Nel panorama teatrale romano, nuovi spunti per la riflessione sui rapporti umani prendono vita attraverso “La Bella e la Bestia”, una rappresentazione che promette di affascinare l’intera famiglia. La storica fiaba viene riproposta in chiave moderna dal Fontemaggiore Centro di Produzione Teatrale, combinando l’arte del teatro d’attore con quella del teatro d’ombre. In scena al Centrale Preneste Teatro, l’opera presenta una trama che rispecchia i temi dell’accettazione e della scoperta di sé, innovativamente interpretati da Chiara Mancini e Raffaele Ottolenghi.
Una fiaba classica rivisitata in chiave moderna
“La Bella e la Bestia” torna sui palcoscenici con un adattamento che spinge il pubblico a guardare oltre la superficie delle cose. La storia, che da sempre ha affascinato adulti e bambini, racconta di una giovane ragazza di nome Bella che si perde nel bel mezzo di una tempesta, trovando rifugio in un castello misterioso. Qui, la sua vita si intreccia con quella della Bestia, che in questa versione non è l’animale grottesco che ci aspetteremmo, ma un uomo tormentato dalla propria invisibilità sociale.
Sotto la direzione di Massimiliano Burini, questa narrazione teatrale offre una nuova prospettiva su temi classici come la paura dell’ignoto e il coraggio di affrontare la propria immagine interiore. La Bestia rappresenta una metafora della condizione umana, in cui l’autoaccettazione e il riconoscimento del proprio valore sono ostacoli da superare. Chiara Mancini e Raffaele Ottolenghi interpretano i personaggi con sensibilità, portando in scena un’emozionante evoluzione del rapporto tra Bella e Bestia, che si rivela gradualmente attraverso interazioni e dialoghi sottili.
L’approccio artistico e tecnico dell’opera
Il lavoro di Burini si avvale della collaborazione di esperti come Giuseppe Bernabei e Luigi Proietti che curano l’illuminazione per creare atmosfere suggestive, fondamentali nel trasportare il pubblico nel mondo incantato della fiaba. La drammaturgia, firmata dal regista insieme a Giuseppe Albert Montalto, interpreta il racconto in un formato che amalgama nostalgia e innovazione, mentre la colonna sonora composta da Gianfranco De Franco sottolinea l’atmosfera con melodie che accompagnano ogni svolta narrativa.
Particolare attenzione è data alla scenografia e alle ombre, curate da Marco Lucci, e ai costumi progettati da Kim Hyoung Hui, che danno vita ai personaggi in modo vivido. Questi elementi tecnici sono fondamentali nello svolgimento della performance, costruendo un tessuto visivo che arricchisce l’esperienza teatrale. Le ombre giocano un ruolo chiave nel rappresentare elementi simbolici e atmosfere, divenendo protagoniste di una narrazione che sa sorprendere.
Adattamento per le famiglie e riflessione sui rapporti umani
Questo adattamento di “La Bella e la Bestia” è pensato per attrarre e intrattenere non solo il pubblico giovane, ma anche gli adulti che li accompagnano. La riflessione sui rapporti umani, sull’accettazione di sé e sulle dinamiche emotive rende la fiaba una storia senza tempo, capace di stimolare la riflessione su temi di rilevanza universale.
Lo spettacolo incoraggia a cogliere l’essenziale oltre ciò che appare ed è accessibile a partire dai sei anni di età. La rappresentazione invita a una lettura contemporanea della relazione tra luce e ombra, simbolo di contrasti che si fondono in un dialogo continuo. L’opera diventa così un’opportunità per confrontarsi con le proprie paure e scoprire il desiderio che ci spinge verso l’altro.
Info utili
Lo spettacolo si terrà domenica 13 aprile 2025 alle ore 16.30 presso il Centrale Preneste Teatro, situato in Via Alberto da Giussano, 58 a Roma. Il prezzo del biglietto, unico per tutti, è di 7 euro. I biglietti possono essere acquistati esclusivamente online sul sito del teatro o in biglietteria il giorno dell’evento a partire dalle ore 16.00, compatibilmente con la disponibilità dei posti. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il servizio informazioni al numero 06 27801063 dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.00.
(Fonte e immagine: Graziella Travaglini – Ufficio Stampa)