Quando la poesia e l’armonia sposano il ballo e la musica il risultato è il meraviglioso spettacolo del tango, il ballo che celebra cento anni di storia in concomitanza con la prima dichiarazione di indipendenza dell’Argentina, duecento anni fa.
Un patrimonio artistico di incredibile valore, conosciuto a livello mondiale ed in grado di coinvolgere invariabilmente uomini e donne in una suggestiva commistione di canto e ballo.
Senza possibilità di resistere, lo spettatore viene trascinato in un’atmosfera magica, che lo collega virtualmente con la meravigliosa terra Argentina.
Roma incontra il tango e lo fa nel modo più coinvolgente, dedicando a quest’arte meravigliosa una serie di mostre, sonorità, spettacoli, corsi di ballo e conferenze, riempiendo per 12 giorni gli spazi e le serate dell’Auditorium Parco della Musica, che cercherà di emulare la capitale del tango nelle sembianze e nelle sonorità.
“Buenos Aires Tango”, giunto ormai alla sua terza edizione, celebra i colori, le sonorità e le immagini del tango, riempiendo ogni spazio disponibile dell’Auditorium con le sue note malinconiche e nostalgiche. Al grande pubblico si presenta un’occasione imperdibile per conoscere da vicino quello che è universalmente riconosciuto come il ballo di coppia più sensuale.
La rassegna è prodotta dalla Fondazione “Musica per Roma” con il prezioso sostegno della “Città di Buenos Aires”, impegnata ogni anno nell’organizzazione del Festival più importante e atteso del mondo tra quelli dedicati al tango. Durante i 12 giorni di kermesse, Roma ospita numerosi artisti argentini tra i più celebri nell’ambito dell’arte tanguera, dedicando ogni ordine di spazio dell’Auditorium alle diverse forme di rappresentazione del tango e della cultura Argentina.
Tutte le sale e gli spazi dell’Auditorium sono stati predisposti per valorizzare al meglio i singoli eventi ospitati. Per fare qualche esempio, nell’Auditorium Arte è allestita la mostra “El segundo paso”, ispirata alle parole che il grande Borges ha pronunciato sul tango. Nel foyer Sinopoli, oltre ad essere ospitate ogni giorno lezioni di tango per tutti i livelli, è esposta una selezione di fotografie realizzate da Sebastián Freire e contenute nelle pagine del libro “Milongas”. Esponenti autorevoli terranno conferenze che sveleranno dettagli e segreti che rendono così magico il tango.
La programmazione serale è estremamente varia ed interessante. I titoli degli spettacoli bastano da soli a rivestire tutti gli eventi di suggestione e magia.
Il 13 settembre è stata la volta di Sin pecado concebido; cinque musicisti strepitosi ed un solista dalla magica voce hanno accompagnato le movenze sensuali delle tre coppie di ballerini appartenenti alla compagnia “No Bailarás”.
Uno spettacolo originale, che ha probabilmente stravolto ogni aspettativa del pubblico presente in sala. Il palcoscenico ha mutato spesso coreografia, accostando al costante sfondo scuro della band, vestita completamente di nero, i colori vivaci degli abiti dei ballerini: tinte accese di arancione, viola e verde hanno così contaminato ed arricchito lo scenario tradizionale del tango che tutti siamo abituati a vedere.
Cosa dire della band che ha accompagnato le danze? Semplicemente strepitosa. Pianoforte, contrabbasso, bandoneón (uno degli strumenti tipici delle orchestre argentine di tango, una sorta di fisarmonica), chitarra e violino hanno guidato le movenze sensuali delle ballerine e quelle decise e robuste dei ballerini. Chiudendo gli occhi e seguendo le note si potevano immaginare i sentimenti narrati dalla trama dello spettacolo, un intrigo di amore, gelosia, passionalità. La voce del solista e violoncellista, stentorea e malinconica, ha ipnotizzato la platea accompagnando tutte le stupende coreografie della regista. Il pubblico è stato trascinato e sballottato tra stupore e comicità, ironia e dramma, aumentando via via l’attenzione verso l’esibizione e passando dai composti battiti di mani iniziali ad una vera e propria standing ovation finale, in un crescendo di emozione e coinvolgimento.
E per finire la serata, anche la bravissima e coraggiosa regista Silvana Grill ha fatto la comparsa sul palcoscenico, ricevendo insieme ai protagonisti il tributo entusiasta del pubblico. Un riuscitissimo esperimento il suo, che ha creato una spettacolare contaminazione moderna di un genere classico come quello del tango, riuscendo ad entusiasmare anche i tangueri più conservatori.
Auguri Argentina, auguri tango. Roma rinnova il suo invito e vi aspetta prestissimo!!