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La ricerca universitaria impegnata a migliorare la qualità della vita

san_pietro_invincoliL’Università di Roma, in collaborazione con Tecnologie per una Vita Indipendente (I.L.I.TEC) e l’Unione Italiana Ciechi (UiCFrosinone), ha attivato delle Tesi di Laurea per studiare le problematiche di accesso e navigazione di pagine Web da parte di utenti con disabilità visive (non vedenti-ipovedenti e daltonici).
Il prof. Giuseppe Santucci, del dipartimento di Informatica dell’Università La Sapienza dove è docente di ingegneria del software, con Emiliano Di Reto, ingegnere associato di I.LI.TEC. e ricercatore, hanno coordinato un folto gruppo di sviluppatori per portare avanti questa importante ricerca, dal nome Vis-a-Wis, che segna l’inizio dell’accessibilità al Web per persone con problemi visivi di diversa entità.

Per capire meglio le basi del progetto abbiamo intervistato l’ing. Di Reto.

Cosa è Vis-a-Wis?
Vis-a-Wis è un acronimo che sta per VISual Accessibility for Web InterfaceS, ovvero accessibilità visiva alle interfacce web. E’ un progetto, una complessa ricerca universitaria che cerca di fornire nuove vie per la risoluzione dei problemi riguardanti l’accessibilità in generale, e l’accessibilità visiva in particolare, di persone affette da problemi di disabilità.

Come è nato questo progetto?
L’idea era quella di creare un gruppo di ricerca all’interno della Facoltà d’Ingegneria de La Sapienza che desse delle risposte, al livello informatico,  a problematiche legate al mondo dellla disabilità. In passato, all’interno della Facoltà ci sono stati altri gruppi di ricerca sui temi della disabilità, ma nessuno si è mai occupato delle problematiche di accessibilità relativamente al Web. Oggigiorno l’utilizzo del Web sta diventando sempre più di vitale importanza e, in particolare, è diventato uno dei canali più importanti per la fruizione d’informazione:  è giusto che tutti abbiano opportuni strumenti per poterlo utilizzare a pieno.

Come è nata l’idea di un simile tool?
Dopo un periodo passato a cercare di capire quali fossero le esigenze più ‘sentite’, ci siamo resi conto che la fruizione del Web era un problema ancora irrisolto per molte persone con disabilità. Molti siti non rispettavano le linee guida per l’accessibilità ed anche quelli che li rispettavano, non erano di fatto usabili  da tutte le ‘categorie’ di disabili. Abbiamo pensato di ribaltare il problema, pensando che i siti inaccessibili ci saranno sempre e, quindi, bisognava pensare ad un tool che li rendesse il più possibile accessibili a tutti.

Cosa vi ha spinto a scegliere questo percorso di ricerca?
L’impulso più forte è nato a Bologna, al mostra-convegno di Handimatica, in cui abbiamo iniziato a mostrare i nostri progetti, all’epoca ancora embrionali: abbiamo toccato con mano la grande ‘voglia’ di trovare soluzione ai propri problemi delle persone con disabilità  e, quindi, il senso di smarrimento, che nella maggior parte dei casi, ne comporta: umanamente è stata un’esperienza indimenticabile!

Quali possibilità darà questo nuovo strumento che state creando?
Pensiamo che possa dare maggior opportunità a chi, per difficoltà motorie, non possa accedere fisicamente a certi luoghi. Basti pensare ai corsi di laurea online… Molti disabili hanno scelto di non iscriversi alle nostre Università a causa delle barriere architettoniche che queste hanno: aule sovraffollate e difficili da raggiungere, segreterie inaccessibili! Avere la possibilità di potere ‘frequentare’ l’università via WEB, è sicuramente più comodo.

Chi sono gli sviluppatori che compaiono nei credits?
Gli sviluppatori sono tutti studenti, attualmente tutti laureati, che, come argomento di tesi di laurea di Ingegneria Informatica, hanno deciso di occuparsi di tematiche  legate alla disabilità.  Poi ci siamo il Prof. Santucci ed io che li abbiamo coordinati nello svolgimento del lavoro di tesi.

Da quanto lavorate al progetto?
Beh, l’idea di questo progetto è nato ormai più di 2 anni  e mezzo fa!  Poi nel Gennaio 2008 il progetto è entrato nella fase operativa con  i primi 2 tesisti!

Ci saranno ulteriori sviluppi successivi?
Certamente! Stiamo pensando da un lato di occuparci delle persone non vedenti e dall’altro di cercare nuove strategie per la problematica della dislessia, che, a nostro avviso, ancora può riservare risvolti interessanti.  
Ma la nostra scommessa più grande è quella di trovare dei partner o degli sponsor,anche industriali , per passare da una fase artigianale ad un più ingegneristica.

Come si può contribuire al progetto?
Ci sono vari modi per poter contribuire… Ci servono persone con le patologie che abbiamo trattato, che in qualche modo ci ‘testino’ questo tool, o meglio ci diano le loro impressioni nell’utilizzare questo strumento: se un utente esegue la procedura di configurazione guidata, ci verranno notificati i parametri  prescelti: già questo ci fornisce un primo feedback molto utile per comprendere il grado di soddisfazione dell’utente. E poi ci servirebbero studenti volenterosi, che, come argomento per una tesi d’ingegneria informatica, scelgano queste tematiche.

Chi è ilitec?
I.LI.TEC. e’ stata costituita ufficialmente il 12 ottobre 1994. Nasce all’interno della facolta’ di Ingegneria dell’Universita’ di Roma “La Sapienza” dalla quale e’ stata patrocinata.
L’idea era, ed ancora è, quella di fornire supporto tecnologico nel realizzare ausili tecnici  (quali sedie a ruote, autoveicoli adattati, protesi ecc.) indispensabili per una vita più autonoma, la cui progettazione e manutenzione è resa lunga e costosa (se non impossibile) a causa della speculazione cui sono sottoposte.

Per approfondire i presupposti e le fasi di sviluppo della ricerca in corso: Vis-A-Wis: Migliorare l’accessibilità attraverso l’adattamento automatico dei contenuti Web

About Valerio Amendolagine

Valerio Amendolagine è giornalista pubblicista dal 2012 e collabora con diverse testate online, tra cui "EZ Rome" e "Arrecasa". Per la sua formazione universitaria nel campo ingegneristico si occupa principalmente di temi tecnologici o scientifici. Oltre alla sua attività giornalistica, è co-fondatore di ARvis.it, un'agenzia di comunicazione digitale specializzata in servizi SEO, SEM e marketing online. Nel 2020, ha fondato "The Proptech Company", azienda specializzata in soluzioni avanzate per le agenzie immobiliari. Podista impenitente, sogna di poter correre fino alla pensione col motto "lento pede, sed inexorabili".

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