Dobbiamo ammettere che è la pigrizia che troppo spesso trattiene noi romani dalla scoperta degli stupendi dintorni della capitale. Non accampiamo futili scuse, perché una bicicletta entra facilmente in tutti i portabagagli, al limite effettuando qualche semplice operazione come per esempio lo smontaggio della ruota davanti.
Una delle mete più classiche e frequentate è l’anello del lago di Bracciano, terzo lago vulcanico del centro Italia in ordine di grandezza dopo il Trasimeno e quello di Bolsena. Un itinerario facile che si presta ad una scampagnata alla portata di tutti e senza impegno, in quanto estremamente vicina alla città e facilmente raggiungibile anche senza macchina, per esempio in treno.
Tutto l’itinerario si svolge lungo comode strade provinciali asfaltate, frequentate anche da automezzi. Salvo nei tratti urbani dei comuni incontrati, è pertanto consigliabile indossare il caschetto protettivo per la testa, pedalare sempre con attenzione e cautela, in fila indiana e tenendo rigorosamente la destra.
La lunghezza dell’anello è di circa 36 km. I periodi migliori per questa sgambata sono ovviamente la primavera e l’autunno, da una parte perché le temperature sono tiepide e gradevoli, dall’altra per la minore affluenza di persone. Queste condizioni sono perfette per coniugare l’esercizio fisico con le soste tattiche nei paesi che si affacciano sul lago, prendendo spunto per visitarne i borghi e scoprire gli incredibili panorami sul lago.
I comuni che affacciano sul lago, attuale conca dell’antico cratere del vulcano Sabatino, sono quelli di Bracciano, Anguillara Sabazia e Trevignano Romano. Idealmente, questi centri abitati si trovano ai vertici di un immaginario triangolo equilatero contenuto dentro il cerchio del bacino. Ciascuno dei tre paesi è un ottimo punto di partenza per la nostra escursione in bicicletta. Come sempre, pedaleremo senza fretta e cercheremo di fermarci in completa sicurezza per ammirare uno scorcio panoramico, visitare un luogo di interesse o prendere un gelato.
Arrivando in macchina dalla Braccianense, il nostro anello parte da Anguillara, dove è possibile parcheggiare presso il lungolago, molto frequentato durante le belle giornate di primavera ed estate e dove sono presenti diversi bar e ristoranti abbastanza frequentati. Dopo aver scaricato la bicicletta o averla affittata in uno dei chioschi, lanciamo in aria una monetina per scegliere il verso di percorrenza dell’anello… la sorte ha deciso, andiamo verso nord, in direzione Trevignano, percorrendo l’anello del lago in senso antiorario.
Imbocchiamo dunque la SP 12b, che costeggia il lago a breve distanza. Il primo tratto della provinciale si chiama Via Trevignanese e si modifica poi in Lungolago dei Polline. Poco prima del paese di Colle Fiorito, la SP 12b si trasforma in SP 4a, che arriva da destra incrociando la SP 12b. Incontriamo in sequenza i piccoli centri abitati di Colle Fiorito, Grotta del Pianoro e Cala Pianorum, nei quali sono presenti alcuni ottimi ristoranti tipici. Proseguendo sulla provinciale, attraversiamo i paesini di Poggio delle Ginestre e Monticello, arrivando poco dopo a Trevignano Romano. Una sosta può avere il duplice scopo di ristorarsi e visitare il suggestivo paese, con la bella chiesa eretta intorno al 1500 in onore della Madonna Assunta in cielo, dalla quale si gode di una strepitosa vista sul lago, e la Rocca della famiglia Orsini.
Dopo essere rimontati in sella riprendiamo la SP 4a e percorriamo una ventina di km passando per il paese Bagni di Vicarello, unico tratto impegnativo dell’anello. Da qui si gode di una eccezionale vista sul lago. Seguendo le indicazioni, facciamo ancora qualche chilometro ed arriviamo finalmente a Bracciano, dove una salita conduce dentro il centro storico, dove si può visitare il Castello Odescalchi.
Da Bracciano continuiamo il percorso e prendiamo la via Circumlacuale. Lasciandoci sulla destra Vigna di Valle affrontiamo l’ultimo tratto dell’itinerario ritornando ad Anguillara, punto di partenza.