuitamente il Cd-rom Impres@Donna, realizzato dall’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma, fondamentale per affrontare le problematiche e la guida ai finanziamenti del fare impresa al femminile.
Al momento è attiva anche un’altra importante iniziativa, il Progetto donne@lavoro, lanciato da Donna Moderna in collaborazione con Fondazione Vodafone Italia, che scadrà il 15 gennaio 2011. Il concorso, che si rivolge a tutto il territorio nazionale, premia l’impresa sociale al femminile e attribuirà a ciascuno dei tre progetti vincitori una somma di 100.000 euro a fondo perduto. Gli ambiti di partecipazione devono essere: solidarietà, web, Casa&lavoro. Per tutte le informazioni occorre collegarsi al sito https://fondazione.vodafone.it/progettodonnelavoro.
Dunque nel nostro Paese sono numerose le iniziative che cercano di far fronte alla difficoltà occupazionale della donna. A volte si traducono non solo in bandi e concorsi, ma anche in progetti che le aiutino ad acquisire importanti competenze. Tra questi segnaliamo la promozione della certificazione delle competenze informatiche sia di base che specialistiche delle donne in difficoltà occupazionale del Lazio. Promosso dalle consigliere di Parità della Regione Lazio, AIP (Associazione informatici professionisti) e dal Consorzio Aipnet, prevede il rilascio gratuito alle donne che ne fanno richiesta del manuale di preparazione agli esami.