Chi vive di web già lo sa da qualche tempo, una importante novità sta per irrompere nel panorama Internet: Google Caffeine. Facciamo un piccolo passo indietro per capire di cosa si sta parlando.
Il posizionamento di un sito web
Per i non addetti ai lavori questi termini possono sembrare arabo, ma per chi ha almeno un Bed and Breakfast o un sito di e-commerce il posizionamento può essere un’ossessione. Con questa parole si intende il posto occupato da una qualsiasi pagina del proprio sito web all’interno dei motori di ricerca per un certo tipo di ricerca. E così se si cerca “Natale a Roma 2009” il tour operator che organizza viaggi natalizia a Roma ha tutto l’interesse a comparire in prima pagina su Google. Fiumi di inchiostro digitale sono stati impiegati nel descrivere i vantaggi di essere ai primi posti, proprio perché tutti noi siamo un po’ pigri nelle nostre ricerche e tendiamo a visitare i primi link piuttosto che approfondire. E’ talmente importante precedere la concorrenza sui motori di ricerca che il business del posizionamento negli ultimi anni ha mosso fatturati da capogiro. D’altra parte se si pensa che, per rimanere su Google, per comparire negli annunci a pagamento in prima pagina ogni mese si dovrebbero spendere decine di migliaia di euro, la convenienza è assicurata.
Non tutti i posizionamenti sono uguali… dipende dal cappello!
Imitando alla lontana i cugini hackers, anche gli esperti di posizionamento di siti amano classificarsi a seconda del cappello. E così i white hat, i cosiddetti posizionatori etici, prendono la loro arte come un aiuto ai motori di ricerca, una sorta di maieutica che consenta al webmaster di mostrare meglio le informazioni del sito web al search engine. In questo modo Google e gli altri gradiscono di più il sito e lo premiano collocandolo ai primi posti del loro ranking. I black hat sono invece coloro che non amano i motori di ricerca o, quanto meno, li sfidano a scoprire i loro trucchi. In sostanza i black hat del posizionamento spesso ricorrono a trucchi illeciti per ingannare i motori di ricerca e convincerli erroneamente che una pagina ha un contenuto di maggiore qualità rispetto ad un’altra. Spesso ci riescono, ma le loro vittorie sono vittorie di Pirro. Nel giro di pochi giorni o poche settimane l’intelligenza degli algoritmi dei motori di ricerca riesce a smascherare anche il trucco più sottile e punisce il sito in questione come spammer, relegandolo agli inferi del web, ovvero cancellandolo dalle sue liste.
Cosa ha di nuovo Google Caffeine per Roma?
Google caffeine sarà più intelligente rubando un po’ di buon senso… agli utenti. Quindi cercherà di porre molta enfasi sull’esperienza di navigazione dei singoli siti web. I siti più veloci ed intuitivi saranno favoriti a scapito di quelli più complessi e più lenti. Molto probabilmente l’apertura all’interazione stile social network sarà premiante, costituendo proprio il Web 2.0 la marcia in più del nuovo motore di ricerca. Google andrà a curiosare nelle recensioni, come in passato faceva nelle pagine dei blog. Sguinzaglierà i suoi segugi elettronici in social network come Facebook, Twitter, ma anche Digg e Delicious. Terrà in conto sempre più, a quanto pare, del nome dei siti e della loro età. Insomma cercherà di essere ancora una volta il migliore, con la solita capacità di emergere di sempre. Immaginate quindi l’impatto di questo nuovo approccio sulle centinaia di siti web turistici di Roma. Quelli antiquati e poco interattivi dovrebbero sparire, visto che difficilmente saranno graditi dai paladini del web sociale. D’altra parte la scelta di cambiamento del motore di Santa Clara è dovuta proprio al nuovo terribile concorrente, l’insieme dei social network. Sembra che le persone, se ne hanno la possibilità, si fidino ancora di più del consiglio di uno sconosciuto piuttosto che del parere di un programma. E così le ricerche stanno calando lievemente, perché gli utenti preferiscono chiedere ai loro “amici” quali siti visitare, piuttosto che usare il motore di ricerca.
Chi ha paura di Caffeine?
Beh, verrebbe spontaneo dire che i black hat abbiano particolarmente paura di Caffeine, proprio perché sarà più smart e più difficile da ingannare. E invece si scopre che sono i posizionatori etici quelli che hanno più ansia prima del debutto del nuovo motore di Google. Sarà come nel 2006? Anche allora Google rilasciò un upgrade – il nefasto Florida update – che ebbe effetti devastanti sul traffico web. In quel caso il rilascio avvenne prima del Natale e sconvolse non poco l’e-commerce, costringendo i tecnici del motore di ricerca a frettolosi aggiustamenti di rotta. Adesso, per evitare il ripetersi del disastroso debutto la casa di Santa Clara ha deciso più prudentemente di spostare l’evento ai primi di gennaio. E’ comunque un cambiamento inevitabile e il web saprà adattarsi, ma è certo che ci saranno settimane se non mesi di passione, in cui l’unico assioma solido cui aggrapparsi è quello di sempre “content is king”.
Cosa ne guadagneranno gli utenti?
Maggiore prontezza. Già adesso google tenta di restituire risultati attendibili pubblicati sul web appena pochi minuti prima. Si dovrebbe finalmente arrivare al real time search. Nel mondo del social web in cui tutti sanno o subiscono i cambiamenti di stato dei loro “amici”, si vuole offrire un equivalente da parte del resto del mondo web, quello non sociale. Maggiore velocità dei siti web. Infatti i siti che non si adegueranno alle specifiche di velocità di Google saranno inevitabilmente costretti a scomparire. Maggiore consolidamento dei siti istituzionali. Sarà sempre più difficile per un nuovo dominio scalzare un sito internet di lunga data e di pari contenuti, con relativo maggiore ordine nel web.
Insomma una vera rivoluzione che forse sta già iniziando, visto che in un data center Caffeine è già attivo al 50%. Vedremo come andrà a finire. Buona navigazione.