Spesso l’usato è un ottimo compromesso tra la necessità ed il portafogli. In un momento così delicato per le famiglie, cercare di risparmiare è un dovere, ma non a tutti i costi. Se si parla di bambini, il risparmio non può prescindere da altri fattori: prima di tutto la sicurezza e la qualità dell’acquisto.
Diventare genitori è uno dei momenti più belli dell’intera vita ma crescere un figlio è anche un sacrificio economico. Soprattutto nei primi anni di vita, la crescita è incredibilmente rapida ed implica un continuo aggiornamento degli abiti, delle dotazioni e dei giocattoli. Provare ad avvicinarsi al mondo dell’usato anche in questo settore è probabilmente un passo che va affrontato con intelligenza e discernimento, scegliendo con accuratezza le occasioni di risparmio disponibili.
D’altra parte, quando la casa trabocca di oggetti inutilizzati che riempiono soffitte ed armadi a muro, arriva il momento di disfarsene. E quale modo migliore per farlo? Da una parte si va incontro a chi in quel momento non ha possibilità economiche e dall’altra si rientra di una piccola parte di denaro speso, che può essere investito nuovamente per il bambino.
Da questo punto di vista, la capitale offre ai genitori alcune interessanti possibilità per valutare l’opportunità di sfruttare le occasioni proposte. Nei negozi che fanno parte di questo circuito ancora poco noto è possibile partecipare ad un interscambio di esperienze e consigli, confrontarsi, acquistare e vendere. Gli articoli oggetto di scambio sono i più disparati, dalla culla al lettino ed al seggiolino per l’automobile, dallo scalda biberon alla canottierina, dal bavaglino ai giochi per la spiaggia.
In tutti i negozi le regole sono sempre le stesse. La merce deve essere in ottime condizioni e, nel caso degli indumenti, ogni pezzo deve essere sterilizzato prima di essere messo in vendita. L’esposizione dura un periodo variabile concordato con il negoziante, di solito a prezzi scontati almeno del 50% rispetto al nuovo. In caso di invenduto, il pezzo viene riportato a casa.
Quasi tutti gli esercizi commerciali adottano la formula del contovendita, ponendosi nel ruolo di intermediari tra privati. L’esposizione è gratuita ed avviene in un ambiente che non ha alcuna differenza rispetto ai negozi di articoli nuovi. Il prezzo viene concordato tra il negozio ed il proprietario che lo mette in vendita. Quanto ricavato dalla vendita spetta al venditore, detratto della provvigione concordata preventivamente con l’esercizio.
Per iniziare citiamo “Baby Bazar” (http://romaprati.babybazar.it), nel quartiere Prati (via Giorgio Scalia n.53, 06.39731076), con un negozio che fa parte di una catena con filiali in tutta Italia. Un indirizzo garantito che raccoglie una miscellanea di oggetti incredibilmente varia e elevata qualità. Agli articoli di taglia piccola, come completini e scarpette, si affiancano quelli di taglia media, come i seggiolini da tavola ed il passeggino, fino ad arrivare a quelli di taglia grande, per esempio camerette complete di ogni pezzo d’arredo. Per chi vende è necessario prendere un appuntamento, mentre per chi compra è disponibile la vetrina del sito internet, dove è possibile cercare e scegliere l’articolo di interesse prima di recarsi fisicamente nel negozio. Per i bambini, un’apposita area giochi possono trascorrere il tempo necessario giocando all’interna di un’apposita area.
Spostandoci verso Roma Nord in zona Monte Sacro (via Monte Fumaiolo n.40/42, 06.87195553), incontriamo “Il Barattolino” (http://www.ilbarattolino.it), una vera e propria comunità di scambio mascherata da negozio. Mamma e papà possono restituire o sostituire l’oggetto entro tre giorni dall’acquisto. Per chi offre, invece, è possibile seguire la situazione online e, una volta venduto l’articolo, calcolare al volo il guadagno tenendo conto che si tratta del 50% di quanto pagato dall’acquirente. Gli articoli più trattati, rigorosamente usati ma in ottime condizioni, sono completini eleganti per occasioni come comunioni e battesimi, abiti sportivi, biancheria da letto, giocattoli e libri. Ma non manca la sezione premaman e quella degli oggetti quasi regalati, con prezzi inferiori ai 3 euro.
Ancora a Roma nord, nel quartiere Aurelio, troviamo “L’Armadietto“, uno dei veterani dei negozi di usato per bambini. Aperto dal 1998, offre un’ampia area espositiva comprendente articoli di ogni tipo che variano a seconda della stagione. A Carnevale le maschere 0-12, a ridosso dell’estate giocattoli da spiaggia ed indumenti leggeri, in inverno piumini sciarpe e guanti. Molti articoli sono addirittura nuovi, dotati ancora del cartellino, e possono essere venduti ad un prezzo scontato fino all’80%. Sempre nel quadrante nord della capitale si trova “La Coccinella”, nel rione popolare di Primavalle.
Andando verso il litorale romano, a Casal Palocco c’è “Di Manina in manina” (http://www.dimaninainmanina.it), mentre ad Ostia troviamo “L’Usatino”. A Monteverde non perdete “Alice e Mafalda”, un vasto assortimento di abitini., mentre in zona Portuense si trova “Lo Stregatto” (http://www.lostregatto.eu), specializzato in mobili e grandi firme (Vicolo Orti Portuensi n.44, 331.8470127).
Ecco una bella prova di come la capitale si sia organizzata per combattere la crisi non rinunciando alla qualità. Ciò che non serve più torna in commercio ed entra a far parte di un ciclo virtuoso di riutilizzo. Un processo che sfida la pazza corsa dell’economia e dell’inflazione, partecipando nel suo piccolo a limitare gli sperperi. Scegliere un’automobile usata non è imbarazzante e allo stesso modo non deve esserlo acquistare un lettino usato per un neonato. L’affetto per un figlio non si misura con il portafogli ma con l’impegno profuso nel farlo stare bene. Senza dimenticare che alimentare gli sprechi, e questo vale sempre, è un peccato nei confronti dell’umanità. Perché per fare un lettino nuovo occorre piantare nuovi alberi, per un abitino nuovo un pezzetto in più di piantagione di cotone, per un giocattolo di zecca qualche pezzo di plastica e gomma in più.