Che cos’è ebraismo? E l’antisemitismo? Come si può spiegare la Shoah ai più piccoli? E poi a Roma esiste un Archivio Storico della Comunità Ebraica? Dare una risposta a tutti questi quesiti nonché preservare la memoria storica e combattere ogni forma di pregiudizio rappresenta “l’opera prima” del Centro di Cultura Ebraica che ha sede in Via Del Tempio, al civico 2. Il Centro è iscritto all’albo degli enti culturali riconosciuti dalla Regione Lazio.
Il Centro di Cultura Ebraica è dal 1974 il mezzo con cui la Comunità Ebraica romana si avvicina alla cittadinanza e la informa, in collaborazione con gli enti locali, attraverso mostre, spettacoli, progetti educativi, e interventi nelle scuole del proprio patrimonio storico, culturale e religioso sia della comunità ebraica stanziata sul territorio della capitale che su tutti quei temi di attualità che l’ebraismo “affronta” quotidianamente.
Un’attività quella del Centro che fa tesoro di oltre trent’anni di esperienza sia a livello locale che nazionale. Fiore all’occhiello del Centro di Cultura Ebraica sono i corsi di lingua e di cultura ebraica che vengono organizzati annualmente con insegnanti madrelingua.
Una biblioteca, una videoteca, una discoteca e una sezione di documentazione sono i settori in cui è organizzata la struttura. In particolare, la biblioteca dispone di 12 mila volumi ripartiti tra storia, arte, letteratura, pensiero ebraico, archeologia, folklore e musica relativi all’ebraismo, alla storia e alla vita degli ebrei nel mondo e in Israele. I volumi sono disponibili sia per la consultazione che per il prestito.
Il Centro di Cultura Ebraica insieme al Museo Ebraico, all’Archivio Storico e alla Libreria “Kiryat Sefer” fanno parte del Dipartimento di Cultura Ebraica, organismo dal quale dipendono tutte le attività culturali della vita ebraica della città di Roma.
Il Museo Ebraico di Roma ha sede “nel complesso monumentale del Tempio Maggiore, è aperto dal 1960 per ospitare le raccolte della Comunità Ebraica di Roma: argenti romani del Sei e Settecento, tessuti preziosi provenienti da ogni parte d’Europa, pergamene miniate, marmi scampati alla distruzione delle Cinque Scole del ghetto. Il 22 novembre 2005 il museo ha riaperto dopo lavori di rinnovamento: sei sale espositive completamente nuove, con un percorso didattico studiato per offrire risalto ai magnifici oggetti d’arte e ai preziosi documenti, che raccontano la storia bimillenaria degli ebrei di Roma, le relazioni fra gli ebrei e la città, le feste dell’anno e quelle della vita. Un punto di riferimento unico per scoprire le tradizioni, la religione e la storia degli ebrei romani, appartenenti a una comunità fra le più antiche al mondo.” (www.museoebraico.roma.it)
L’Archivio Storico invece rappresenta uno dei più importanti archivi europei contenente documenti sugli ebrei. Questi documenti raccolgono la storia del popolo ebreo dal 1555, più propriamente conosciuta come “età del ghetto”, fino al periodo successivo alla seconda guerra mondiale. La documentazione presente in Archivio permette a studiosi e ricercatori di ricostruire la storia e la vita degli ebrei di Roma. L’Archivio Storico ha la sua sede in Lungotevere Cenci, di fronte all’Isola Tiberina. E’ possibile contattare la struttura e chiedere informazioni utilizzando la email archivio.storico@romaebraica.it
La Libreria “Kiryat Sefer” o La città del libro si trova all’interno del Centro di Cultura Ebraica ed è ricca di libri di preghiere per i giorni feriali, lo Shabbat e le feste ebraiche, Torot, Commenti, Midrashim, narrativa israeliana ed ebraica, libri di filosofia e di storia ebraica, libri di cucina ebraica, libri per ragazzi e CD di musica tradizionale ebraica di rito italiano, sefardita e askenazita.
E poi tra modernità e memoria storica come dimenticare che ogni anno nel mese di settembre il Vecchio Ghetto Ebraico si “agghinda” a palcoscenico per il Festival Internazionale di Letteratura Ebraica? Siamo oramai giunti alla V Edizione. Musica, arte, mostre, eventi tematici, visite guidate ai luoghi ebraici e incontri letterari seminano, nel vasto e affascinante mondo della Cultura Ebraica la voglia di mostrarsi e di farsi conoscere. Dalle vie e dalle piazze del Portico d’Ottavia illuminate a festa e risuonanti del chiacchiericcio del popolo la manifestazione pennella dei suoi colori location quali il Palazzo della Cultura, con eventi a tema, e il Museo Ebraico di Roma.
Una cultura antica, sapiente che il tempo ha solo rafforzato e mentre l’occhio sfiora le parole sulla targa posta a Campo de’ Fiori, a ricordo del rogo del Talmud, il grande testo sacro dell’ebraismo e secondo il quale scrivere un libro è una delle tre cose, insieme a piantare un albero e fare un figlio, che ogni uomo dovrebbe compiere nella propria vita: “La pergamena brucia, ma le lettere volano via” , ci si rende conto che la voglia di scoprire e andare alla ricerca del passato continua a “bussare alla porta”… “Si può distruggere la materia, ma non lo spirito.” (Rabbi Chananià ben Teradion)