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Il contributo di noi tutti per una “nuova Roma”

taxiRoma, una città dal volto marmoreo con oltre 2000 anni di storia. Una città dai tratti decisi e scolpiti nel più solido dei materiali: il tempo. Immersa così tra ruderi che insegnano a chi li osserva la civiltà e le possibilità dell’ingegno umano. Ghermita di turisti e popolata ormai in ogni suo angolo e spazio possibile.

Roma, una città difficile per chi la vive tutti i giorni; per chi si sveglia con il frastuono dei clacson delle macchine in doppia fila; per chi combatte contro i serrati ed omogenei orari d’ufficio che impongono a tutti di uscire e rientrare alla stessa ora; per chi disabile – e non solo – trova quasi impossibile raggiungere l’altra parte della città; per chi ne dimentica troppo spesso il fascino, inebriato dal caos e dalla frenesia dei tempi sempre troppo ristretti. Per quanto possiamo conoscerla ed apprezzarla nella sua bellezza immortale, ricca di un passato dal valore immemore ed inestimabile, la si guarda con giudizio esclusivista, severo ed arretrato; un gusto che rimane legato alla e alla storia antica; uno sguardo che sembra respingere caratteri e connotati moderni.

Roma dovrebbe invece rivolgersi al futuro, togliersi quell’etichetta di città lenta e pachidermica, svecchiare le sue ormai troppo anacronistiche abitudini e cercare di sveltire i tempi per non rischiare di perdersi dietro critiche ed effetti tanto inutili quanto immobili.

Ma come possiamo noi cittadini contribuire a velocizzare lo svecchiamento di una città che ha fin troppo pagato il suo intoccabile tributo all’antichità?
La sfida di noi tutti è quella di non abbandonarla ai suoi vizi e alla vecchiaia.

Ad esempio, non tutti sanno che oggi per chiamare un taxi a Roma e per ovviare lunghe attese al telefono, è sufficiente mandare un e-mail o un sms dal proprio telefonino: un semplice messaggio di testo (es. Roma, Piazza Venezia, 1), un numero unico in tutta Italia, 366.673.0000, un servizio al costo di un sms (in accordo con il proprio profilo tariffario) che permette di far giungere la propria richiesta alla centrale radiotaxi di competenza, seguito in poco tempo da un messaggio di conferma.

Per non parlare delle infinite possibilità che potrebbero fornire la rete ed internet alla risoluzione dei problemi e alla velocizzazione degli iter di routine. Se ci si collega sul sito dell’inps, www.inps.it, scorrendo le voci di interesse, si scopre come molte procedure possono essere ovviate online, compilando l’apposito modulo esistente in rete – ad es. la dichiarazione annuale per il diritto alle detrazioni di imposta -.

Probabilmente ancora troppo spesso sentiamo di doverci appoggiare alla sicurezza del nostro passato senza fornire a Roma il volto di una città moderna e diversa rispetto a tanti anni fa. Così si fanno file la dove si potrebbe evitare, ci li lamenta anche la dove basterebbe conoscere i nuovi strumenti quotidiani che il presente già possiede.

I romani, come tutti gli italiani del resto, dovrebbero imparare ad affidarsi maggiormente a ciò che la tecnologia dispone già; le pubbliche amministrazioni ed uffici offrire un ventaglio più ricco di possibilità. Ad esempio, si sta attendendo l’avvio per procedere al pagamento delle strisce blu tramite sms, procedura già sperimentata in passato, che permetterebbe di risparmiare perdite di tempo inutili ai cittadini.

Pubblicizzare e divulgare i servizi attraverso i media e permettere il flusso delle informazioni consente a noi tutti di abituarsi alle nuove idee ad utilizzare nuovi approcci.
È vero, in Italia e a Roma in particolar modo, subiamo molto il lascito del passato, la burocrazia dei vecchi pubblici esercizi ne è una prova inconfutabile. Ma è altrettanto vero che noi cittadini troppo spesso rimaniamo impigriti ed inermi a fronte dell’informazione ormai cambiata, quella del web, parola fino a poco tempo fa sconosciuta ma la cui familiarità potrebbe al giorno d’oggi contribuire a renderci più padroni del nostro tempo, a fornirci quella chiave di lettura per assaporare meglio la giornata anziché subirla.

Cosa limita parte di noi ad un utilizzo intelligente della tecnologia?
Forse la nostra ricca cultura, madre di una civiltà che ancora vive dentro di noi; forse l’affidarsi a ciò che conosciamo piuttosto che il contrario. Ma le finestre sul mondo devono aiutarci a capire che la vita è sempre più complessa e sempre più esigente. Viaggiare, leggere ed osservare possono innegabilmente diventare patrimonio accessibile a chiunque, l’informatizzazione farsi sempre più rapida.
Bisogna riconoscere che il termine di ogni decennio va visto come un punto di inizio, non di arrivo. In altre parole, un’osservazione più attenta, una disponibilità maggiore alla comprensione dei nuovi meccanismi mediatici potrebbe aiutarci a viver meglio.

Gli effetti?
La comunicazione, attraverso anche la sponsorizzazione di siti web specializzati come il nostro, diventerebbe sempre più efficace. L’uomo, il cittadino, il lavoratore disporrebbe di molto più tempo per se stesso.
Si tratta di una forma di rispetto e una possibilità in più per la nostra bellissima città che ha già sofferto troppo delle inefficienze e di una mentalità annichilita dalle polemiche.

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