E’ un mondo di favole, di filastrocche, di poesie, di canzoncine, di fantasia, di esperienze, e di novità. Ma è anche un mondo che viaggia a velocità elevata. E’ il mondo dei bambini. Chiedono, osservano, scrutano e con il loro metro di misura rispondono con acrobatici e fantasiosi voli di ingegnosità.
Genitori e bambini due universi a confronto e un’esigenza comune che ha come parametro la crescita. La libreria Centostorie, nel cuore del quartiere Centocelle, da quattro anni è presente, è vicina, e sa come supportare i genitori lungo il cammino di crescita dei loro bambini. Molte sono le attività che si svolgono all’interno della libreria e molte sono anche quelle che vengono portate fuori, nelle scuole e nelle piazze, e ogni festività, dal Natale, al Carnevale, dalla Pasqua, alla Festa della Mamma, diventano momenti di crescita importanti per grandi e piccini. Antonella De Simone, socia attiva della libreria, ha spiegato come Centostorie si è evoluta nel corso del tempo e come oggi è diventata, attraverso le tante iniziative, punto di riferimento per i bambini del quartiere e non solo.
Antonella, quando è nata la libreria Centostorie?
Noi siamo nati nel settembre del 2007. E siamo nati grazie al contributo del Comune di Roma per la promozione delle periferie. Siamo nel quartiere di Centocelle, in Via delle Rose, 24 e siamo attualmente 3 socie. Siamo una cooperativa di donne di 30 anni. Lavoriamo attivamente in due, io e la mia socia Aurora. Io mi occupo soprattutto dei contatti con le case editrici, mentre, Aurora si occupa di organizzare tutti i laboratori con i bambini.
Qual è l’idea alla base del vostro lavoro?
La matrice fondamentale della nostra libreria è che non sia solo una libreria ma che ci siano eventi appositamente creati per i bambini e anche per i genitori. Noi andiamo, attivamente, nelle scuole a portare la lettura dei libri e le letture animate. Anche le feste di compleanno, quando le facciamo, perché abbiamo anche un angolo caffetteria, pensiamo di fare, durante l’animazione, qualcosa che sia legata proprio alla lettura. Quindi, non la semplice e classica animazione ma qualcosa pensata con i libri.
Come è nata l’idea di una libreria per bambini?
L’idea è venuta sostanzialmente a me dopo un viaggio in Francia. Ho avuto modo di vedere che là “la cosa” era molto più diffusa che in Italia. C’era un’attenzione per i bambini in tutti i settori e non solo nel settore dei libri. Dai vestiti fatti con cura, ai giocattoli pensati di qualità superiore, fino ai libri. Le case editrici, inoltre, davano molto spazio ai bambini. Quindi, case editrici esclusivamente per bambini. In Italia, questa realtà si è diffusa proprio negli ultimi anni e nell’ultimo periodo sta crescendo rapidamente. Si sta registrando anche un aumento delle piccole case editrici che fanno un lavoro di qualità. Noi abbiamo riscontrato questa necessità, così abbiamo pensato di creare una cosa esclusivamente per i bambini fino ai 10 anni di età.
Dopo 4 anni di attività, secondo te, che significato ha assunto, per bambini e genitori, la presenza della libreria nel quartiere?
Io penso, ma come dice sempre anche Aurora, che come hanno diritto i bambini del centro ad avere cose belle anche i bambini dei quartieri periferici hanno lo stesso diritto. Nel quartiere periferico, si investe molto di meno, vedi il contributo del comune, ma parti sicuramente più svantaggiato perché in un quartiere periferico puoi avere più difficoltà a far capire il tuo progetto. E’ anche vero, però, che una volta che fidelizzi un bambino di questo quartiere, perché sei l’unica realtà o una delle poche che ti proponi come alternativa alla televisione, al videogioco e agli svaghi classici, quindi, fai una cosa nuova, te lo sei fatta amico per sempre. E lo “zoccolo duro” iniziale di questo quartiere, in un certo senso, oggi, ci vuole bene. Non sei il solito commerciante ma istauri con loro un rapporto importante, un rapporto diverso, rispetto a quello che può essere una realtà più centrale dove c’è una scelta più vasta.
Cosa organizzate durante l’anno per i bambini?
Durante la settimana facciamo sempre dei laboratori dedicati soprattutto alla prima fascia di età che è una fascia di età che nessuno pensa possa fare dei laboratori. Parlo della fascia da 0 a 3 anni che, per esempio, fa laboratori di manipolazione. I laboratori li facciamo anche per le altre fasce di età, sempre durante la settimana. Poi facciamo dei laboratori specifici anche in occasione della Festa della Mamma, della festa di Carnevale, Pasqua e così via. Oppure ci sono delle iniziative particolari. Adesso abbiamo appena concluso un festival, “Festa Mondo – Tutto il mondo è paese, ogni paese è un mondo”, di canti e tradizioni popolari raccontati ai bambini, dove sono venuti Ulderico Pesce, maestro di teatro e di narrazione, e Pierfrancesco Poggi, che ha proposto ai bambini alcune tra le più famose canzoni popolari. Questo festival cercheremo di farlo anche l’anno prossimo nel periodo di marzo. Tra un po’, a fine maggio, invece, parteciperemo alla “Tribù dei lettori” nelle piazze, dove porteremo dei libri.
Quali sono le iniziative che riscuotono maggiore successo?
Sicuramente i laboratori per la fascia dei bambini più piccoli, oppure, quando andiamo nelle scuole a fare i laboratori, a portare noi la lettura animata. Vediamo che sia le maestre che i bambini ci seguono tantissimo. Quando riusciamo ad entrare nelle scuole, vincendo la diffidenza iniziale, magari dell’insegnante perché non ci conosce molto bene, vediamo che c’è una enorme risposta: i bambini si divertono e dopo ci vengono a cercare. Vengono a vedere chi sono le libraie che sono andate nelle loro scuole.
Gli eventi in sede come funzionano, come sono organizzati?
I genitori possono partecipare direttamente ai laboratori per aiutare i loro bimbi. Se sono bambini molto piccoli è gradita la loro presenza proprio per aiutarli. Altrimenti, abbiamo creato, appositamente per loro, un angolo di caffetteria con dei tavolini dove le mamme possono venire, prendere il caffè, fare una merenda anche insieme al bambino lasciandolo poi con l’animatore o con noi libraie. Noi propendiamo per la formula in cui anche il genitore partecipa al laboratorio perché è sicuramente una cosa educativa per entrambi. Nell’angolo caffetteria, comunque, la mamma si può rilassare lasciando tranquillamente il suo bambino a lavorare con l’animatore.
Per la Festa della Mamma che cosa avete organizzato?
Per la Festa della Mamma abbiamo organizzato sempre dei laboratori con Mariaelena La Banca, l’autrice di “101 giochi intelligenti e creativi da fare con il tuo bambino” edito da Newton Compton. Questi laboratori si svolgono sempre di giovedì pomeriggio e sono stati pensati appositamente per la Festa della Mamma. Il primo dei due laboratori lo abbiamo chiamato “Festa della Mamma” ed è un laboratorio dove si lavora la pasta di sale. E’ dedicato ai bambini di età compresa tra i 12 mesi e i 36 mesi. Il secondo laboratorio si chiama “Mamma, questo è per te” e Mariaelena La Banca proporrà un divertente pomeriggio nel quale i bambini, dai 3 anni in su, potranno dare sfogo alla propria fantasia costruendo un originale dono per la Festa della Mamma in pasta di sale.
E’ il primo anno che avete organizzato questi laboratori in occasione della Festa della Mamma?
Diciamo che è il primo anno che lo facciamo con Mariaelena. Però in generale li abbiamo organizzati anche noi. La mia collega è, comunque. una educatrice è sa come muoversi per organizzare i laboratori. L’anno scorso, infatti, li ha fatti lei, mentre, quest’anno abbiamo proposto, con Mariaelena, un’offerta diversa.
Antonella, sulla base delle tue conoscenze, sai se esistono delle realtà simili alla vostra in città?
Sicuramente sì. Ci sono delle librerie per bambini e ne aprono sempre di nuove. Noi, per esempio, facciamo anche un corso di formazione per aspiranti librai. Il corso è rivolto esclusivamente a chi vuole aprire una libreria per bambini. E’ un corso per adulti e alla fine del corso sempre più spesso nascono delle nuove realtà in tutta Italia, e non solo a Roma.
Secondo te, Roma è una città “a misura di bambino”?
Roma è fatta un po’ a “macchia di leopardo”. Ci sono delle cose bellissime in alcuni quartieri pensati per i bambini e poi, invece, in altri quartieri è lasciato tutto nelle mani all’iniziativa individuale o di piccoli gruppi. Ci sono delle cose molto belle soprattutto nelle zone centrali, mentre, altre zone sono lasciate all’iniziativa privata.
Parlavi di cose bellissime a cosa stavi pensando?
Io pensavo, per esempio, a “La casa del Bambino”, alla Biblioteca Gianni Rodari, che sta al Quarticciolo. La Biblioteca Gianni Rodari è storica, c’è da tanto tempo. Quindi diciamo che ci sono delle cose molto belle. Un’ altra cosa bella potrebbe essere, per esempio, anche semplicemente un parco attrezzato per bene e non con altalene fatiscenti.
Nel quartiere in cui è nata Centostorie esistono spazi “verdi”, o comunque, spazi di aggregazione (parrocchia, palazzetto dello sport) in cui i bambini possono ritrovarsi per giocare?
Ci sono delle parrocchie molto attive, per esempio, San Felice che è veramente una parrocchia molto attiva, poi ci sono delle realtà di sport e delle realtà con delle biblioteche. Quello che manca è una vera e proprio attività di gioco pensata esclusivamente per loro. I giochi sportivi sono rivolti a tutte le fasce di età, la parrocchie, l’oratorio, pensa anche agli adolescenti ma anche ai giovani e agli adulti. Centostorie, invece, è una cosa, esclusivamente per i bambini, dove possono venire, passare il tempo, stare qui anche a leggere senza per forza fare un acquisto ma semplicemente passare il tempo e conoscere i libri.
Un mondo a misura di bambini. Un mondo che si modella sui corpi e sulle menti dei giovanissimi, rivestendoli di nuove sensazioni, nuovi odori, e nuovi orizzonti. Un percorso che inizia dal libro, attraversa le sue pagine colorate e le sue parole impresse. E poi continua con i giochi, i laboratori e le scoperte. In un quartiere come tanti altri che ruota intorno alla grande città, a Roma. Centostorie: una storia che contiene altre 99 storie e un’avventura come tante. O forse, non è proprio un’avventura come tante. Antonella, Aurora, e Stella gareggiano con l’impegno, l’esperienza e la volontà. I bambini, le inseguono con il loro entusiasmo e con la loro caparbietà. E la strada, come dicono Antonella e Aurora, deve diventare a senso unico e lastricata di cose belle anche per i bimbi che non vivono proprio nel centro della città.
Informazioni su eventi, laboratori, e attività organizzate dalla libreria Centostorie sono reperibili sul sito internet: www.centostorie.it, si può contattare il numero: 06/2187201 oppure inviare una email a: info@centostorie.it.