Questo è il primo di una serie di articoli per avvicinare i nostri lettori al mondo degli acquisti solidali e, dei gruppi di acquisto solidali presenti a Roma. È esperienza quotidiana di tutti quella di esser costretti a scegliere solo quello che offre il mercato, spesso non riuscendo a capire esattamente fino a che punto potersi fidare della qualità dei prodotti e della loro autenticità. Specialmente in una città grande come Roma la spesa si trasforma spesso in un acquisto acritico di “ciò che passa il convento”, ovvero di ciò che viene prodotto dai grandi canali distributivi. Lo scomparire delle piccole botteghe, in cui l’esercente garantiva la qualità dei prodotti e la loro freschezza, a vantaggio della grande distribuzione o delle catene di super negozi, tutti uguali tra loro, ha generato nelle nuove generazioni un senso di frustrazione e di impotenza. I prodotti sono tutti omologati e hanno stesso prezzo e stesse caratteristiche più o meno ovunque.
Per fortuna, però, siamo in Italia e i piccoli produttori, pur tra mille difficoltà, continuano a sopravvivere e ad operare, ora come una volta, nel segno della genuinità. Spesso, infatti, a pochi chilometri dalla città, è possibile trovare coltivatori diretti di verdure o allevatori di bestiame o produttori di latte che, per reagire alla schiacciante concorrenza del mercato internazionale, hanno deciso di convertirsi del tutto al biologico e al genuino. E chiaro, però, che non è alla portata di tutti andare a fare la spesa a chilometri di distanza, sia in termini di tempo speso, sia in termini di convenienza economica. Raccogliendo queste esigenze, i gruppi di acquisto solidale sono delle associazioni di persone che decidono di mettere assieme le proprie forze per comprare direttamente dai produttori, strappando degli ottimi prezzi e selezionando i migliori prodotti. E così possibile acquistare verdura biologica e vedersela recapitare in cassette direttamente a casa, oppure è possibile acquistare latte crudo e garantito, oppure si può concordare con gli altri membri del gruppo di acquisto la fornitura di qualsiasi altro genere alimentare. Questa logica di solidarietà riesce a opporsi efficacemente a quella della grande distribuzione e del mercato per il puro profitto. In questo modo il gruppo di acquisto solidale, che normalmente si riunisce più volte nel corso di un mese per valutare i fornitori e i prodotti, diventa un aggregatore sociale e quindi anche un punto di crescita civile all’interno della città. Le persone che partecipano ai gruppi di acquisto solidale sono di tutti tipi e di tutte le estrazioni. Facendosi un giretto nei siti Internet dei vari gruppi si capisce che in essi sono presenti persone che cercano il risparmio, ma anche persone che cercano un acquisto “etico”, che dia un segnale al mercato e lo indirizzi verso direzioni diverse da quelle del puro profitto. Sono molte le persone che utilizzano questo modo di acquisto critico per privilegiare progetti di commercio equo e solidale, che non sfrutti iniquamente i lavoratori o i paesi in via di sviluppo, oppure che finanzi iniziative di coltivazioni biologiche che altrimenti avrebbero poco mercato. Una delle parole d’ordine che ricorre spesso è quella della “filiera corta”, ovvero il consumo, nei limiti del possibile, di prodotti locali per ridurre lo spreco di carburante e, quindi, l’inquinamento connesso con la distribuzione. Roma in questo è molto fortunata perché può attingere ai bacini di Maccarese e della pianura Pontina per gli ortaggi e le verdure, alla vicina Umbria per la norcineria ecc. ecc. riscoprendo, in questo modo, le antiche vie di approvvigionamento che da secoli hanno portato nella capitale le vettovaglie consumate dai nostri antenati. La profonda innovazione dei gruppi di acquisto solidale è quella di utilizzare anche il mezzo telematico per migliorare la distribuzione dei prodotti e la visibilità dei gruppi stessi: in questo modo è possibile partecipare alla vita associativa anche tramite il proprio PC. Normalmente gruppi di acquisto solidale sono aperti a chiunque voglia far parte in maniera attiva. Roma, da grande città, ne conta almeno una cinquantina, animati da persone che mettono gratuitamente al servizio degli altri le proprie capacità critiche, indispensabili nella scelta dei prodotti, e organizzative, vitali per mantenere funzionante un’associazione così complessa. Nel prossimo articolo faremo una carrellata dei principali gruppi di acquisto solidale presenti nella nostra città.