Durante il lockdown sono state 5.031 le telefonate valide al 1522, il 73% in più sullo stesso periodo del 2019. #Noviolenza2.0 è stato realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio di Ministri – Dipartimento per le pari opportunità.
L’emergenza sanitaria Covid-19 non ha fermato gli organizzatori dell’Urban Game che, l’8 marzo scorso, avrebbe dovuto concludere “live” a Cisterna di Latina il progetto #NoViolenza2.0; così, nonostante il “lockdown”, il coordinamento dell’ATI, di cui è capofila Progetto 2000 Società Cooperativa Sociale, ha lavorato per concludere il progetto, immaginando, programmando e realizzando un divertente evento online.
Si concluderà infatti mercoledì 24 giugno, in streaming con un dinamico e inedito “Digital game” il progetto NoViolenza2.0, che ha coinvolto nel 2019 e nei primi mesi del 2020 adolescenti e giovanissimi delle regioni Lazio e Molise, in particolare nelle province di Latina e Roma e nei territori dei comuni di Latina e Cisterna di Latina. L’appuntamento si svolgerà in diretta Facebook sul canale social del progetto e sarà un Digital Game, una sorta di “Pechino Express” in versione hi-tech, che coinvolgerà sia adulti che giovani. I concorrenti, infatti, divisi in squadre, saranno tutti connessi: durante la gara potranno consolidare e mettere in pratica, in modalità “indoor”, gli obiettivi raggiunti e gli argomenti trattati durante le attività educative svolte nelle scuole e presso le strutture previste dal programma.
IL PROGETTO – #NoViolenza2.0 – mettiamoci in gioco per combattere la violenza di genere è un progetto realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio di Ministri – Dipartimento per le pari opportunità e da diverse realtà, costituitesi in A.T.I., coordinate dalla Capofila Progetto 2000 Società Cooperativa Sociale. L’A.T.I., composta dalle ACLI Provinciali di Latina, da Percorsi di Crescita Società Cooperativa e dall’Agenzia di Comunicazione integrata Creare e Comunicare, ha puntato a promuovere e riscoprire, attraverso iniziative ed eventi, una nuova cultura del rispetto reciproco.
Il progetto si è posto l’obiettivo di sensibilizzare adulti e adolescenti sul problema della violenza sessuale e di genere attraverso iniziative ed eventi che promuovessero una nuova cultura del rispetto reciproco. Le attività si sono svolte nelle scuole, nei centri sportivi e negli spazi di aggregazione, così da offrire spunti di riflessione in grado di far cambiare idee e comportamenti abbattendo le barriere socio-culturali che sono all’origine della violenza. Orientando così alla riscoperta dei valori del rispetto della persona e dei diritti delle donne nella società e nel proprio ambiente privato.
MODALITA DI GIOCO DEL “DIGITAL GAME” – Le modalità di gioco del Digital Game #Noviolenza2.0 verranno presentate ai partecipanti attraverso un Video Tutorial che, in seguito al collegamento su piattaforma Zoom, illustrerà le regole del gioco che ogni squadra dovrà seguire e rispettare. Il lancio di inizio ufficiale del Digital Game #Noviolenza2.0 sarà introdotto da un breve briefing gestito da un gruppo di lavoro composto dalla sociologa Mariangela Garofalo, dal conduttore Elio Zoccarato e dalla psicoterapeuta Milena Rosso, al termine del quale i partecipanti verranno suddivisi in squadre, ognuna delle quali sarà inserite all’interno di singole Breakout Rooms.
Ogni componente, seppur facente parte di una squadra, comincerà ad operare in maniera indipendente all’interno del Digital Game, muovendosi all’interno della Mappa interattiva, selezionando punti sensibili che genereranno delle domande a risposta multipla e file video da vedere e analizzare e rispetto ai quali dare la propria risposta sui temi della prevenzione e del contrasto alla violenza sulle donne e la discriminazione di genere. Ogni risposta fornita dai singoli partecipanti comporterà l’assegnazione di punti che, sommandosi tra di loro, concorreranno alla determinazione del punteggio finale di ciascuna squadra.
I partecipanti potranno comunicare e confrontarsi, all’interno delle Breakout Rooms, senza essere né visti né ascoltati dai partecipanti delle altre squadre. La Mappa su cui i partecipanti potranno muoversi in maniera arbitraria, sarà un planisfero, un atlante delle donne. Oggi infatti il problema della discriminazione di genere e della violenza sulle donne ha una portata mondiale. Tale fenomeno è il risultato di uno stagnamento di situazioni, luoghi e mentalità che impediscono ancora oggi il riconoscimento e soprattutto l’attuazione di una condizione di parità effettiva tra gli uomini e le donne.
IL PROGRAMMA NEL DETTAGLIO – L’incontro con i partecipanti è previsto alle ore 8:45 – con utilizzo della piattaforma zoom – sul canale Facebook del progetto #NoViolenza2.0. (www.facebook.com/progettoNoViolenza2.0) Il lancio del gioco avverrà esattamente alle 9.30, e si concluderà verso le ore 10.30. Nel contempo, incontri, interviste, testimonianze in diretta live con tanti esperti e rappresentanti delle Istituzioni, per poi arrivare – sempre online intorno alle ore 11.00 – alle premiazioni, ai ringraziamenti e ai saluti.
ASSOCIAZIONI E ISTITUZIONI ADERENTI AL PROGETTO – Associazioni e Istituzioni aderenti al Progetto: Angeli Aps – Es24, Associazione Protezione Civile Città di Cisterna di Latina “Sez. Mauro Zappaterreni”, Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo (A.N.V.V.F.C.), Cif – Centro Italiano Femminile Cisterna di Latina, Comune Cisterna di Latina, Consulta delle Donne Cisterna di Latina, Coordinamento Donne Spi Cgil Lega Latina Aprilia, Corpo Polizia Locale Cisterna di Latina, Cri – Croce Rossa Italiana Comitato di Latina, Fit Dance 2001, I.I.S. “M. Ramadù” Campus dei Licei, Nessuno Indietro, Pro Loco Cisterna di Latina, Sostegno Donna.
LA VIOLENZA DURANTE IL LOCKDOWN (DATI ISTAT – TELEFONATE AL NUMERO 1522) – Durante il lockdown sono state 5.031 le telefonate valide al 1522, il 73% in più sullo stesso periodo del 2019. Le vittime che hanno chiesto aiuto sono 2.013 (+59%). Tale incremento non è attribuibile necessariamente a maggiore violenza ma alle campagne di sensibilizzazione che hanno fatto sentire le donne meno sole. Le denunce per maltrattamenti in famiglia sono diminuite del 43,6%, quelle per omicidi di donne del 33,5%, tra le quali risultano in calo dell’83,3% le denunce per omicidi femminili da parte del partner. Per poter dare una lettura adeguata del fenomeno sarà necessario un periodo di riferimento più lungo.
Per il Lazio, il tasso di incidenza passa dal 6,8 del 2019 al 12,4 dello stesso periodo del 2020, per la Toscana, dal 4,8 all’8,5 per 100 mila abitanti. Le vittime chiamano di più rispetto allo stesso periodo del 2019 anche dalla Sardegna e dall’Umbria. Le chiamate motivate da una richiesta di aiuto per violenza subita ammontano a 1.543, ma si chiama anche per avere informazioni sul servizio 1522 (28,3%), o per manifestare altre situazioni di disagio diverse dalla violenza (17,1%). Nel 60,6% dei casi le chiamate arrivano tra le 9 e le 17; quelle durante la notte e la mattina presto, solitamente in numero minore, hanno raggiunto il 17,5% durante il lockdown. Il 45,3% delle vittime ha paura per la propria incolumità o di morire; il 72,8% non denuncia il reato subito. Nel 93,4% dei casi la violenza si consuma tra le mura domestiche, nel 64,1% si riportano anche casi di violenza assistita.
Fonte Ufficio Stampa Uozzart