Nasce l’innovativo impianto di riciclo di magneti permanenti a Ceccano

L’inaugurazione dell’impianto di riciclo di magneti permanenti a Ceccano rappresenta un passo significativo nella riduzione della dipendenza dell’Europa da Russia e Cina. Questo progetto, finanziato da EIT RawMaterials e coordinato da Erion, mira a trattare oltre 20 tonnellate di magneti per recuperare più di 5 tonnellate di composti di Terre Rare (REE). L’obiettivo a lungo termine è quello di trattare fino a 2.000 tonnellate all’anno, equivalenti ai magneti presenti in oltre 600.000 motori elettrici e ibridi.

Un progetto europeo per la sostenibilità delle Terre Rare

L’impianto pilota, situato presso lo stabilimento Itelyum Regeneration di Ceccano, è parte del progetto europeo New-RE. Questo progetto triennale (2022-2024) è stato sviluppato da un consorzio coordinato da Erion e composto da sette partner: Itelyum, OSAI, KU Leuven, Treee, Smart Waste Engineering, Glob Eco e Università degli Studi dell’Aquila. L’obiettivo principale è migliorare la circolarità delle Terre Rare in Europa, garantendo una maggiore sostenibilità economica e ambientale della filiera.

L’inaugurazione dell’impianto ha visto la partecipazione di Legambiente, che ha scelto questa occasione per la 20esima tappa della campagna “I Cantieri della Transizione Ecologica”. Questa iniziativa itinerante, partita a maggio dello scorso anno, mira a raccontare progetti ed esperienze virtuose che contrastano la crisi climatica e promuovono l’economia circolare. I dettagli di questi progetti sono disponibili sul sito dedicato della campagna.

Tecnologie innovative per il riciclo dei magneti permanenti

L’impianto di Ceccano utilizza un processo idrometallurgico sviluppato e brevettato dall’Università degli Studi dell’Aquila. Questo metodo prevede la pulitura delle Terre Rare attraverso soluzioni acide organiche riutilizzabili fino a cinque volte, riducendo così l’impatto ambientale. I magneti permanenti trattati provengono dal disassemblaggio di motori elettrici e RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), oltre che dalla linea di smontaggio automatizzato di hard disk realizzata da OSAI e KU Leuven.

Le tecnologie impiegate nell’impianto New-RE saranno utilizzate per uno scale-up industriale nel progetto INSPIREE, finanziato da CINEA all’interno del programma LIFE. Questo progetto mira a trattare fino a 2.000 tonnellate di magneti permanenti all’anno, recuperando oltre 500 tonnellate di composti di REE. Questo permetterà all’Italia di sviluppare una catena del valore circolare del riciclo dei magneti permanenti, riducendo la dipendenza dalle importazioni extra-UE.

Le dichiarazioni dei protagonisti del progetto

Marco Codognola, CEO di Itelyum, ha sottolineato l’importanza strategica del recupero delle Terre Rare per l’Italia e l’Europa. “Il riciclo delle Terre Rare, attraverso pratiche come l’urban mining e l’idrometallurgia, può ridurre la vulnerabilità geopolitica, limitare l’impatto ambientale e favorire l’indipendenza economica,” ha dichiarato Codognola. Ha inoltre evidenziato come l’Italia possa giocare un ruolo di primo piano nella costruzione di una filiera europea delle Terre Rare.

Marco Sala, Direttore Generale di Erion Compliance Organization, ha espresso l’orgoglio per lo sviluppo di un progetto che apporterà benefici ambientali ed economici non solo all’Italia, ma anche ad altri Paesi europei. “L’impianto che oggi si inaugura a Ceccano si candida ad essere un modello di sostenibilità e di innovazione nei processi di riciclo e recupero delle Terre Rare,” ha affermato Sala.

Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente, ha dichiarato: “Con la nostra campagna itinerante vogliamo far conoscere i progetti più innovativi sul fronte della transizione ecologica affinché vengano replicati, creando una rete virtuosa di esempi nel campo dell’economia circolare, mobilità sostenibile, qualità dell’aria e conversione energetica.” Ciafani ha auspicato che il progetto New-RE sia il primo di una lunga serie di programmi innovativi per il recupero delle Terre Rare.

Info utili

L’impianto di riciclo di magneti permanenti a Ceccano rappresenta un modello di sostenibilità e innovazione. Grazie al processo idrometallurgico sviluppato dall’Università degli Studi dell’Aquila, è possibile trattare oltre 20 tonnellate di magneti all’anno, con l’obiettivo di arrivare a 2.000 tonnellate. Questo progetto, finanziato da EIT RawMaterials e coordinato da Erion, mira a ridurre la dipendenza dell’Europa da Russia e Cina per l’approvvigionamento di Terre Rare.

L’impianto è situato presso lo stabilimento Itelyum Regeneration di Ceccano (FR). Il progetto INSPIREE, finanziato da CINEA, mira a uno scale-up industriale per trattare fino a 2.000 tonnellate di magneti permanenti all’anno. Questo permetterà di recuperare oltre 500 tonnellate di composti di REE, contribuendo a sviluppare una catena del valore circolare del riciclo dei magneti permanenti in Europa.

(Fonte e Immagine: Simona Trupia)

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