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Villa Doria Pamphilj: una passeggiata in bicicletta tra storia e natura

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Ahimè non sono moltissime le alternative che si propongono al romano intenzionato a fare un giro in bicicletta in un angolo incontaminato della sua città, un posto tranquillo fuori dal caos e dal traffico che imperversano sempre di più per le strade di Roma.

Le ville della capitale offrono un'ottima soluzione a chi decide di dedicarsi ad un po' di sport e ad una sana passeggiata in bicicletta. Conciliando attività fisica, un po' di natura e storia, e la tranquillità insita di questi spazi aperti, le ville concedono momenti preziosi per dedicarsi a sé stessi in un luogo di pace, isolato dalla vita frenetica della metropoli ma allo stesso tempo situato in una posizione centrale e nelle zone più belle di Roma.

E proprio questi sono i presupposti di una delle ville storiche della città eterna, la più grande e quella meglio conservata e forse la più affascinante: Villa Doria Pamphilj, che villa_doria_pamphili_giardiniproprio per la sua estensione si offre particolarmente bene a chi decide di percorrerla in bicicletta, attraversando i suoi angoli naturali e i suoi spazi intrinsechi di storia e .
La villa infatti, come altri parchi cittadini, trae origine dalla tenuta di campagna di una famiglia nobile romana, i Pamphilj per l'appunto, che nella seconda metà del Seicento, non accontentandosi di uno spazio contenuto, diedero ordine di costruire il Casino di Allegrezze, sede di feste e grandi ricevimenti, e di strutturare il parco e i Giardini di delizie circostanti il Palazzo; fino a che, nel 1857, attraverso l'integrazione di quarantasei proprietà limitrofe, si giunse all'attuale aspetto di Villa Pamphilj.
Il Comune di Roma, dopo una serie di espropri, aprì la parte occidentale al pubblico nel 1965, e la parte orientale nel 1971, ma solo negli ultimi anni è cresciuta la tendenza e soprattutto la possibilità di praticare l'attività ciclistica, grazie ad una serie di mappe promulgate dall'assessorato all'Ambiente nel 2004, dove per la prima volta comparivano gli itinerari ciclabili. In realtà le ville storiche sono aperte alle due ruote dal 1997, ovvero da quando è stato modificato il regolamento comunale che lo impediva. Ma le nuove piantine ideate dall'Ufficio Comunicazione del Decimo Dipartimento, insieme con la Sovrintendenza comunale, invitano alla scoperta di Villa Pamphilj proprio attraverso il giro in bicicletta, che diviene il mezzo più adatto per scoprire i tesori di questo parco. Infatti nelle cartine sono segnalati, con tanto di informazioni e immagini, tutti i monumenti, gli alberi e gli animali che si possono incontrare durante il percorso, i giardini, punto forte del parco, curati e gradevoli alla vista, che offrono uno spazio affascinante e che accompagnano le nostre gite in bicicletta e i nostri momenti di svago, immergendo il tutto in un'atmosfera davvero invitante.

I romani hanno potuto, e possono usufruire gratuitamente delle mappe sopra indicate recandosi direttamente nel parco, nei Pit (punti di informazione turistica) o nei municipi.
Con il nuovo regolamento comunale, quindi, usufruendo della bicicletta, si possono assorbire più facilmente le componenti storiche e naturalistiche presenti nella villa.
Inoltre le mappe sono molto dettagliate, infatti oltre a segnalare i vari tragitti percorribili con le due ruote, indicano anche quali sono i brevi segmenti che comportano l'obbligo di portare la bici a mano per non alterare l'equilibrio culturale, ambientale ed archeologico del parco, e infine evidenzia tutti gli ingressi dell'area verde, undici per l'esattezza, e i bus che portano al parco. Anche se il ciclista è obbligato a caricare la sua bici in macchina per giungere a Villa Pamphilj, in attesa che vengano proposte delle linee espresse festive con servizio bici a bordo, o fino a che la villa verrà messa in rete per realizzare un sistema ciclabile cittadino.

Villa Pamphilj, orgoglio dei romani, propone il giusto compromesso tra attrazione culturale, svago e sport. Rappresentando la più grande area verde di Roma, delizia ormai da molti anni gli amanti dell'arte e della natura, ed è un punto di riferimento soprattutto per gli abitanti del quartiere di Monteverde, trovandosi a due passi dalla Gianicolense.
E soprattutto non può non essere una delle mete preferite del ciclista appassionato, che attraversando la famosa villa, a due passi dal centro storico, e percorrendo le strade abbellite da giardini curati, da fiori profumati e da numerose fontane, respira il profumo di una Roma antica che è allo stesso tempo "rustica", nella tenuta agricola, "urbana", nei palazzi, e "fructuaria", nella pineta.

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