A Roma, in via di Ripetta, nel tratto che dall’Ara Pacis porta a Piazza Nicosia, nel triangolo formato dall’Accademia di Belle Arti, dalla Facoltà di Architettura e dall’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, si trovano la Biblioteca e l’Archivio Crispolti.
Il materiale librario presente nella Biblioteca è fonte documentaria della storia dell’arte e della critica dell’arte, dal XIX al XXI secolo, in Europa e in America. Essa nasce negli anni Cinquanta del secolo scorso per volere di Enrico Crispolti, quando ancora giovane critico d’arte inizia a raccogliere materiale fotografico, cataloghi, riviste, libri e carteggi. Tra testi di carattere generale, monografie, cataloghi di esposizioni, di movimenti, di gruppi di artisti e di singoli artisti, nella Biblioteca sono custoditi oltre 55 mila volumi.
La tipologia di materiale presente sugli scaffali e in particolare i documenti afferenti agli ambiti di Art Nouveau, Cubismo, Futurismo, Avanguardie europee fanno della struttura un centro di ricerca e documentazione di notevole importanza per l’Italia. Infatti, sono presenti nella Biblioteca opere rare come i volumi documentari di Lionello Venturi, di Maria Drudi Gambillo, Teresa Fiori e Fortunato Bellonzi; opere dell’arte italiana tra le due guerre, come la Collezione Verzocchi; i 14 volumi della Storia dell’Arte Italiana editi da Einaudi e i 18 volumi de La pittura in Italia editi da Electa. Il patrimonio librario della Biblioteca è, comunque, in costante aumento sia per acquisto diretto che per omaggi e donazioni.
Negli stessi anni in cui nacque la Biblioteca Crispolti si costituì anche l’Archivio Crispolti Arte Contemporanea, e a norma del D.P.R. n. 1409 del 30 settembre 1963, dal provvedimento della Soprintendenza ai Beni Archivistici e Librari del Lazio del 14 novembre 1992, è stato dichiarato di interessa nazionale. Si trova dal 1983, come la Biblioteca a pochi passi dall’Ara Pacis, e “possiede” tre vetrine che si affacciano sulla strada. E “Vetrine” è il titolo con cui le opere d’arte, design e materiale documentario vengono, dal 2008, proiettate attraverso le vetrine, ai civici 130, 131 e 132, trasformandole in finestre di comunicazione e produzione culturale. Le “Vetrine”, con cadenza bimestrale, propongono anche contaminazioni linguistiche, istallazioni di artisti contemporanei, opere editoriali e progetti promossi e curati dall’Archivio Crispolti, video e immagini di documenti in questo conservati. Queste iniziative sono documentate direttamente anche sul sito dell’archivio: www.archiviocrispolti.it
Nell’Archivio sono presenti 25 mila “posizioni”, ordinati in faldoni e classificatori. Nelle “posizioni” si trovano depliants, cataloghi leggeri di mostre, opuscoli, corrispondenza originale di protagonisti dell’arte e della critica d’arte del XX e XXI secolo, fotografie, fotocolors, ritagli di giornali, appunti, registrazioni audio e/o video. Il materiale presente permette di approfondire tematiche relative al Futurismo, Dada in Italia, l’Arte in Italia fra le due guerre e Pop Art.
Enrico Crispolti, storico e critico dell’arte del XIX, XX, e XXI secolo ha curato moltissime mostre e rassegne dedicate alla ricerca artistica contemporanea.
La consultazione dei testi della Biblioteca Crispolti e dell’Archivio è possibile solo su appuntamento e con lettera di presentazione dove è indicato lo specifico programma di ricerca.
La Biblioteca si può contattare con l’indirizzo email: info@archiviocrispolti.it