È stato raggiunto l’ accordo con le associazioni di categoria dei commercianti riguardo agli arredi esterni, in particolare sui cosiddetti dehors. Norme precise, dunque, per i “termo-ombrelli” da riscaldamento, per le coperture esterne e per gli elementi che perimetrano gli spazi su suolo pubblico di ristoranti e bar situati nel centro storico della Capitale.
Non è stato facile trovare l’intesa, basti pensare che tutto ciò va avanti dalla fine del 2011. Cosa cambierà? Le staccionate che delimitano lo spazio esterno concesso su suolo pubblico, potranno arrivare a un metro e 30 di altezza (e questo pure su isole pedonali e marciapiedi).
Per quanto concerne, invece, gli strumenti che servono per riscaldare la clientela, i “termo-ombrelli” appunto, saranno ammessi quelli “a piramide”, omologati e a norma, in numero comunque non superiore ad uno ogni quattro tavolini. Le coperture dovranno essere in aggetto da muro, a pacchetto o a rullo, con tela grezza e mantovana solo frontale di colore ecrù (grigio sabbia), secondo le dimensioni e prescrizioni stabilite nella Deliberazione Consiglio Comunale n. 75/2010.
Coloro che non dovessero attenersi a tali regole, saranno multati con 160 euro di ammenda e dovranno restare chiusi per 5 giorni.
Queste, infine, le parole a commento del sindaco, Gianni Alemanno: “Con le nuove regole si pone fine alla selva di strutture auto-portanti, alle tende di plastica che creano in centro l’effetto di un grande autolavaggio nelle piazze e nelle vie. Sì alla difesa della tradizione del tavolino all’italiana, ma con prescrizioni che danno modo ai commercianti di dare più decoro ai tavolini stessi e all’occupazione del suolo pubblico, sviluppando positivamente l’attività.”