Ho imparato a leggere prestino, intorno ai 5 anni, ma crescendo non ho coltivato la passione del libro, salvo dovermi sottomettere a stringenti orari di studio durante il periodo universitario. Qualche anno fa, durante una riunione, ho conosciuto Gisella (nome di fantasia ovviamente). Si presentò con il ciambellone al cioccolato, portava una strana fascia azzurra tra i capelli e di tanto in tanto faceva citazioni in spagnolo. Dopo aver assaggiato il ciambellone di Gisella, ho ritenuto doveroso approfondire la sua conoscenza, perché una persona con siffatte doti culinarie doveva necessariamente possedere altre caratteristiche interessanti. Così, parlando con lei, ho scoperto che ha una cronica, direi quasi virale, passione per la lettura. È iscritta ad un circolo e "consuma" diverse decine di libri ogni anno. Ma di fronte alla mia sorpresa per un numero tanto alto di volumi, ho dovuto sforzarmi per credere che alcune persone quasi vivono leggendo. Addirittura, stando a quanto dice Gisella, c'è chi divora letteralmente intere biblioteche.
Ma veniamo al dunque. Tra una informazione e l'altra, Gisella mi racconta di quanti libri acquista ogni anno (un vero appassionato di lettura gode enormemente nel passeggiare accanto agli scaffali di un Feltrinelli o un MelBookstore, e quasi dolorosamente affronta il momento della scelta del libro, perché significa che di lì a poco dovrà uscire dalla libreria…). E con una smorfia di risentimento, mi confida anche quanto gli costa questa passione. Ma subito riacquista un sorriso soddisfatto dicendomi che da qualche anno ha iniziato a "risparmiare" parecchio, senza peraltro privarsi del piacere di scegliere un buon volume passeggiando tra scaffali e corridoi. Quando un libro la incuriosisce, durante la pausa pranzo fa un salto su internet o quattro passi nelle vicinanze. La destinazione è sempre la stessa, Gisella va ad immergersi in entrambi i casi nel mondo delle Biblioteche di Roma.
Nata nel 1980 per merito di Renato Nicolini, uno degli ideatori dell'estate romana, la genesi del circuito delle Biblioteche di Roma fu inizialmente curata da giovani appassionati e laureati che eseguivano attività di inventario e recupero delle biblioteche scolastiche. Fino al 1996, ogni Biblioteca del circuito dipendeva dalla relativa circoscrizione (municipio) di appartenenza. A partire da quell'anno, il Comune di Roma istituì un sistema bibliotecario centralizzato, creando un catalogo unico e, parallelamente, rinnovando e riqualificando un servizio di indubbio valore per la comunità cittadina. Da questo progetto, portato avanti con impegno da parte dei primi sostenitori, è scaturita una efficiente razionalizzazione delle risorse (separazione tematica).
Nel corso degli anni, diverse biblioteche europee sono state chiuse per motivi economici. Subirono questa sorte la biblioteca tedesca del Goethe Institute, così come anche quella dell'accademia francese e del British Council. Ma a parte queste combattute vicissitudini, quello che conta è il sorprendente risultato ottenuto. Le Biblioteche sono un luogo perfetto per rilassarsi, leggere serenamente, studiare.
Accedere ai servizi delle Biblioteche è facile, ma soprattutto molto economico. Se ci si accontenta del solo prestito, è addirittura gratis. Infatti, basta andare presso una delle strutture del circuito per attivare a costo nullo la BiblioPass e poter avere avere a prestito libri, CD e DVD; investendo 5 euro è poi possibile ottenere la BiblioCard, beneficiando in tal modo di una serie di vantaggi, primo tra tutti l'ingresso ridotto in diversi cinema, teatri e musei . È inoltre possibile prenotare online e sfruttare il prestito interbibliotecario (attualmente disponibile solo per libri e corsi di lingua), per richiedere la consegna presso il centro più vicino di un libro o corso di lingua fisicamente presente presso un'altra sede. Ma negli anni della generazione Y, i possessori della BiblioCard possono anche navigare su Internet e richiedere informazioni mediante SMS (BiblioSMS), servizio quest'ultimo avviato nel 2007.
BiblioSMS consente di richiedere informazioni su recapiti ed orari delle 35 Biblioteche del circuito, gli eventi in programmazione, ma anche la collocazione fisica di un volume, informazione normalmente accessibile all'indirizzo http://opac.bibliotechediroma.it/.
Come risulta evidente, il progetto delle Biblioteche favorisce un accesso semplice ed economico alla cultura, con l'obiettivo di garantire il diritto all'informazione a cittadini di qualunque estrazione sociale.
All'indirizzo http://www2.comune.roma.it/cultura/biblioteche/bibliomappa è disponibile una mappa interattiva, che permette di individuare facilmente la presenza delle Biblioteche sull'area di Roma, consentendo inoltre di verificare l'eventuale presenza di una fermata della metropolitana nelle vicinanze.
Il circuito delle Biblioteche è diviso in aree tematiche, nel senso che alcuni centri, oltre ad avere libri di cultura generale, sono "specializzati" su argomenti specifici. Per fare alcuni esempi, la Biblioteca Europea di via Savoia, accolta nella sede del Goethe Institute, possiede una vasta selezione di libri in lingue straniere, dallo spagnolo al russo, dal tedesco allo sloveno. Inoltre, sono presenti alcune guide turistiche (Lonely Planet, Routard, ecc) delle principali città e nazioni europee, utilissime per avere qualche informazione prima di acquistare. Poi, moltissimi corsi di lingua con libro e CD audio, un piccolo passo per avvicinarsi ad un nuovo idioma. Infine, parecchi film in DVD completano il panorama, anche questi divisi per nazione di produzione. Altro esempio, la Biblioteca allestita nella Casa dei Teatri, situata nel cuore verde del Parco di Villa Pamphilj. Una pittoresca residenza completamente dedicata al teatro; al piano terra trovano spesso spazio rassegne e mostre tematiche, mentre al primo piano è stata realizzata una accogliente area di studio e lettura, con scaffali e librerie gremite di volumi sul teatro, oltre che alcune postazioni dedicate ad Internet.
Ma il progetto delle Biblioteche non si è fermato. Anita Raja, Responsabile della Biblioteca Europea di via Savoia, illustra entusiasta il progetto "Biblioteche multiculturali", che si prefigge di dotare le singole Biblioteche di testi sui principali paesi di immigrazione, con l'obiettivo di fornire servizi agli stranieri e soprattutto favorire interscambio ed integrazione.
A conferma dell'enorme successo conquistato dal progetto Biblioteche, la continua evoluzione dei servizi di biblioteca verso modalità di accesso al passo con le necessità del mondo dell'informazione. Infatti, è stata recentemente realizzata una infrastruttura wireless che consente a chiunque possiede la BiblioCard ed un portatile con scheda Wi-Fi, di accedere gratuitamente ad Internet. Questo nuovo servizio si chiama BiblioWiFi ed è al momento presente solamente presso 8 Biblioteche (Gianni Rodari, Rispoli, Enzo Tortora, Guglielmo Marconi, Villa Mercede, Biblio caffè, Franco Basaglia ed Elsa Morante), ma ne è prevista a breve l'estensione in tutte le altre sedi.
E per finire, l'originale servizio Bibliobus, attivo per ora solo nel Municipio XX. Una biblioteca itinerante, attrezzata su una specie di pulmino che contiene un piccolo spazio lettura (10 mq) ed è completamente accessibile per i disabili.
Insomma, lasciatevi contagiare dalla voglia di leggere, di vedere un film in DVD, di ascoltare un CD, di navigare in Internet, di mangiare un ciambellone. Ah no, scusate, quello non lo trovate alle Biblioteche di Roma…